Friedrich Paulus

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Invece di pensare ai piani di battaglia, il generale Paulus osserva una gnocca sovietica che si tuffa nel Volga.
« Avanzare o non avanzare? Questo è il problema. »
(Il generale Paulus si lancia in elucubrazioni mistico-teologiche mentre i russi stanno per travolgere la sua armata.)

Friedrich Paulus (nato e morto senza troppo entusiasmo) è stato un generale e filosofo tedesco durante la seconda guerra mondiale, famoso soprattutto per le sue teorie e intuizioni geniali che purtroppo per lui non mise mai in pratica sul campo di battaglia. Questo perché, fino al momento in cui fu spedito al fronte, era abituato a fare la guerra solo su Napoleon: Total War.

Cenni biografici

Secondo Wikipedia, Paulus è nato da suo padre. E basta. Non ha mai avuto una mamma. La rigida educazione militaresca fa sì che tenti la carriera della Marina Imperiale, ma fallisce miseramente perché non supera l'esame di nuoto e non riesce ad infilarsi i braccioli. Nel 1912 si sposa con una donna molto ariana, così ariana che viene dalla Romania, Elena Solescu; decenni dopo, Hitler non approverà il matrimonio, intimando a Paulus di divorziare e sposare un cugino di secondo grado di Göring. Paulus rifiuterà categoricamente.
Allo scoppio della prima guerra mondiale entra negli Jäger e viene promosso a capitano perché riesce a caricare il fucile senza spararsi nelle ginocchia. Nel 1923 diventa comandante della compagnia fucilieri: un gruppo folk del Baden-Württemberg.

Durante gli anni del Nazismo diventa generale e viene messo a capo della VI armata. Nel 1939 sarà tra i protagonisti dell'attuazione della guerra lampo insieme a Heinz Guderian ed Erich von Manstein. Durante la Campagna di Russia tenterà invano di convincere Hitler che i suoi soldati non potevano sopravvivere a 50 gradi sotto zero e senza mangiare, ma il Führer sarà irremovibile.

La seconda guerra mondiale

Dicembre 1942: Paulus dà disposizioni alle sue truppe durante l'assedio di Stalingrado.

Nel gennaio del 1939 Paulus è comandante del 16° corpo d'armata dei Teletubbies. Distintosi sul campo, anche se la guerra non era ancora iniziata, viene promosso a generale maggiore. Alcuni mesi dopo, alla vigilia dell'invasione della Polonia, viene promosso Capo di stato maggiore per aver raccolto la forchetta di Himmler durante un pranzo informale.
Alla guida della X Armata, Paulus contribuirà significativamente alla conquista della Polonia, la cui massima opposizione dell'esercito consisteva nel cambiare i segnali stradali per confondere i tedeschi. Ma l'astuto generale non si lasciò ingannare e avanza spedito verso la capitale. Nonostante le valide misure difensive, la Polonia capitolerà in 12 minuti e 27 secondi.

Al comando della sesta armata

Dopo questa schiacciante vittoria, Paulus viene spedito al fronte occidentale e messo a capo della VI Armata, punta di diamante della Wehrmacht, composta da nazi-cyborg corazzati. La notizia gli causerà un'erezione. Nel 1940 contribuì alla conquista del Belgio, partecipando alle trattative di resa dei fiamminghi. Poche settimane dopo avrà luogo anche l'invasione della Francia, la cui resistenza durerà circa tre quarti d'ora. Sempre meglio dei polacchi. Alla fine del 1940 Paulus viene nominato capo di stato maggiore dell'esercito tedesco, terza carica in ordine di importanza. La notizia gli causerà un'altra erezione.
Nel 1941, durante l'Operazione Barbarossa, Paulus, Halder e von Richtofen giudicarono indispensabile proseguire l'avanzata su Mosca e piegare definitivamente la resistenza sovietica. Ma Hitler giudicò più interessante fargli fare un giro turistico di Stalingrado per farsi spedire una cartolina, dando così all'Unione Sovietica il tempo di riorganizzarsi.
L'inverno tra il 1942 e il 1943 segnerà la fine della VI Armata, che sarà accerchiata da sette armate russe e ridotta dal freddo e dalla fame al 50% dei suoi effettivi: altri 120.000 moriranno sul campo di battaglia. Paulus commenterà:

« Volevo forzare il blocco e mettere in salvo l'armata, ma non riuscivo a decidere se avanzare verso sud o verso ovest. Non è colpa mia se mentre decidevo sono morti 120.000 soldati. »

Stalingrado

Durante la Campagna di Russia, la VI Armata di Paulus venne impiegata come centravanti di sfondamento nell'offensivo 3-4-3 schierato da Hitler. Dopo un inizio molto aggressivo, però, Paulus si ritrova troppo isolato nella morsa schierata da Stalin, il quale, noto difensivista a oltranza, opponeva agli avversari un disperato 5-4-1, facendo affidamento unicamente sul fattore campo. Poco servito dai compagni e spesso in contrasto con l'allenatore, Paulus non riuscirà ad avere un ruolo decisivo nel match.
A metà incontro si assiste a numerosi sforzi dei compagni di reparto di Paulus per smarcare la VI Armata con un passaggio filtrante, ma senza successo. In particolare si fanno notare i tentativi di sfondamento della Panzerdivision di Guderian e le rapide incursioni della Luftwaffe del generale von Richtofen, il più lucido tra i suoi. Nel novembre del 1942 un'iniziativa personale di von Seydlitz riesce a creare lo spazio per Paulus per mettere a segno il vantaggio, ma il suo tentativo si fermerà sulla traversa. L'assedio continua senza esclusioni di colpi, ma il tempo gioca a favore dei russi, completamente arroccati in difesa.
Nel febbraio del 1943, però, una Wehrmacht troppo sbilanciata si fa cogliere di sorpresa da un improvviso contropiede dell'Armata rossa. Il clamoroso risultato finale è di 1-0 per i padroni di casa, dopo un assedio durato dal luglio del 1942 a febbraio 1943. Sul banco degli imputati finisce proprio Paulus, come spesso accade agli attaccanti quando la squadra non segna. La storiografia sportiva, però, ha successivamente assolto Paulus da qualsiasi responsabilità sulla sconfitta, riversandole sul commissario tecnico Adolf Hitler, considerato tatticamente distratto e tecnicamente poco preparato. La sconfitta segnerà l'inizio della fine per quest'ultimo, che da quel momento non riuscirà più a riportare risultati positivi fino alla fine del campionato.

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