Fratello maggiore: differenze tra le versioni

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In spregio alla sua stessa virilità, il FMPCSS afferma e ripete impudicamente che: «Gli uomini sono stronzi. Gli uomini vogliono dalle donne [[figa|solo una cosa]], non ti fidare degli uomini, non sono sinceri quando ti dicono che ti amano». Al che, quando la sorella fa notare timidamente che anche il FMPCSS è un uomo, costui replica stizzito che «Io sono tuo fratello, devo preparati al mondo». Se, disgraziatamente, la sorella fa notare che anche lei desidererebbe una vita sentimentale, il FMPCSS assicura che, [[Mai|quando verrà il momento giusto]], si farà da parte e consegnerà al mitologico "uomo giusto" (che riconoscerà solo e soltanto lui, dopo attenta valutazione) la preziosa fanciulla, illibata e intatta da mani assetate di carne. In genere, l'agognato "uomo giusto" si rivela essere l'amico d'infanzia e di marachelle del detto FMPCSS, un suo compagno di classe, un benestante e calvo ingegnere cinquantenne («È un buon partito! In questi tempi di crisi bisogna pensare pragmaticamente!») o al più un brutto seminarista con l'alitosi.
 
Nel caso in cui la sorella riesca, con sotterfugi, a conoscere un ragazzo e a stabilire, tramite piccioni viaggiatori e altri mezzi di comunicazione clandestini, una relazione, il FMPCSS non si dà per vinto. Aspetta pazientemente, con la rinomata calma del leone, che lo sfortunato si rechi alla loro casadimora, ove potrà giocare in casa, e si accinga ad aspettare che la sorella finisca di truccarsi e prepararsi per poi uscire assieme.
Il FMPCSS lo convince ad accomodarsi in salotto, in compagnia di un pluripregiudicato per omicidio orribilmente sfregiato in viso, un villoso camionista bergamasco che si pulisce i denti con la motosega, un transessuale brasiliano di nome Julianito e una irrefrenabile e logorroica zitella toscana, presentandoli all'incauto predatore come «cari vecchi amici di mia sorella» e aggiungendo che ci sarebbe dovuto essere anche il prestante Moreno, ma che non è potuto venire a causa di complicazioni mediche in seguito alla circoncisione (voluta e incoraggiata dalla sorella del FMCPSS, che la pone come requisito indispensabile ad ogni relazione amorosa). «Come, Moreno?» fa lo sventurato. Il FMPCSS si stringe nelle spalle: «Come, non lo sai? A mia sorella piacciono le coppie aperte».
In questa amena compagnia, il FMPCSS propina alla vittima un delizioso stufato di quelle che a prima vista sembrano rancidi escrementi ovini ma che, assicura, sono deliziose polpettine di riso. «È il piatto forte di mia sorella. Ce lo prepara ogni giorno, colazione, pranzo e sera» asserisce.
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