Fratelli Coen: differenze tra le versioni

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[[File:Il grande lebowski.jpg|thumb|right|280px|Una scena del film ''Il grande Lebowski'', ovvero una spietata critica ai bermuda da uomo.]]
===Dialoghi===
Punto di forza di molti registi della ''new wave'' americana, corrente artistica a cui,comunque, i Coen non appartengono, i dialoghi sono un tratto caratteristico di molti, moltissimi film di [[Hollywood]]. Pensate, è grazie ai dialoghi che gli attori possono esprimersi e dare un senso alle storie da loro vissuti. Tranne [[Jack Black]], lui può esprimere centinaia di stati d'animo solo [[Rutto|ruttando]] e [[Scorreggia|scoraggiando]], ma questa è un'altra storia.
 
Nei film dei fratelli Coen i dialoghi sono importanti proprio perché permettono agli attori di comunicare agli [[Coglioni|spettatori]] i significati metaforici delle loro vicende. Famoso è anche il caustico e disincantato humor che pervade quasi ogni battuta delle sceneggiature dei Coen.
 
Un esempio di questo sferzante [[sarcasmo]] è il seguente dialogo tratto da ''Fargo'':
 
{{dialogo2|Marge Gunderson|È libera questa sedia? Sa, sono incinta.|Jerry Lundegaard|Certo, si sieda pure.}}
 
In queste poche parole si può percepire tutta la giustapposizione tra il rude e il sublime, tra la colpa e l'innocenza che non solo caratterizza i due personaggi, ma anche tutto il film. E soprattutto grazie a queste brevi frasi lo spettatore può trovare risposta alla domanda che lo tormentava da un po': ''"Perché quella poliziotta è così obesa? Sarà mica incinta?"'' Ora sappiamo che lo era. Grazie mille fratelli Coen.
 
Clelebri sono anche i monologhi conclusivi dei loro film, con essi i Coen sono in grado, grazie a poche mirate battute, di conferire un senso allo spettacolo. Ad esempio, cosa c'è di più chiarificatore e moralmente edificante della battuta che chiude il film ''Burn After Reading''?
 
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