Franz Kafka: differenze tra le versioni

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[[File:Sbirulino.jpg‎|thumb|300px|Franz Kafka in un ritratto giovanile che esalta la sua indole allegra.]]{{Cit2|Toh! Una tipica situazione kafkiana!|Uomo che si risveglia trasformato in tenia/facocero/aspirapolvere}}

{{Cit2|Non sono la pigrizia, la cattiva volontà, la goffaggine che mi fanno fallire o non fallire in tutto: vita familiare, amicizia, matrimonio, professione, letteratura, ma è l'assenza del suolo, dell'aria, della legge.|Franz Kafka si arrampica sugli specchi per giustificare la sua mancanza di palle}}

{{Cit2|Tutto quello che non riguarda la letteratura mi annoia e provoca il mio odio|Kafka su giustificazioni per essere ancora [[verginità|vergine]]}}

{{Cit2|Ma precisamente questo Kafkian chi era?|[[Aldo Giovanni e Giacomo|Aldo]] su situazione kafkiana}}

'''Franz Kafka''' è stato un [[bacarozzo]] gigante che nel [[weekend|finesettimana]] si dilettava nella [[scrittura]]. Le sue opere si caratterizzano per la trama rasserenante, la visione positivista della vita e per il fatto che solo tre persone abbiano provato a leggerle. Fortunatamente il loro cervello, mosso a pietà, si è fatto venire un [[aneurisma cerebrale|aneurisma]] prima che potessero ultimare la lettura.

== La vita ==
[[File:Gatsu furioso.jpg‎|thumb|300px|Tipica reazione di un lettore di un romanzo kafkiano.]]
Franz Kafka nacque a [[Praga]] nel [[1883]] da genitori [[ebrei]], condizione che il futuro scrittore non gli perdonerà mai in quanto sarà sempre un ostacolo ai suoi sogni di sfondare nel [[rap]]. La sua infanzia fu serena e ciò permise al giovane Franz di occuparsi con costanza e dedizione alle sue due passioni, la scrittura e la [[tubercolosi]].<br />Nel corso della gioventù Franz si scontrò con la madre, donna distaccata che sognava per il figlio la carriera di [[primadonna]] del [[Bagaglino]], mentre con il padre allacciò un rapporto di grande affetto basato sul reciproco rispetto: il padre infatti era solito definirlo un "verme incapace" e randellarlo con una mazza da [[golf]] per iniziarlo alle difficoltà della [[vita]], mentre Franz amava sputare nella [[minestra]] del genitore e spifferare alla madre le sue ripetute scappatelle.<br />Dopo tali esempi è inutile sottolineare come la figura paterna, sempre comprensiva, sia stata fondamentale nella formazione dello scrittore, tanto da comparire in molte sue opere.

Nel [[1906]] Kafka si laureò in [[giurisprudenza]] all'Università di Praga con una [[Tesi di laurea|tesi]] intitolata ''Processo all'Inflazione contemporanea e allo Scarafaggio gigante''.<br />Questo lavoro suscitò molto scalpore e consentì a Kafka di entrare nei salotti dei maggiori intellettuali [[cecoslovacchia|cecoslovacchi]] dell'epoca, i quali tuttavia non gradirono l'intrusione nelle loro proprietà e lo cacciarono fuori a pedate nel culo.<br />
Kafka non si arrese e decise di pubblicare i suoi scritti, ottenendo subito ampi consensi e la nomea di cittadino più odiato di Praga.<br />Intuendo saggiamente che la situazione in [[Boemia]] si stava facendo insostenibile lo scrittore si dedicò, a partire dal [[1923]], a una serie di viaggi in tutta [[Europa]] (pagati vendendo la carrettata di verdura marcia che i suoi concittadini gli tiravano addosso quando lo vedevano).<br />Purtroppo durante una sosta a [[Vienna]] nel [[giugno]] [[1924]] Kafka morì in circostanze ancora oggi ignote. Si presume un riacutizzarsi delle sue malattie polmonari, o un attacco di cuore causato dal contatto fortuito tra il suo petto e i coltelli a serramanico di una banda di [[naziskin]] locali.

Le donne della sua vita furono poche, e ancor meno furono quelle consenzienti. Si ricordano in particolare la tormentata relazione con '''Felice Bauer''' (a dispetto del nome e dell'aspetto fisico era davvero una [[donna]]), che riuscì a conquistare Kafka con il suo [[Cesso|delizioso sorriso]], e la squallida [[sveltina]] consumata con '''Grete Bloch''' in un degradato [[bagno]] di un [[autogrill]] nel [[1919]].

== Le opere ==
[[File:Iguanodonte.jpg|250px|thumb|Risvegliarsi dopo una pennichella e scoprire di esser diventati un [[iguanodonte]]: un leitmotiv per i personaggi di Kafka e per chi consuma [[crack]] tagliato male.]]
La [[letteratura]] per Kafka è un modo di esprimere le sue pulsioni. In essa l'autore tratta i temi che sente più cari: il [[disgusto]] delle donne nei suoi confronti, l'idilliaco rapporto con il padre, la sua grande [[autostima]].<br />Questi temi vengono interpretati in una chiave [[sogno|onirica]] che trasmette serenità e [[fiducia]] e {{citnec|non risulta mai angosciante}}: lo stile di Kafka è infatti divenuto così famoso nell'immaginario collettivo che ancor oggi per intendere una situazione di tranquilla quotidianità si dice "''una situazione kafkiana''".<br />{{citnec|Persino il lettore più scettico viene suo malgrado catturato dall'abilità narrativa di Kafka e non riesce più a staccarsi dal romanzo finché non l'ha finito}}.

Alcuni critici hanno visto nello scrittore boemo un profeta dell'[[olocausto]] e delle persecuzioni ebraiche, molti altri invece ritengono che siano stati proprio Kafka e i suoi scritti a instillare nella popolazione tedesca l'odio verso la cultura semita.

=== Nella colonia penale ===

Il racconto è ambientato in un ''resort'' per soli [[gay]] (luogo che agli inizi del XX secolo veniva appunto denominato "colonia [[Cazzo|''penale'']]"), dove un simpatico militare nostalgico apre un rivoluzionario studio per [[Tatuaggio|tatuaggi]] [[Sadomasochismo|SM]], ma finisce per essere frainteso nei suoi intenti artistici. Una storiella frizzante e birichina, che tratta il tema di una [[Tortura|Body Art]] ''ante litteram'' con leggerezza e ironia.

=== La metamorfosi ===
{{quote|Non poteva drogarsi come tutti gli altri?<br />Ma lui no, lui vuole fare il diverso!<br />Lui vuole fare lo scarafaggio!|Madre di Gregor Samsa su pazzie del figlio}}

È la storia di '''Gregor Samsa''', banale [[impiegato]] che si sveglia una mattina e scopre di essersi trasformato in uno [[scarafaggio]]: impossibilitato a svolgere le sue normali mansioni d'[[ufficio]], deriso e umiliato dai concittadini (nella cultura mitteleuropea dell'epoca il suo colorito verdastro non era ben visto), Gregor trova conforto solo nell'[[alcolismo]] e nell'affetto dei genitori, che cercano di rincuorarlo organizzandogli [[appuntamento al buio|appuntamenti al buio]] con provocanti [[cimice|cimici]].<br />A porre fine al suo malessere esistenziale è la sorella che, rientrando in casa brilla dopo una serata in [[discoteca]], non lo riconosce e lo fa secco con un colpo secco di giornale arrotolato.
[[File:Aldo_Biscardi_.jpg‎ |thumb|250px|Una scena de ''Il processo'', film del [[1962]] tratto dall'omonimo romanzo di Kafka.]]
=== Il processo ===

Il romanzo narra dell'assurda disavventura di '''Josef K.''', che viene accusato di aver commesso un crimine inesistente (probabilmente [[lanciare sassi dai cavalcavia]] o [[sputo|sputare]] addosso a [[Mr. Lui]]).<br />La [[giuria]] lo condanna a fare il [[moviolia|moviolista]] a vita al Processo di [[Biscardi]] (da qui il titolo dell'opera), ma Josef, che per tutta la durata del romanzo (le 200 pagine più lunghe della vostra vita) non sa quale sia davvero la sua [[colpa]], viene infine accoltellato. [[Morale]] della favola: se sei [[sfigato]], sei sfigato. Non puoi scampare al tuo destino.

=== Il castello ===

È un [[romanzo]] incompiuto, forse il più impegnativo dello scrittore boemo.<br />Racconta dell'arrivo di un amministratore [[Lega Nord|leghista]] in un [[castello]] del [[Terronia|Sud Italia]]. L'operoso amministratore cerca di fare il proprio dovere ma si scontra continuamente con l'atteggiamento [[omertà|omertoso]] e [[fancazzista]] dei lavoratori locali, finché esasperato decide di tornare nella laboriosa e nebbiosa terra d'origine.<br />La [[terroni|gente del castello]] festeggia la sua partenza con un pranzo lungo tre giorni a base di salamino piccante e [[mozzarella di bufala]]. Nel frattempo le [[puttane|dame del castello]], a cui piace fare solo quello, si sollazzavano in modo decisamente più piacevole alla faccia dell'amministratore [[Lega Nord|leghista]], che benché si fosse vantato a lungo di averlo duro, non era stato in grado di soddisfarle.

=== Lettera al padre ===

Estenuante lettera in cui Kafka sfoga anni e anni di sessualità repressa e cerca un riscatto sociale nel dipingere il padre come il più grosso e grasso [[stronzo]] dell'universo - ma ricordando, ogni due righe, di assicurare ''Non certo per colpa tua''. Il [[nocciolo]] della storia è quindi il conflitto con il padre: conflitto mai superato, visto che questo pover'uomo non accettò mai le stramberie del figlio, che si permise di essere malaticcio, sfigato, scrittore a tempo perso e non gli diede mai, proprio mai, la soddisfazione di andare a mignotte con lui.

== Esempio di dialogo tra Franz Kafka e suo padre ==

{{dialogo|Kafka|Padre, vi devo parlare di una cosa importante, ma assolutamente non voglio che voi crediate che io cerchi di darvi colpa alcuna. Desidero solo rendervi partecipe di un problema che mi affligge e che temo derivi da una carenza nel dialogo tra me e voi, sicché se vorrete prestarmi un poco della vostra attenzione, ve ne sarò immensamente grato...|Suopadre|Taci tu, che sei pure ebreo!|Kafka|Ma padre, converrete con me che voi stesso siete ebreo, e io lo sono unicamente come conseguenza del vostro essere ebreo.|Suopadre|Come osi?? Come osi insultarmi in casa mia?? Vattene, essere immondo! (''Lanciandogli delle mele con ferocia inaudita'')|Kafka|(''Scappa piangendo e si rivolge alla madre'') Hai visto? Hai visto? Sei contenta adesso??}}
{{Scrittori}}
[[en:Franz Kafka]]
[[fr:Franz Kafka]]


[[Categoria:Personaggi inutili]]
[[Categoria:Scrittori]]
[[Categoria:Depressi]]

Versione delle 19:54, 31 gen 2012