La Storia

L'Inter nasce nel 1908, i festeggiamenti vengono tenuti in un locale di Milano, la cui particolarità era di avere le pareti ricoperte di specchi.

Il presidente come buon augurio decide di organizzare una partitina a calcio nella sala, ma dopo 10 secondi il pallone impatta contro l'enorme specchio che ricopre e circonda le pareti e questo si frantuma in miliardi di pezzi. Dopo si scoprirà che il pallone era stato manomesso da alcuni napoletani che durante Napoli-Lazio per evitare il gol su punizione di Mijailovic lo avevano sgonfiato leggermente in modo da far dirigere il pallone in punti diversi da dove era stato lanciato.

Come se non bastasse, il pallone, quando impatta contro lo specchio esplode e va a colpire un cameriere che trasportava una giara piena d'olio, che si versa in tutto il pavimento.

La sfortuna proverbiale dell'Inter deriva da questo, fin dalla sua nascita la sfiga l'ha adocchiata e difficilmente se la lascierà sfuggire.

L'Inter ha diverse ricorrenze che vengono festeggiate durante l'anno di cui la più importane è il 5 maggio, giorno in cui perse lo scudetto all'ultima giornata di campionato. I tifosi esultarono i loro beniamini, ringranziandoli di avere allungato la loro agonia, primato che continuano a vantare con orgoglio immutato.

Una delle particolarità di questo club, è quello di comprare diversi campioni che poi decadono appena cominciano a giocare. Da Fabio Cannavaro, ceduto per un tozzo di pane e diventato il più forte difensore al mondo, ad Adriano, l'imperatore che fece faville al Parma, ma si potrebbe ricordare anche Roberto Carlos.

Un sospiro di sollievo è stato dato nel 2006, anno in cui le è stato assegnato uno scudetto scippato a una squadra che non riuscivano a battere sul lungo termine da diverso tempo (pare che in tribuna vip durante quella partita ci fosse anche Matusalemme in età giovane).

Il loro presidente è anche a capo di una della più importante agenzia di spionaggio a livello nazionale.