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[[File:Fontana di trevi mestruo.jpg|
[[File:Giorgio Napolitano getta monete nella Fontana di Trevi.jpg|
La '''Fontana di Trevi''' è la più grande ed una fra le più note fontane di [[Roma]]. In [[Età imperiale di Roma|epoca romana]] era considerata il più comodo [[Tito Flavio Vespasiano|orinatoio pubblico]] del centro, a due passi dai
La fontana, progettata da Nicola Salvi e adagiata su un lato di Palazzo Poli, appartiene al [[Barocco|tardo barocco]], così chiamato perché (a parte suo padre) nessuno lo definiva geniale. Sul suo nome aleggia un alone di mistero, queste le ipotesi più accreditate:
# viene dal latino ''trivium'' (trivio, tre vie), perché si trova al lato della confluenza di tre vie nella piazzetta;
# viene da ''Trebium'', nome della presunta località della fonte originaria, lo dice uno del posto [[scemo del villaggio|tardo ma non barocco]];
# viene da ''Trivago'', ma l'ho appena pensato e quindi andrà
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{{wikipedia}}
== Storia ==
[[File:Acquedotto romano Acqui Terme.jpg|
La storia della fontana risale ai tempi dell'imperatore [[Gaio Giulio Cesare Ottaviano Augusto|Augusto]], che incaricò il generale [[Marco Vipsanio Agrippa|Agrippa]] di portare acqua corrente fino al [[Pantheon (Roma)|Pantheon]] ed alle sue [[terme]]. Ovviamente, che il progetto prevedesse di passare vicino la villa di Augusto e che ne alimentasse l'enorme [[piscina]] (fatta passare per il bacino idrico necessario all'irrigazione di ipotetiche risaie), era un dettaglio insignificante.
L'acquedotto Vergine (''Aqua Virgo'') fu il nome attribuito da Agrippa alla sua [[grande opera]], per commemorare il [[Stupro|dono quasi spontaneo della virtù]] di alcune sacerdotesse della bassa [[Etruria]], dimoranti nei pressi di una fonte chiamata: ''Trebium'' dagli abitanti del luogo e, per qualche oscuro motivo, ''[[Bidet]]'' dalle stesse donne. Il punto terminale si trovava sul lato orientale del [[Quirinale]], nei pressi di un trivio. Al centro dell’incrocio venne realizzata una fontana con tre bocche che riversavano acqua in tre distinte vasche affiancate; quando mancava l'acqua (perché Augusto riempiva la piscina) le tre vasche assomigliavano troppo a [[Cesso|vespasiani]] affiancati, e come tali usate.
Il condotto dell'Aqua Virgo (che tanto virgo non era) è il più antico di Roma tuttora funzionante, non ha mai smesso di fornire acqua alla [[città]] dall’epoca di Augusto. Il fatto che oggi sia in gestione ad [[Acea]] getta consistenti incertezze sul futuro.
== Il lungo cammino verso il capolavoro attuale ==
[[File:Papa morto.jpg|
La fontana conservò le tre vasche d'epoca romana fino al [[1453]] quando, su incarico di papa [[Niccolò V]], furono sostituite con un unico lungo bacino rettangolare, adibito ad allevamento di [[
▲[[File:Papa morto.jpg|right|thumb|320px|Le spoglie di [[Urbano VIII]], colto da "[[Attacco cardiaco|coccolone]]" alla lettura del preventivo del Bernini.]]
* '''[[1640]]''': papa [[Urbano VIII]] ordina a [[Gian Lorenzo Bernini]] di ''"dare una sistemata alla fontana"''. Per reperire i fondi necessari viene istituita una sgraditissima tassa sul [[vino]], nelle osterie di tutta Roma la gente si unisce in veglie di [[preghiera]], si chiede l'intercessione di [[Santa Barbara]] affinché al pontefice scoppino le principali arterie. Nel frattempo Bernini esagera leggermente:
** allarga la piazza radendo al suolo due palazzi, dopo aver sfrattato le [[
** mura due antichi negozi di pellame (ancora con i proprietari dentro) e vi ribalta ortogonalmente la fontana preesistente, rivolgendola verso il Quirinale in modo che sia visibile dalla dimora pontificia;
** sposta il [[mercato]] del [[pesce]] nel nascente rione Garbatella, i contrariati [[pescivendoli]] passano dal pieno centro alla sperduta campagna. In quel periodo, Bernini risulta simpatico come un [[Prolassi sfinteriale|prolasso rettale]].
* '''[[1644]]''': le preghiere vengono ascoltate e Urbano VIII si ammala di [[morte]]. I fondi destinati alla fontana cessano per volere del nuovo pontefice [[Innocenzo X]], anzi, al Bernini, caduto in disgrazia per essere stato l’architetto della famiglia [[Barberini]], venne affidato (per punizione) il compito di prolungare l'acqua Vergine sino a [[piazza Navona]], dove [[Francesco Borromini]] avrebbe poi realizzato una nuova mostra monumentale dinanzi al palazzo della famiglia del pontefice (Pamphilj). I 900 metri di scavo
* '''[[1698]]''':
* '''[[1708]]''': papa [[Benedetto XIII]] annuncia durante l'[[Angelus]] che finirà la fontana grazie ad una tassa sulla [[coratella]]
* '''[[1721]]''': [[Innocenzo XIII]] (della famiglia Poli) acquista due palazzi dietro la fontana e pensa di riqualificare la fontana come ''[[Acquafan]]'' con gli scivoli. In particolare, è molto attratto dal [[Kamikaze]] che parte dal Quirinale e finisce nella vasca. Il cardinal Torchiafava, suo intimo [[amico]], lo fa desistere attingendo alla sua enorme preparazione teologica: ''"Santità, possiamo anche accettare con letizia il [[dogma]] dell'infallibilità papale, ma tu sei un [[Idiota|cretino senza speranza]]!"''
== L'opera viene ultimata ==
[[File:Stemma Berna con Orso Yoghi.png|
[[File:Punto di svolta strevi.jpg|miniatura|A Strevi ([[Alessandria|Al]]) non vi è alcuna fontana per via dell'S privativa.]]
Tocca a papa [[Clemente XII]], nel [[1731]], il compito di riprendere in mano le sorti della piazza e della fontana. I Corsini, famiglia del pontefice, covavano un grande rancore verso i Poli, forse a causa dello [[Pedofilia|spulzellamento prematuro]] della tredicenne contessina Mafalda Corsini Potta, vittima degli insani appetiti del duca Antimonio Poli, all'epoca ottantenne.<br /> L'idea di coprire una facciata di palazzo Poli, e metterci sopra il proprio stemma araldico, rendeva Clemente XII euforico, più o meno come quando, ancora [[Prete|parroco]], amava "[[correre la cavallina]]" con tutti i giovani virgulti di Civitaluparella ([[Chieti|CH]]).
pacca sulla pietra che stava scolpendo). A causa di un'epidemia di morte, che colpì il Maini, Salvi e lo stesso pontefice, nessuno di loro vedrà la fontana finita.<br /> Dopo trent’anni di cantiere e un altro papa defunto (Benedetto XIV), il [[22 maggio]] [[1762]], durante il pontificato di [[Clemente XIII]], l’opera fu finalmente mostrata al pubblico in tutta la sua maestosità. {{s|Era ora cazzo!}}▼
{{cit2|Per quanto ci abbiano lavorato una dozzina di scultori diversi, ognuno col proprio stile, l'opera mostra una cristallina coerenza espressiva, un costante dinamismo lineare nello sviluppo del tema, una elegante armonia dei gruppi scultorei e poi, acchiappa 'na cifra!|Aurelio Panzaunta, ''Trovati due cazzate da dire e soprattutto chi le ascolta'' (Guida al mestiere di critico d'arte), collana "i Pratici", Ed. Bricofer [[1983]].}}▼
Di tutti i progetti, quello che deturpava in modo significativo la facciata di palazzo Poli era dell'architetto [[Nicolò Salvi]]. I lavori furono finanziati con circa [[millemila]] scudi, raccolti grazie alla reintroduzione del [[Il lotto alle otto|gioco del lotto]] a Roma, esattamente quello che succede oggi con i [[gratta e vinci]].
La fontana ebbe lunghissimi tempi di realizzazione, da una parte per l’indubbia grandiosità dell’opera, dall'altra per le liti frequenti tra il Salvi e Giovanni Battista Maini, lo scultore incaricato dell’esecuzione. La cosa che li divideva profondamente era l'invaghimento di entrambi per una popolana, Rosalba Maritozzi, definita dal primo: ''"una leggiadra creatura di mirabili fattezze"'', dall'altro: ''"una con le chiappe de marmo"'' (e dicendolo, batteva una sonora
== Tema e scenografia ==▼
pacca sulla pietra che stava scolpendo). A causa di un'epidemia di morte che colpì il Maini, Salvi e lo stesso pontefice, nessuno di loro vedrà la fontana finita.
Il tema dell’intera composizione è il mare. Per apprezzarla al meglio, soffermandoci su alcuni particolari di enorme valore artistico, è d'uopo avvalerci di supporto {{s|audio}} visivo.▼
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|commento1=Nella grande nicchia centrale troviamo il [[Scontro tra titani|titano]] ''Oceano'', raffigurato mentre domina una [[Tartarughe Ninja|Tartaruga Ninja]], simbolo dell'odio del [[Barocco|Bernini]] per una di esse: [[Michelangelo Buonarroti|Michelangelo]]. ▼
|commento2=Nella nicchia di destra compare la ''Salubrità'', rappresentata da un mercante di [[Schiavo|schiave]] mentre ne vende una in perfetta salute.▼
|commento3=Nella nicchia di sinistra troviamo l'''Abbondanza''. Fu usato il marmo [[rosso]] per sottolineare l'aspetto rubicondo del [[Buddha|panciuto putto]]. Fu in seguito resa bianca da un pittore di [[Viterbo]] per volere di Pio XXXL (detto: il ''Papa Obeso'').▼
|commento4=Il gruppo scultoreo ripropone sul fianco destro della fontana il tema [[Mare|marino]], con un putto di squisita fattura intento a riempire un'anfora [[Etruschi|etrusca]].▼
|commento5=Nella nicchia superiore di est-ovest Bernini rappresenta se stesso, intento a colpire un [[piccione]] particolarmente [[rompicoglioni]]. ▼
|commento6=Sul lato destro troviamo la ''musica''. Questo elemento fu aggiunto in seguito, lo si evince dall'abbandono del tipico "ricciolo" [[barocco]] per far posto a forme scultoree più arrotondate. ▼
|commento7=Sul bordo sinistro della grande vasca troviamo l'elemento più controverso: il [[Fancazzismo|fancazzista]] (probabile critica all'agiata [[Chiesa Cattolica Romana Apostolica|curia romana]] dell'epoca). ▼
|commento8=Ancora un elemento marino: la ''[[Anguilla|murena assassina]]''. Secondo molti una metafora sessuale sul Cardinal Baciapatta, noto molestatore di [[Chierichetto|chierichetti]]. ▼
|commento9=Svettante sulla sommità della fontana la statua di [[Urbano VIII|Maffeo Vincenzo Barberini]] (finanziatore dell'opera), definito bonariamente dai cronisti dell'epoca: "un ricco deficiente viziato privo di palle".▼
|commento10=Al lato sinistro dell’arco principale un busto non ultimato (per mancanza di fondi) di [[Marco Vipsanio Agrippa]]. ▼
|commento11=Al lato destro dell’arco principale la statua di Caio Gestio Umbrello, il console che rifiutò la [[Tangente (disambigua)|tangente]] da un senatore corrotto. ▼
|commento12=La fontana inizialmente commissionata da [[Urbano VIII]] (prima della [[Manuali:Diventare schifosamente ricchi|lievitazione dei costi]] perpetrata da quel gran paraculo del Bernini). ▼
▲== Tema e scenografia ==
▲Il tema dell’intera composizione è il [[mare]]. Per apprezzarla al meglio, soffermandoci su alcuni particolari di enorme valore artistico, è d'uopo avvalerci di supporto
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▲Statua di nettuno.jpg|
▲The White Slave statue.jpg |
▲Statua di Buddha che ride.jpg |
▲Bimbo pipì.jpg |
▲Piccione statua martello.jpg|
▲Robot trombettista.jpg |
▲Statua maya in spiaggia.jpg |
▲Statua di Laocoonte.jpg|
▲Statua di Cook Che urina.jpg |
▲Busto ortopedico.jpg |commento10=Al lato sinistro dell’arco principale un busto non ultimato (per mancanza di fondi) di [[Marco Vipsanio Agrippa]].
▲Statua oratore che fa il gesto dell'ombrello.jpg|commento11=Al lato destro dell’arco principale la statua di Caio Gestio Umbrello, il console che rifiutò la [[Tangente (disambigua)|tangente]] da un senatore corrotto.
▲Vecchia fontana.JPG|
</gallery>
== Il furto delle monete ==
[[File:Federico Fellini film la dolce vita.jpg|
L'usanza di gettare monete nella fontana esiste praticamente da sempre e, in passato, esse venivano recuperate dai bambini affetti dalla [[sindrome da deficit monetario]], appartenenti quindi alle classi sociali meno abbienti. Nelle calde serate estive, l'allegro sguazzare dei pargoli celava il tentativo di procurarsi [[Soldi|sufficiente pecunia]] con cui cibarsi il giorno dopo. Con l'enorme incremento del numero di [[turisti]], e il conseguente aumento delle risorse finanziarie in ammollo, il "[[Spiccioli|business delle monetine]]" ha iniziato ad interessare la malavita capitolina. Secondo [[i bene informati]], l'omicidio di Angelo De Angelis (detto ''Er Catena'') del [[10 febbraio]] [[1983]], fu un regolamento di conti all'interno della [[Banda della Magliana]], proprio per il tentativo della vittima di "[[fare la cresta]]" sulla redditizia attività.
=== Il caso D'Artagnan === ▼
Il Comune di Roma ha recentemente deliberato che i proventi della fontana siano devoluti ad enti benefici, l'attività di recupero è stata appaltata ad una [[Nepotismo|società appositamente costituita]]. La società estrae mediamente dalla vasca circa 12.000 euro mensili, quasi la metà dello stipendo <del>del cugino di Alem</del> dell'amministratore delegato, quindi in [[beneficenza]] finiscono le cambiali.
A seguito di un servizio giornalistico del [[Le Iene (programma televisivo)|programma televisivo presentato dalla moglie dell'ottavo re di Roma]], le malefatte di un criminale (autodefinitosi D'Artagnan) sono state scoperte e punite. L'[[opinione pubblica]] è tuttavia restata senza risposta alla domanda: ''"Perché ha detto di chiamarsi D'Artagnan?"''.<br /> Visto l'[[A nessuno importa|enorme interesse che ruota attorno all'accadimento]] proveremo a formulare delle teorie valide. ▼
[[File:furto monete alla Fontana di Trevi.jpg|
▲A seguito di un servizio giornalistico del [[Le Iene (programma televisivo)|programma televisivo presentato dalla moglie dell'ottavo re di Roma]], le malefatte di un criminale (autodefinitosi D'Artagnan) sono state scoperte e punite. L'[[opinione pubblica]] è tuttavia restata senza risposta alla domanda: ''"Perché ha detto di chiamarsi D'Artagnan?"''.
# Probabilmente voleva dire [[Robin Hood]], quindi giustificare il suo gesto come un tentativo di recuperare soldi da donare ai poveri. Vuoi per la concitazione del momento, vuoi perché era palesemente ignorante come una bestia, ha sbagliato personaggio.
# Voleva vantare discendenza nobiliare e relativi diritti sulla fontana, probabilmente riferendosi alla duchessa Gertrude Corsini Zuffa, che andò maritata nel [[1811]] col duca di Guascogna Jean-Philippe d'Armagnac, sbagliando lievemente la pronuncia del cognome francese.
▲[[File:furto monete alla Fontana di Trevi.jpg|center|thumb|320px|Nel [[2013]] i [[mass media]] portarono a luce le gesta di un moderno [[Robin Hood]] "de' noantri".]]
== Il progetto futuro ==
[[File:Tototruffa 62 vendita Fontana di Trevi.jpg|
L'operazione per ora è coperta dal più totale riserbo. Vista l'impossibilità di ripianare il [[debito pubblico]], lo Stato si vede costretto a vendere le uniche cose che in [[Italia]] hanno ancora valore, i beni culturali.<br /> A [[novembre]] [[2012]] viene incaricato della vendita l'''Assessore allo smaltimento dei vecchi ruderi'' della regione [[Lazio]] che, ironia del destino, si chiama Ignazio Trevi. Purtroppo [[qualcosa]] va storto, incassato il pagamento il Trevi si
{{Quote|Il Trevi mi è stato presentato come il cugino della Polverini, chiedete a lei!|L'ex Ministro dei beni culturali [[Sandro Bondi|Bondi]].}}▼
{{Quote|A quanto mi avevano detto, Trevi doveva essere il cognato di un nipote di Fiorito, chiedete a lui!|L'ex presidente della Regione Lazio [[Renata Polverini]].}}▼
{{Quote|Non è vero niente, Ignazio Trevi è il cugino della cognata di Alemanno, chiedete a lui!|L'ex consigliere regionale (ora detenuto) [[Franco Fiorito]].}}▼
{{Quote|Veramente, a quanto avevo capito, Trevi dovrebbe essere il marito della cugina di Marigozzi, chiedete a lui!|Il quasi-ex sindaco di Roma [[Gianni Alemanno]].}}▼
{{Quote|Ma de che cazzo state a parlà?|Il [[ciabattino]] di rione ''Testaccio'' Ulderico Marigozzi.}}▼
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[[Categoria:Architettura]]
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▲[[Categoria:Grandi opere]]
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