Federico II di Svevia: differenze tra le versioni

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Però un fatidico [[giorno]], durante una meritata pausa dovuta al Falcone che cercava di recuperare le sue braghe rubategli da un [[cinghiale]], al sovrano sovvenne un dubbio: ''Ma perché, se io sono il capo villaggio del Sacro regno di Borgognopedia - o quel che è - e comando dalla [[Danimarca]] alla Sicilia, a [[Roma]] non posso neanche comprarmi un supplì, perché c'è quel tizio vestito di bianco che dice che lì spadroneggia lui?<br>Ah… Però è stato proprio quel tipo color meringa a incoronarmi imperatore… Però a me i supplì piacciono troppo! Ok, da oggi gli rompo il cazzo finché non mi non dice che ho ragione io, e poi deve pure vendere [[Totti]] al mio [[U.S. Palermo|Palermo]]! E che cos'è?!? Mica lo posso supplicare per sempre!
 
Armato delle migliori intenzioni, di due arcieri [[Cieco|ciechi]] e di tre soldati [[obiettore di coscienza|obiettori di coscienza]], vestiti solo con un boa di [[struzzo]] [[rosa]] shocking, Federico il sire amico, marciò su Roma.<br>Si fece ricevere dal [[Papa]] [[Gregorio IX]] che, quando vide la coorte imperiale, per prima cosa svenne. Quando si riprese dichiarò che il sovrano offendeva la [[morale]] cristiana per sedici distinte motivazioni e lo [[Scomunica|scomunicò]] seduta stante. Però poi aggiunse: "''Se supererai lo stretto di Odgard, riuscirai a trovare asilo nel [[porto]] di Enkmarc, sopravviverai alla traversata del [[deserto]] di BlaukpuntBlaupunkt, sconfiggerai l'odiato nemico Kenwood e conquisterai la città sacra, potrai rientrare nella grazia di [[Cristo]]!''"
 
A quella, lo stupor mundi rispose: "''[[Eh?]]''"
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