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{{Cit2|E affinché il latino nulla ci perda, quel che in saper mi dà, gli rendo in merda quel che penar mi fa.|Scritta rinvenuta nei bagni della facoltà di [[Parma]].}}
{{Cit2|Almeno io ho seguito le mie passioni, non come voi che avete fatto odontoiatria solo per soldi!!|Tipico studente di lettere che chiede l'elemosina suonando la fisarmonica.}}
La '''Facoltà di Lettere e Filosofia''' è una famosissima rosticceria diffusa in tutta Italia. In essa è possibile trovare rarissimi esemplari di ''Cojones maximi'', convinti che al mondo d'oggi la cultura valga più delle [[tette]]. Se hai scelto di suicidarti a 23 anni, se non vuoi lavorare, se sei ricchissimo e desideroso di sprecare il tuo denaro, se ritieni che il cibo sia solo una perdita di tempo, se non vedi l'ora di vedere la tua famiglia fare il tocco a ora di cena per decidere quel giorno chi mangia, la facoltà di lettere e filosofia è quella che fa per te. Se invece ti sei iscritto convinto di voler fare il giornalista, l'editore, l'anchor man, il funambolo, il mimo, il lustrascarpe o qualsiasi lavoro che abbia un minimo di dignità sei
[[File:Ariosto.gif|right|thumb|Uno dei classici della letteratura italiana]]
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=== Decalogo del perfetto letterato ===
[[File:
Quando [[Mosè]] ricevette da [[Dio]] la strip a fumetti intitolata "''Le tavole della leggi''" tenne nascosto che l'altissimo gli aveva rifilato un altro volume, scritto in una misteriosa lingua che poi si scoprirà essere [[Itagliano]], denominata ''La Legge del Non Iscritto a Legge'', volgarmente '''Dieci regole che ogni laureato in lettere, dopo aver imparato a leggere<ref>Attività che impiega il primo [[anno]] del corso di laurea</ref>, dovrebbe seguire''':
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==Note==
{{Note}}
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