Eschilo: differenze tra le versioni

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[[File:Statua greca kuros.jpg|thumb|right|100px|Il giovane Eschilo dopo la danza nudista di Salamina.]]
 
Eschilo, per gli amici ''Es'', decise di seguire il suo sogno, quello di diventare il primo [[Ballerino|ballerino dell'Opera di Atene]] e si iscrisse pertanto ad un corso di danza contemporanea<ref>Ovvero danza classica, ma ai tempi era ancora contemporanea.</ref>, dove tuttavia non ebbe grosso successo in quanto, come soleva ripetere il suo istruttore, ''ha le movenze di una vecchia tartaruga mentre cade dal cielo, lanciata da un'aquila in volo''. Una sera, uscendo dalla lezione, venne suo malgrado coinvolto in una rissa tra ubriachi. Si ritiene fossero [[Aristofane]] e [[Socrate]], ma le fonti sono piuttosto ombrose a riguardo, pertanto [[ManualiNonbooks:Scrivere un libro alla cazzo|continueremo a rimpolpare con dettagli improvvisati]], giusto per arrivare al nocciolo del personaggio. A seguito di una spintonata il giovine cadde giù per le scale della [[stoà]], fino a sbattere contro lo spigolo dell'altare dell'[[agorà]]. [[Sindrome dei sentimenti offesi|Offeso e piuttosto seccato]] con il [[comune]] di Atene perché non aveva costruito un altare a norma, decise di compilare un reclamo nei confronti del suddetto comune. Preso da improvvisa folgore redasse una missiva densa di dettagli e ricca di originali atmosfere che descrivevano il fatto con una sottile e nel contempo profonda maestria dell'uso dialettico e narrativo, fino a rendere quella lettera un vero e proprio racconto. L'amministratore delegato del comune di Atene sezione sinistri lesse con attenzione quanto scritto dal buon Eschilo e, giunto a fine lettura, rispose così al richiedente rimborso:
{{quote|[[No]].|}}
Ovviamente Eschilo chiese spiegazioni e il funzionario spiegò che in effetti [[Paraculo|la lettera era davvero ben scritta, opera di sublime retorica, degna di un grande narratore]], ma il comune non era responsabile in quanto in prossimità dell'altare il cartello recitava chiaramente "''Vietato cadere per le scale della stoà. Gli spigoli dell'altare dell'agorà potrebbero essere pericolosi, il Comune declina qualsiasi responsabilità per infortuni o morti accidentali.''". Tuttavia, continuò l'amministratore delegato, un talento del genere era sprecato per una semplice missiva. Così fu consigliato a Eschilo di scrivere qualcosa per lo [[spettacolo]]. Il funzionario aveva un [[cugino]] che lavorava alle riprese de ''Le Cariatidi'', l'equivalente del nostro "[[Veline (tv)|Veline]]", gli propose di presentarsi e farsi notare. Eschilo accettò il consiglio, vi partecipò e vinse anche, in occasione dell'edizione del [[510 a.C.]]. Con la vincita guadagnata potè mantenersi e realizzare il suo sogno, ovverosia scrivere la sceneggiatura per la serie tv ''L'Orestiade'', una telenovelas che all'epoca raggiunse ''[[Beautiful]]'' per audience e quantità di puntate. Dopo un breve intervallo come cheerleader alla battaglia di Salamina, ritornò ad Atene, dove si buttò sulla scrittura di sceneggiature per kolossals.