Ermal Meta

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Template:Incostruzione Ermal Meta (alla FIERa dell'EST, 20 aprile 753 a.C. - mai) è un cantante, compositore, cantastorie, suonatore di maracas un po' italiano e un po' no.

Biografia

Origini familiari e infanzia

Ermal Meta nacque ad Alba Longa il 20 aprile del 753 a.C., un giorno prima della fondazione della cara sorella città di Roma. Ermal era figlio dell'illustre sindaco di Alba Longa: Al Bano appunto. La mamma era invece una stragnocchissima dama molto amata da artisti e pittori che la ritraevano spesso, tra i quali pittori l'ancora anonimo e sconosciuto Leonardo Da Vinci. Un giorno a Leo gli girò di farle un bel quadretto con il figlio che fece un successo enorme e scappò dalla corte con tutti i Template:Incostruzionesoldi. Ebbene sì! Eravate convinti che il nostro protagonista fosse un tenero bambino? Ah ah ah, invece no. In verità Ermal era un ermellino e questo spiega come i genitori avessero una grande fantasia a dare i nomi. Nel frattempo Roma crebbe d'importanza fino ad entrare in competizione con Alba Longa; l'ultima battaglia si giocò in una partita di rugby decisiva. Il re di Alba Longa (sì, sempre Al Bano) decise di fare mascotte dell'esercito Albalonghiano il suo animale domestico; l'ermellino Ermal e, come buon auspicio, gli diede il titolo onorifico di Meta (l'originalità dei genitori come abbiamo detto superava ogni limite). Sfortunatamente però i dolcissimi fratelli Romani avevano deciso di schiacciare gli avversari e sconfissero gli Albalonghiani 3-0. A quel punto Al Bano, furioso come una bestia, scaricò tutta la colpa sul povero ermellino che non aveva incitato la squadra a dovere e con sua madre che aveva insistito a comprarlo. Al Bano ne uscì proprio di testa e si mise a scazzottare entrambi: bang, bang, baaaaang!! La donna, impaurita, scappò con il suo cucciolo, attraversò il Tevere, il Tamigi, l'AtlanticTemplate:Incostruzioneo, l'Adriatico e infine si si stanziò con gli amici Romani: tiè Al Bano! Da quel momento anche Ermal crebbe, da ermellino non so come divenne un lupo e iniziò a far carriera.

Ameba 4

Visto che come giocatore di rugby faceva cacare e come parrucchiere non lo assumeva nessuno decise di optare sulla carriera musicale. Riempiendosi di caparbia, buona volontà e patatine fritte iniziò a starnazzare insieme ad altri tre disgraziati. La band così formata aveva bisogno di uTemplate:Incostruzionen nome e, visto che fra tutti e quattro possedevano un unico cellulare decisero di chiamarsi AMEBA 4 (L'ameba è infatti un organismo unicellulare che in pratica...cioè...zzz...chiediglielo alla tua prof di scienze). Possedere un cellulare in epoca romana era una gran cosa, cosa di successo, tanto che dopo aver starnazzato un po' a caso piombarono a Sanscemo. Al festival portarono la canzone dal titolo: "Rido...forse mi sbaglio...o forse no...che ne so?...lancio una monetina...è cascata nel tombino...che sfiga...non ci trovo più nulla da ridere". La canzone era così straziante che tutto il pubblico dovette essere sottoposto a sedute di psicoanalisi per il trauma, compresi i quattro artisti. Dopo la diagnosi venne consigliato ai quattro pazienti di lasciare gli AMEBA 4 (che divennero gli AMEBA 0, band di discreto successo per l'epoca) e di comprarsi un cellulare a testa. Così il lupo Ermal rimase solo come un cane ed essere definito cane non gli piacque affatto.

La fame di Camilla

Con la precedente band di autolesionisti Ermal era continuamente sottoposto a digiuni meditativi così, uscito dal gruppo, si trovò con un appetito micidiale. Entrò nel primo bar che trovò per mangiare ma tanto affamato qual'era cominciò ad avere allucinazioni. Scambiò la carta d'identità di una ragazza per il menù e non trovando altra pietanza gridò:-Camilla! Camilla! Voglio Camilla! Camilla!-. I camerieri cercarono invano di calmarlo ma invano: furono costretti a cacciarlo fuori. Sofferente per tutto ciò e deluso dal mondo fondò una band per protestare contro i camerieri, i bar, i cellulari, le carte d'identità. Ad Ermal si unirono altri tre tizi che anche loro credevano in valori come la pace, la libertà, la lotta contro il razzismo, la gioia nel mondo. Forse le due parti non si erano capite molto bene ma chissene fotte: "La fame di Camilla" era stata creata (sì, beh, abbiamo capito che la fantasia con Ermal non andava molto d'accordo).