Emma Bonino: differenze tra le versioni

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Emma cominciò la sa attività di disobbedienza civile prima ancora di diventare un'attivista abortista, facendosi assumere da uomini inguaiati per prendere a pugni in pancia le loro ragazze [[Gravidanza|incinte]], fino a procurare loro un aborto imprevisto e assolutamente spontaneo. Tuttavia, i continui scioperi della fame, della sete, del sonno e del lavarsi i denti la lasciavano spesso stremata (in quel periodo Emma era impegnata in un rigorosissimo sciopero dell'[[Activia]] per protestare contro la fine degli [[Anni '60]], che, di fatto, la stava privando della sua [[Diarrea|naturale regolarità]]), per cui era difficile continuare a portare avanti i suoi impegni civili.
 
Riuscì pertanto a convincere il suo partito, in alleanza con il PASI (Partito degli Avvenenti Scapoli Inguaiati, allora partito di maggioranza in [[Italia]], alla faccia della [[Democrazia Cristiana]]) e il PNF (no, non ''quel'' PNF, soltanto il [[Femminismo|Partito Nazionale Femminista]], che in quanto a potere distruttivo, comunque, non ha nulla da invidiargli), dell'opportunità di abortire... ehm, abrogare alcuni passaggi della [[legge 194]], in particolare quello che concedeva di abortire alle sole [[verginità|donne vergini]].
Le due leggi passarono grazie a due potenti [[Lobby ebraica|lobby]]: quella dei [[Ginecologo|ginecologi]] e quella degli [[Avvocato|avvocati]].
 
Concepì tantissimi altri progetti ma grazie alla sua legge furono abortiti.
Parallelamente, il [[Movimento per la Vita]] promosse il suo proprio referendum, di segno opposto. La cosa strana è che entrambe le consultazioni ebbero esito favorevole, con la vittoria dei "no" in entrambi. Il che significa che [[Contraddizione|gli italiani sono sì favorevoli alla pratica dell'aborto, ma anche molto contrari al fatto che venga praticato]].
 
===La legge sul divorzio===
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