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{{Sottotitolo|Da Nonciclopedia, l'enciclopedia dei vacanzieri}} |
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⚫ | Con il termine vacanza si intende un periodo variabile da un minuto a 100 anni durante il quale si va in vacanza. La vacanza non va confusa con la “vaccanza”,<ref>La vaccanza è una serata particolare trascorsa dai pigmei del borneo durante la quale si festeggiano le vacche sacre al dio minore protettore dei truffatori Berlushakon.</ref> non va confusa con la “vaganza”,<ref>La vaganza è lo stato in cui si trovano coloro che vagano senza sapere dov’è il più vicino McDonald.</ref> non va confusa neppure con la “faganza”<ref>La “faganza” è un termine esoterico che indica un profumo primordiale molto simile all’odore della merda mischiato all'odore di stalla.</ref> né tantomeno con la “vancanza”. <ref>Vacanza che si fa esclusivamente con il camper.</ref> |
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⚫ | Con il termine vacanza si intende un periodo variabile da un minuto a 100 anni durante il quale si va in vacanza. La vacanza non va confusa con la “vaccanza” |
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== Introduzione filostitica alle vacanze== |
== Introduzione filostitica alle vacanze== |
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Quando un posto è vuoto si dice che c’è una vacanza, intendendo con ciò un minus, una nostalgia per chi non c’è in quanto essenza-assenza. La vacanza richiama pertanto a una legge fondamentale dell’universo: l’odio per il vuoto, l’amore per il pieno, l’orgasmo per il mezzo vuoto/mezzo pieno. Chi si assoggetta alla legge della vacanza pertanto abbandona il suo “posto nel mondo” e la rigida certezza del rapporto uomo-sistema e attraversando il suo baricentro fenomenico si getta nell’insondabile del mondo sperando di non essere rapinato appena arrivato a Miami. Lo spaesamento è l’eccitazione del visitatore-del-mondo, il suo cibo è il godimento che prova nel vedere i poveri delle baraccopoli e cui regala dei testimoni del decadente occidente (penne di solito) pensando al suo bel televisore dotato di visione di tutti i siti porno a pagamento. |
Quando un posto è vuoto si dice che c’è una vacanza, intendendo con ciò un minus, una nostalgia per chi non c’è in quanto essenza-assenza. La vacanza richiama pertanto a una legge fondamentale dell’universo: l’odio per il vuoto, l’amore per il pieno, l’orgasmo per il mezzo vuoto/mezzo pieno. Chi si assoggetta alla legge della vacanza pertanto abbandona il suo “posto nel mondo” e la rigida certezza del rapporto uomo-sistema e attraversando il suo baricentro fenomenico si getta nell’insondabile del mondo sperando di non essere rapinato appena arrivato a Miami. Lo spaesamento è l’eccitazione del visitatore-del-mondo, il suo cibo è il godimento che prova nel vedere i poveri delle baraccopoli e cui regala dei testimoni del decadente occidente (penne di solito) pensando al suo bel televisore dotato di visione di tutti i siti porno a pagamento. |
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Inoltrandosi nella sua ricerca il viaggiatore riconoscerà nell’altro il se stesso speculare, l’alter ego privo di interiorità e nei casi gravi anche di “interiora”. Il viaggiatore-cercatore potrà finalmente sentirsi straniero e libero, al punto da scaccolarsi in pubblico e lanciare le caccole contro il subumano alla guida del risciò. A questo punto il visitatore-del-mondo accetterà il mondo nella sua mondialità e ammetterà che non è il mondo la meta ma il viaggio-in-sé in quanto coscienza migrante consapevole di vivere un luogo-non-luogo, insomma una bella merda. Per approfondimenti “Bakalovich”: “il mito della vacanza nella coscienza di massa dell’uomo-pulviscolo contrapposto al mito della vacanza nella coscienza del superuomo figaccione” |
Inoltrandosi nella sua ricerca il viaggiatore riconoscerà nell’altro il se stesso speculare, l’alter ego privo di interiorità e nei casi gravi anche di “interiora”. Il viaggiatore-cercatore potrà finalmente sentirsi straniero e libero, al punto da scaccolarsi in pubblico e lanciare le caccole contro il subumano alla guida del risciò. A questo punto il visitatore-del-mondo accetterà il mondo nella sua mondialità e ammetterà che non è il mondo la meta ma il viaggio-in-sé in quanto coscienza migrante consapevole di vivere un luogo-non-luogo, insomma una bella merda. Per approfondimenti “Bakalovich”: “il mito della vacanza nella coscienza di massa dell’uomo-pulviscolo contrapposto al mito della vacanza nella coscienza del superuomo figaccione” |
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== Note == |
Versione delle 22:34, 5 dic 2011
VACANZA
Con il termine vacanza si intende un periodo variabile da un minuto a 100 anni durante il quale si va in vacanza. La vacanza non va confusa con la “vaccanza”,[1] non va confusa con la “vaganza”,[2] non va confusa neppure con la “faganza”[3] né tantomeno con la “vancanza”. [4]
Introduzione filostitica alle vacanze
Quando un posto è vuoto si dice che c’è una vacanza, intendendo con ciò un minus, una nostalgia per chi non c’è in quanto essenza-assenza. La vacanza richiama pertanto a una legge fondamentale dell’universo: l’odio per il vuoto, l’amore per il pieno, l’orgasmo per il mezzo vuoto/mezzo pieno. Chi si assoggetta alla legge della vacanza pertanto abbandona il suo “posto nel mondo” e la rigida certezza del rapporto uomo-sistema e attraversando il suo baricentro fenomenico si getta nell’insondabile del mondo sperando di non essere rapinato appena arrivato a Miami. Lo spaesamento è l’eccitazione del visitatore-del-mondo, il suo cibo è il godimento che prova nel vedere i poveri delle baraccopoli e cui regala dei testimoni del decadente occidente (penne di solito) pensando al suo bel televisore dotato di visione di tutti i siti porno a pagamento. Inoltrandosi nella sua ricerca il viaggiatore riconoscerà nell’altro il se stesso speculare, l’alter ego privo di interiorità e nei casi gravi anche di “interiora”. Il viaggiatore-cercatore potrà finalmente sentirsi straniero e libero, al punto da scaccolarsi in pubblico e lanciare le caccole contro il subumano alla guida del risciò. A questo punto il visitatore-del-mondo accetterà il mondo nella sua mondialità e ammetterà che non è il mondo la meta ma il viaggio-in-sé in quanto coscienza migrante consapevole di vivere un luogo-non-luogo, insomma una bella merda. Per approfondimenti “Bakalovich”: “il mito della vacanza nella coscienza di massa dell’uomo-pulviscolo contrapposto al mito della vacanza nella coscienza del superuomo figaccione”
Note
- ^ La vaccanza è una serata particolare trascorsa dai pigmei del borneo durante la quale si festeggiano le vacche sacre al dio minore protettore dei truffatori Berlushakon.
- ^ La vaganza è lo stato in cui si trovano coloro che vagano senza sapere dov’è il più vicino McDonald.
- ^ La “faganza” è un termine esoterico che indica un profumo primordiale molto simile all’odore della merda mischiato all'odore di stalla.
- ^ Vacanza che si fa esclusivamente con il camper.