Veterinario: differenze tra le versioni

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I veterinari spesso devono anche curare mali psichici degli animali; ad esempio la depressione dei tacchini all'avvicinarsi del Natale oppure i raptus dei maiali quando si dice loro che hanno belle cosce. Per quest'ultimo caso abbiamo per il lettore intervistato uno specialista (vedi intervista).
I veterinari spesso devono anche curare mali psichici degli animali; ad esempio la depressione dei tacchini all'avvicinarsi del Natale oppure i raptus dei maiali quando si dice loro che hanno belle cosce. Per quest'ultimo caso abbiamo per il lettore intervistato uno specialista (vedi intervista).
[[File:CAMMELLO.jpg|right|thumb|140px|Un cammello colpito dal morbo di Parkinson sotto cura del veterinario.]]
[[File:CAMMELLO.jpg|right|thumb|140px|Un cammello colpito dal morbo di Parkinson sotto cura del veterinario.]]
I veterinari addetti agli zoo sono, ovviamente, quelli che afrontano i problemi più complicati. I raffreddore per un elefante o il torcicollo per una giraffa sono casi comuni ma di difficile trattazione. Pericolose sono invece le cure odontoiatriche a leoni e tigri; la devitalizzazione di una zanna, per una tigre, è un trauma e l'animale spesso si oppone al trattamento mordendo il veterinario; per questa ragione molti veterinari addetti agli zoo hanno una mano sola.
I veterinari addetti agli zoo sono, ovviamente, quelli che afrontano i problemi più complicati. I raffreddore per un elefante o il torcicollo per una giraffa sono casi comuni ma di difficile trattazione. Pericolose sono invece le cure odontoiatriche a leoni e tigri; la devitalizzazione di una zanna, per una tigre, è un trauma e l'animale spesso si oppone al trattamento; per questa ragione molti veterinari addetti agli zoo hanno una mano sola.
Altra cura complicata è l'aerofagia nei serpenti; a forza di ingurgitare aria si gonfiano come palloncini e, quando la espellono, si ha un rumore assordante simile alla nota grave del contrabasso che dura per circa sette ore. L'odore, in questo caso, è sgradevole e ricorda la loffa umana. I veterinari pongono un palloncino all'ano dei serpenti proprio al fine di recuperare ed analizzare i gas di scarico, e spesso questa procedura viene utilizzata anche per gonfiare ruote di automobili. In questo caso la dieta prescritta per i serpenti prevede l'astinenza dai legumi.
Altra cura complicata è l'aerofagia nei serpenti; a forza di ingurgitare aria si gonfiano come palloncini e, quando la espellono, si ha un rumore assordante simile alla nota grave del contrabasso che dura per circa sette ore. L'odore, in questo caso, è sgradevole e ricorda la loffa umana. I veterinari pongono un palloncino all'ano dei serpenti proprio al fine di recuperare ed analizzare i gas di scarico, e spesso questa procedura viene utilizzata anche per gonfiare ruote di automobili. In questo caso la dieta prescritta per i serpenti prevede l'astinenza dai legumi.
I veterinari addetti agli acquari sono una categoria si specialisti a parte.Si occupano di pesci, crostacei e molluschi ed anche di mammiferi marini come delfini e balene. Nelle balene si verificano spesso sintomi da costipazione. Sembra una cosa semplice, una purga e via; ma provate a convincere una balena ad ingurgitare una cisterna di olio di ricino.
I veterinari addetti agli acquari sono una categoria di specialisti a parte.Si occupano di pesci, crostacei e molluschi ed anche di mammiferi marini come delfini e balene. Nelle balene si verificano spesso sintomi da costipazione. Sembra una cosa semplice, una purga e via; ma provate a convincere una balena ad ingurgitare una cisterna di olio di ricino.


===Chirurgia veterinaria, metodi e strumentazioni===
===Chirurgia veterinaria, metodi e strumentazioni===

Versione delle 19:08, 7 gen 2010

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Nome

Il veterinario è il medico degli animali. L'origine del nome è sconosciuta, le interpretazioni controverse. Qualche filologo sostiene che, siccome la antica scuola veterinaria, in epoca romana, si trovava a S.Maria Capua Vetere, la prima parte del nome, Vetere avrebbe origini toponomastiche, mentre la seconda parte, rinario (urinario), farebbe riferimento alla tecnica di diagnosticare assaggiando le urine degli animali ammalati. Perquanto incerta questa interpretazione è la sola di cui si dispone.

Campo di applicazione della scienza veterinaria e problemi diagnostici

Il veterinario cura tutti gli animali, dalla mosca al dinosauro, dalla pulce alla balena. Sola ecezione sono le zoccole poichè queste sono curate da normali medici specialisti di malattie veneree, se sono zoccole, ma se invece sono topi femmine sono curate anch'esse dal veterinario. Il vero problema che il veterinario deve ogni volta risolvere deriva dal fatto che gli animali non parlano e quindi non possono informarlo su ciò di cui soffrono.

Un gatto sottoposto ad esame audiometrico dal veterinario.

Solo recentemente l'analisi strumentale è venuta in aiuto ai veterinari (analisi del sangue, transaminasi, VES,TASS, risonanza magnetica, ecografie, ragiografie, ma non crediate che sia comunque facile. Un mio amico aveva un'anguilla che stava evidentemente male. La teneva in una boccia di vetro e poggiando lo stetoscopio sulla parete di vetro, ascultava accelerazioni del battito cardiaco. Occorreva un elettrocardiogramma, ovviamente: avete mai provato a fare un elettrocardiogramma ad un'anguilla? E' difficilissimo. Il lavoro del veterinario è facilitato nel caso si tratti di grossi animali terrestri. Solitamente i veterinari si prendono cura degli animali d'allevamento, come le bufale. Un veterinario aversano (CE) imparò ad interpretare i movimenti delle code delle bufale a fini diagnostici. Le bufale, quando avevano mal di fegato, tenevano la coda ritta a forma di S e quando avevano mal di gola tenevano la coda a tortiglione; la battevano dalla parte dove sentivano dolore, una specie di alfabeto morse bufalino. In tal modo egli riusciva a capire. Solo una volta, essendo in dubbio, sottopose una bufala a radiografia ma ci volle il bello ed il buono per far salire la bufala sul lettino dell'apparecchio a pancia all'aria. Un altro caso difficile fu quello affrontato da un veterinario che curava un allevamento di gamberi. Questi crostacei presentavano strani sintomi, come la colorazione fucsia a pallini gialli ed antenne a forma di punto interrogativo. Alla fine, grazie alle analisi del sangue e delle urine dei gamberi, comprese che si trattava di un'intossicazione da hashish e dovette curare i gamberi con lavaggi a base di glucosio, uno per uno. Ma il caso più difficile fu quello di un veterinario addetto ad un allevamento di lombrichi. Le difficoltà diagnostiche erano davvero immense. I lombrichi, come si sa, sono utilissimi in agricoltura per humificare i terreni, ma i lombrichi di quell'allevamento si rifiutavano di mangiare la terra. Il veterinario pensò potesse dipende dalla qualità della terra, ma non era così. Solo quando un gruppo di lombrichi si dispose sul terreno a formare la frase "Vogliamo anche il dolce" si capì ed il problema fu risolto miscelando zucchero al terreno. Ma la vera sfida per la diagnostica veterinaria sono le mosche: diagnosticare sulle mosche e curare questi ditteri è davvero una sfida epica per il veterinario. Intanto è già difficile acchiapparle per poterle esaminare ed il veterinario deve esercitarsi lungamente ad acchiapparle. Un sintomo delle malattie da cui sono affette le mosche è il fatto che muovono le ali ad elicottero: ovviamente le ali si ingarbugliano ed allora le mosche non posono più volare; pertanto si nascondono, di solito nelle stalle, ed il povero veterinario è costretto a prenderle a mano, una per una, dalle cacche dei bovini. Poi le mosche si rifiutano di farsi fare i prelievi per le analisi. Per poterle ascultare il veterinario deve inzuccherare lo stetoscopio, ma siccome poi ne arivano troppe, viene insordito dai battiti cardiaci delle mosche. Più facili, però, sono le cure di ortopedia moschense e l'applicazione di protesi agli arti delle mosche è una tecnica abbastanza sviluppata. Una delle indagini diagnostiche più difficili è la rettoscopia. Se si tratta di cavalli, mucche, ecc, vabbè; ma la rettoscopia ai lombrichi o alle mosche è davvero un'impresa. Questi animali sono tutti etero e non collaborano. Il veterinario è costretto a strane procedure, come sculettare davanti alle mosche indurle ad accettare l'introduzione della sonda. Abbiamo dato qui solo un vago accenno ai problemi connessi alla diagnostica veterinaria, una scienza praticamente senza limiti ed in continua evoluzione. A coloro che volessero dedicarsi a questa difficile scienza consigliamo di cominciare dalle pratiche più semplici: guardare le code delle bufale ed acchiappare mosche.

Terapie farmacologiche veterinarie moderne

Alla diagnosi segue la terapia, farmacologica o chirurgica, a seconda. In veterinaria i rimedi sono molto più complicati che nella medicina umana e alquanto difficili da applicare.

Una mosca malata di anemia appena dopo le cure a base di iniezioni di ferro.

Un veterinario che riscontra, ad esempio, una anemia nelle mosche deve prescivere iniezioni di ferro, almeno per un mese. Esistono infermieri specializzati ma, nel migliore dei casi, non riescono a fare più di 8-10 iniezioni al giorno, e magari a volte le fanno tutte alla stessa mosca perchè le mosche sono difficili da identificare le une dalle altre; in pratica acchiappano 8-10 volte sempre la stessa mosca e la iniettano senza accorgersi che è sempre la stessa. Ma è difficile curare anche animali di grossa stazza. Provate, ad esempio, a fare una iniezione ad un bufala. Quanto poi alle supposte è un vero dramma. Di solito le supposte sono quelle destinate ai cavalli, siluri lungi 30 cm. e grossi quanto un tubo da stufa. Purtroppo l'industria farmaceutica non fabbrica supposte ad hoc per ogni tipo di animale e curare, ad esempio, un gatto con una supposta da cavallo è una cosa molto dolorosa per il gatto. I veterinari spesso devono anche curare mali psichici degli animali; ad esempio la depressione dei tacchini all'avvicinarsi del Natale oppure i raptus dei maiali quando si dice loro che hanno belle cosce. Per quest'ultimo caso abbiamo per il lettore intervistato uno specialista (vedi intervista).

File:CAMMELLO.jpg
Un cammello colpito dal morbo di Parkinson sotto cura del veterinario.

I veterinari addetti agli zoo sono, ovviamente, quelli che afrontano i problemi più complicati. I raffreddore per un elefante o il torcicollo per una giraffa sono casi comuni ma di difficile trattazione. Pericolose sono invece le cure odontoiatriche a leoni e tigri; la devitalizzazione di una zanna, per una tigre, è un trauma e l'animale spesso si oppone al trattamento; per questa ragione molti veterinari addetti agli zoo hanno una mano sola. Altra cura complicata è l'aerofagia nei serpenti; a forza di ingurgitare aria si gonfiano come palloncini e, quando la espellono, si ha un rumore assordante simile alla nota grave del contrabasso che dura per circa sette ore. L'odore, in questo caso, è sgradevole e ricorda la loffa umana. I veterinari pongono un palloncino all'ano dei serpenti proprio al fine di recuperare ed analizzare i gas di scarico, e spesso questa procedura viene utilizzata anche per gonfiare ruote di automobili. In questo caso la dieta prescritta per i serpenti prevede l'astinenza dai legumi. I veterinari addetti agli acquari sono una categoria di specialisti a parte.Si occupano di pesci, crostacei e molluschi ed anche di mammiferi marini come delfini e balene. Nelle balene si verificano spesso sintomi da costipazione. Sembra una cosa semplice, una purga e via; ma provate a convincere una balena ad ingurgitare una cisterna di olio di ricino.

Chirurgia veterinaria, metodi e strumentazioni

Le cure chirurgiche sono una altro aspetto importante del lavoro del veterinario. Le più praticate sono la castrazione, l'amputazione della coda, la frantumazione dei calcoli mediante ultrasuoni, la tracheotomia, l'appendicectomia, la protesi al femore e, per quanto riguarda i maiali, la protesi a coscia intera, nel caso questa venga asportata per farne prosciutto. Il numero di animali operati ogni giorno è molto più grande di quanto non si pensi. Gli unici animali che non vengono mai operati sono le puzzole. Si va dalla appendicectomia alle zanzare

Prospettive evolutive delle scienze veterinarie secondo il Bondi

Intervista col Dott.Speck sulla somministrazione di farmaci psicotropi ai tacchini ed ai maiali

- Domanda: “Dott.Speck, perchè si somministrano a maiali e tacchini farmaci psicotropi?”
- Dr.Speck: “La depressione. Vede i tacchini ne soffrono molto quando si avvicina il Natale e si tengono il più lontano possibile dalle patate. I maiali hanno poi una vera e propria sindrome da coscia bella. Dire ad un maiale che ha belle cosce è terribile: lo si sentirebbe subito bestemmiare San Daniele!”
- Domanda: “...quindi?”
- Dr. Speak: “Siamo costretti a trattarli ad antidepressivi, ansiolitici e cure psicologiche”
- Domanda: “E guariscono?”
- Dr,Speack: “Non lo sappiamo. Le cure dovrebbero durare almeno 3 mesi, ma càpitano sempre festività e perdiamo i pazienti.”
- Domanda: “Li perdete?”
- Dr.Speak: “Vanno a cena con amici e scompaiono.”
- Domanda: “Vanno a cena come invitati?”
- Dr.Speach: “No, come pietanze.”