Nonbooks:Comunicazione: differenze tra le versioni

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Ecco alcuni casi tipici
Ecco alcuni casi tipici
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1. Il vostro capo ha la laringite e voi siete l’unico che parla in italiano.
1. Il vostro capo ha la laringite e voi siete l’unico che parla in italiano.
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4. se non lo fate verrete licenziati.
4. se non lo fate verrete licenziati.

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Bene ora che abbiamo esplorato le varie motivazioni vediamo come si fa:
Bene ora che abbiamo esplorato le varie motivazioni vediamo come si fa:
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'''''Ricorda che chi ben comincia finisce male, chi comincia male finisce peggio'''''
'''''Ricorda che chi ben comincia finisce male, chi comincia male finisce peggio'''''













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== Requisiti minimi per blaterare in pubblico ==
== Requisiti minimi per blaterare in pubblico ==



1. '''Buona preparazione della relazione'''
1. '''Buona preparazione della relazione'''

Versione delle 15:09, 24 ott 2010

Template:Scadenza

Breve manuale per imparare a parlare davanti alle persone, senza fare la figura dei coglioni.

Intanto chiediamoci perché dovete sottoporvi a questa terribile tortura psicologica:

Ecco alcuni casi tipici

File:Mucca 1.jpg
Stato di ansia apparente.

1. Il vostro capo ha la laringite e voi siete l’unico che parla in italiano.

2. Il capo del vostro capo è un simpatico burlone che ama farvi fare figure di merda.

3. Il vostro ruolo vi impone di parlare a quel gregge di pecore dei vostri sottoposti.

4. se non lo fate verrete licenziati.

Bene ora che abbiamo esplorato le varie motivazioni vediamo come si fa:

I requisiti del Bravo Public Speaker ( l’inglese fa sempre figo)

Ricorda che chi ben comincia finisce male, chi comincia male finisce peggio



Requisiti minimi per blaterare in pubblico

1. Buona preparazione della relazione

a.Imparare due ore prima che dovete spiegare ai dipendenti che alcuni verranno licenziati, magari necessita di qualche argomentazione forte.

b.Prendere a caso da internet documenti riguardanti il tema non vi aiuterà.

File:Donna Libidinosa.jpeg
Esempio classico di feed back libidinoso.

2. Buona gestione dello stato emotivo:

a.Presentarsi con la camicia sudata malgrado fuori ci sia -10 non va bene.

b.Le sostanze psicotrope possono aiutare ma nuociono gravemente alla salute.

3. Convinzioni potenziati riguardo la comunicazione:

a. Usare parole senza significato come questa sopra, spiazza l’aula e aiuta sempre.

4. Ottima capacità di raccogliere il feed back

a. Se quella gnocca in terza fila si passa la lingua sulle labbra mentre voi parlate, e vi guarda in modo arrapato, quello è un feedback di alto profilo che va colto.

5. Flessibilità e capacità di adattamento alle diverse tipologie di pubblico.

a. Se non lo sapevate parlare a degli allevatori di Yack è diverso che parlare a dei dirigenti d’azienda. Infatti i primi puzzano meno.

I consigli per ridurre lo stress:

File:Fry 1.jpg
Lo stress uccide.

1. In ogni occasione in cui ci si deve trovare a parlare al pubblico, bisogna prepararsi.

a. Se non siete scemi questo l’avevo già scritto.

2. Conoscere anticipatamente, la composizione dell’auditorio

a. Potete ingaggiare un investigatore privato e ravanare nella vita degli spettatori al fine di ricattarli se fanno domande scomode.

b. Se il primo suggerimento vi sembra troppo oneroso, potete provare leggendo i fondi del caffè o le interiora dei polli.

3. Individuare le aspettative.

a. E’ un po’ come rispondere alla domande inespresse: non vuol dire un cazzo.

4. Pianificare gli obbiettivi:

a. Sapere dove volete andar a parare è sempre un suggerimento ever green, infatti se non avete la minima idea di quello andate a dire forse è il caso che vi diate ammalati.

b. La pianificazione è alla base del successo. ( Ricordatevi che le citazioni inutili sono sempre ben accette).

5. Preparare il materiale di supporto, slide, dispense, altro

a. Questa è la parte che vi consigliamo va fatta fare alla segreteria, specie se composta da bonazze, in tal modo potrete congratularvi con loro e scroccare un’uscita.

b. Rendetevi conto che, dopotutto, voi non siete in grado di maneggiare qualsivoglia programma per PC.

6. Creare una convenzione linguistica con chi vi ascolta.

a. Infatti se parlate ad un gruppo di cinesi in arabo, questi non capiranno un dannata fava. ( suggerimento puerile ma d’uopo per venire incontro alle vostre capacità mentali).

b. Potete anche provare a parlare con i rutti, ma non credo funzioni molto.

7. Ridurre la distanza tra relatore e partecipanti.

a. Il che non vuol dire iniziare a fare lingua in bocca con la prima fila, o mostrare qualche filmato porno prima di partire.

b. Non va bene neppure raccontare storielle zozze magari con protagonisti le mogli o i mariti dei partecipanti.


Un po’ di inutili suggerimenti carpiti dai grandi comunicatori.

1. Ciascuno di noi ha il proprio modello del mondo:

a. Trad: ognuno la pensa come cazzo gli pare e non sarai certo tu con quattro merdose slide a fargli cambiare idea.

2. Per entrare in sintonia è fondamentale rispettare il mondo altrui:

a. Trad: solo se sei un fottutissimo leccaculo allora ti ascolteranno.

3. Il significato della comunicazione è nella risposta che ottieni:

a. Trad: prova a dire ad un gruppo di africani alti due metri “sporchi negri” e capirai il significato della sibillina frase.

4. Non esiste il fallimento, solo il feedback (desiderato o meno)

a. Trad: una figura di merda rimane una figura di merda anche in inglese.

5. Le resistenze del pubblico sono un segno di mancata sintonia.

a. Trad: ma lo vuoi capire che devi essere un lascivo leccaculo o no?

6. Non esiste un pubblico che fa resistenza, esistono solo comunicatori poco flessibili.

a. Trad: vuoi che te lo ripeta? : L E C C A R E I L C U L O.


Il luogo dell'incontro

Per ogni persona c'è un luogo che si merita.

1. Arriva in anticipo e verifica che sia tutto a posto

a. Il fatto che tu ti sia sbronzato sino alle 5 del mattino, ed abbia giaciuto con donne di dubbia fama non è una scusa

2. Controlla che i dispositivi siano collegati e ben funzionanti

a. Se non lo sapessi anche il tuo cervello rientra tra i dispositivi sopraddetti.

b. Verifica che il proiettore non sia stato usato per mostrare il film “Moana il Trans e la tettona” potrebbe essere imbarazzante.

3. A ferro di cavallo: se il numero dei partecipanti non è elevato è la soluzione migliore.

a. Tale suggerimento non vale se dovete parlare ad un gruppo di Pony di Monterufoli, le battute potrebbero distrarvi.

4. Illuminazione, verificare che sia ottimale per tutti.

a. Inutile dire che l’associazione italiana ciechi salta questo punto.


Come progettare un intervento di successo:

1. Definizione dei tempi.

a. Tanto niente è facile come sembra e tutto necessita di più tempo di quanto si pensi.

2. Contenuti e livelli di approfondimento:

a. Il numero di cose che dirai è inversamente proporzionale al numero di persone che capiranno qualcosa.

b. Tanto anche se approfondisci, molti di quelli che ti ascoltano si saranno addormentati.

3. Fasi dell’intervento

a. Prima fai prima te ne vai.

4. Verifiche e feedback:

a. Per quanto ci provi non capirai mai se la gente ha capito, hai mai provato a chiedere ad una mucca cosa pensa mentre guarda il treno? Bè le persone che partecipano a questi incontri hanno la stessa consistenza.


Come comunicare con efficacia.


1. Inizio

a. Salutare, cogli l’occasione di dire buongiorno con un sorriso:

 i. Si lo so che i partecipanti sono un gruppo di beoti a cui sputeresti volentieri
in faccia, ma non puoi fare altrimenti.

b. Identificazione: di chi sei da dove vieni e cosa fai.

 i. Attenzione il fatto che tu a casa ti travesta da donna e ti tocchi davanti alle
immagini delle suore carmelitane, non è un argomento da dire.

c. Qualifica: fornisci indicazioni della tua attività:

 i. Anche se sei li per caso ed il tuo ruolo è quello di un meschino passacarte,
questo è il momento per riempirti la bocca di stronzate del tipo: sono il projet
manager senior del progetto, oppure mi occupo di trade ass management.

d. Argomento: annuncia il titolo dell’argomento:

 i. Attenzione se stai presentando il “Regolamento (UE) n. 925/2010 della
Commissione, del 15 ottobre 2010, che modifica la decisione 2007/777/CE e il
regolamento (CE) n. 798/2008 relativamente al transito nell'Unione di carni di
pollame e di prodotti a base di carne di pollame provenienti dalla Russia"
forse è il caso che ti inventi qualcosa di meno incasinato.

e. Sorprese: annuncia video questionari per accrescere l’aspettativa.

 i. Non vale dichiarare che alla fine della riunione un gruppo di rumene soddisferà
gli appetiti sessuali degli astanti.
 ii. Come pure non vale mostrare dei dossier contenenti notizie scabrose sui
propri capi, non andrete troppo lontano.

f. Domande precisa quando potranno fartele

 i. Per evitare domande inutili potresti raccontare qualche simpatico aneddoto di
quella volta che eri in Russia e una tale Politoskaia, si era permessa di
intervistare Putin.


2. Esposizione efficace

A. Verbale:

i. Usa parole semplici anche per idee complesse

1. Provate a spiegare la l'equazione di Schrödinger con questo stupidissimo
suggerimento e mi farò quattro grasse risate.

ii. Privilegia la sintesi e le metafore.

1. Se devi dire ai tuoi sottoposti che gli devi ridurre lo stipendio potresti
iniziare raccontando la storia della cicala e della formica, magari li prendi per
il culo e manco se ne accorgono.

iii. Utilizza una comunicazione multisensoriale.

1. Questo è semplice, mentre parli gira per la sala ed emetti asfissianti peti,
mentre mostri una slide con montagne di letame, senza parlare il pubblico capirà
cosa pensi di loro.

B. Paraverbale:


i. Parla con voce alta ed udibile da ognuno.

1. L’associazione nazionale sordi non segue questo principio.

ii. Velocità, inizia piano e finisci velocemente.

1. Qui non dovresti avere problemi, basta che pensi come ti comporti mentre fai
sesso.

iii. Ritmo, alterna il ritmo della voce nulla è più noioso della monotonia.

1. Attenzione fare la voce di Farinelli ogni 10 minuti non vuol dire aver capito il
suggerimento, ma fare una figura meschina. 

iv. Pause, fatte nel modo e nel momento giusto valgono di più delle parole

1. E’ un modo elegante per farti capire che quello che dici non sono altro che un
mucchio di incommensurabili stronzate, e quando stai zitto non fai altro che
confermare questo.

C. Linguaggio del corpo.

i. Posizione, parla in piedi di fronte al pubblico.

1. Anche perché se parli sdraiato a pancia in giù più che un relatore sembreresti
una foca monaca.

ii. Mani, ricorda che il corpo comunica, usa la gesticolazione.

1. Gesti come il dito medio, l’ombrello, le corna, non sono proprio quello che
intendevo

iii. Sorridere, aiuta a migliorare il tuo stato d’animo e quello dei tuoi interlocutori.

1. Infatti il tuo pubblico ha sempre pensato che tu fossi un clown di un’idiozia
indicibile.
2. E’ bello ridere in faccia a persone alle quali devi magari comunicare il
licenziamento in tronco.

iv. Occhi, mantieni sempre il contatto visivo con ogni persona.

1. Il fatto che ti chiamino “Il guercio” non è una scusa

2. Se qualcuno ti dice “cazzo guardi” puoi sempre contattare i tuoi amici detenuti

per dargli una lezione.

v. Spalle, non parlare mentre stai scrivendo alla lavagna, evita il più possibile di

dare le spalle al pubblico.

1. Questo suggerimento non vale se:

a. Sai fare il trucco della testa girata come il gufo.

b. Hai un culo da paura e porti il perizoma con gonna bianca.

c. Hai una gobba prominente.

vi. Oggetti, evita di tenerne in mano.

1. Se sei un rappresentante di vibratori e stai mostrando i tuoi nuovi prodotti non
seguire questo suggerimento.


3. Feed back efficace

a. Fai domande per tastare il livello di comprensione

i. Per evitare stupide risposte, prova ad usare frasi incomprensibili tipo: “ avete
cpto xhsg con lui?” vedrete che tutti annuiranno e nessuno oserà parlare.

b. Prevedi dei momenti dove ricevere domande dagli interlocutori.

i. Questi momenti devono essere sempre a ridosso della pausa caffè/bagno o alla
fine quando ormai è buio fuori e la gente ne ha le palle piene delle tue cazzate.


Se dopo aver letto questo breve manuale, sei ancora convinto di parlare in pubblico, allora o sei un caso clinico, o sei una persona che non sa fare nulla nella vita tranne che riempire la testa delle persone con le tue inutili farneticazioni.