Attilio Befera: differenze tra le versioni

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{{Cit|Il mio tessssssooro!!!|Attilione mentre controlla l'indotto di Equitalia}}
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'''Attilio Befera''' (per gli amici "'o strozzino" o "er sanguisuga") nacque nel 1646 a Paperopoli, si narra che sia figlio del Conte Dracula e una gazza ladra. La sua carriera iniziò nel lontano 1800 quando vinse un concorso come boia ufficiale dello Stato Pontificio; una volta abolita la pena di morte, per vivere, come impiego stabile iniziò a rubare le mance ai camerieri e i soldi ai barboni,dopo di che cominciò a succhiare il sangue agli italiani. Nel 1990 cominciò ad estorcere denaro per conto della mafia, occupandosi anche della riscossione del "pizzo", dopo aver leccato il culo a diversi banchieri dal 2001 è direttore dell'Agenzia delle Entrate, presidente di Equitalia, mega-direttore generale dell'A.S.I. (associazione strozzini italiani), iscritto all'associazione "Mani in alto questa è una rapina!".
'''Attilio Befera''' (per gli amici "'o strozzino" o "er sanguisuga") nacque nel 1646 a Paperopoli, si narra che sia figlio del Conte Dracula e una gazza ladra. La sua carriera iniziò nel lontano 1800 quando vinse un concorso come boia ufficiale dello Stato Pontificio; una volta abolita la pena di morte, per vivere, come impiego stabile iniziò a rubare le mance ai camerieri e i soldi ai barboni,dopo di che cominciò a succhiare il sangue agli italiani. Nel 1990 cominciò ad estorcere denaro per conto della mafia, occupandosi anche della riscossione del "pizzo", dopo aver leccato il culo a diversi banchieri dal 2001 è direttore dell'Agenzia delle Entrate, presidente di Equitalia, mega-direttore generale dell'A.S.I. (associazione strozzini italiani), iscritto all'associazione "Mani in alto questa è una rapina!".

[[File:Equitalia_cravattari.jpg|thumb|left|350px|Stemma di Casa Befera]]


Si narra che il nostro Attiliuccio abbia avuto un infanzia difficile; essendo stato un bambino disadattato, a scuola, i suoi compagni gli rubavano sempre la merenda, gli facevano scherzi pessimi (tipo lo sparti-chiappe) e gli attacavano di nascosto cartelli sulla schiena con scritto "sono un secchione leccaculo!". Sembra che come conseguenza a questi fatti, nella mente diabolica di Attiliuccio cominciò a prendere forma un terribile piano malvagio che gli avrebbe permesso di vendicarsi dei torti subiti: tormantare ed annientare l'intero popolo italiano, riducendolo alla poverà e all'asservimento totale.
Si narra che il nostro Attiliuccio abbia avuto un infanzia difficile; essendo stato un bambino disadattato, a scuola, i suoi compagni gli rubavano sempre la merenda, gli facevano scherzi pessimi (tipo lo sparti-chiappe) e gli attacavano di nascosto cartelli sulla schiena con scritto "sono un secchione leccaculo!". Sembra che come conseguenza a questi fatti, nella mente diabolica di Attiliuccio cominciò a prendere forma un terribile piano malvagio che gli avrebbe permesso di vendicarsi dei torti subiti: tormantare ed annientare l'intero popolo italiano, riducendolo alla poverà e all'asservimento totale.

Versione delle 20:27, 6 apr 2012

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Italiani! Vi faccio un culo così!!
« Se non hanno pane che mangino brioche! »
(Attilione Befera riferendosi al popolo italiano)
« Il lavoro rende liberi! »
(Attilio Befera che suggerisce aforismi ad Hitler)
« Il mio tessssssooro!!! »
(Attilione mentre controlla l'indotto di Equitalia)


Attilio Befera (per gli amici "'o strozzino" o "er sanguisuga") nacque nel 1646 a Paperopoli, si narra che sia figlio del Conte Dracula e una gazza ladra. La sua carriera iniziò nel lontano 1800 quando vinse un concorso come boia ufficiale dello Stato Pontificio; una volta abolita la pena di morte, per vivere, come impiego stabile iniziò a rubare le mance ai camerieri e i soldi ai barboni,dopo di che cominciò a succhiare il sangue agli italiani. Nel 1990 cominciò ad estorcere denaro per conto della mafia, occupandosi anche della riscossione del "pizzo", dopo aver leccato il culo a diversi banchieri dal 2001 è direttore dell'Agenzia delle Entrate, presidente di Equitalia, mega-direttore generale dell'A.S.I. (associazione strozzini italiani), iscritto all'associazione "Mani in alto questa è una rapina!".

Stemma di Casa Befera

Si narra che il nostro Attiliuccio abbia avuto un infanzia difficile; essendo stato un bambino disadattato, a scuola, i suoi compagni gli rubavano sempre la merenda, gli facevano scherzi pessimi (tipo lo sparti-chiappe) e gli attacavano di nascosto cartelli sulla schiena con scritto "sono un secchione leccaculo!". Sembra che come conseguenza a questi fatti, nella mente diabolica di Attiliuccio cominciò a prendere forma un terribile piano malvagio che gli avrebbe permesso di vendicarsi dei torti subiti: tormantare ed annientare l'intero popolo italiano, riducendolo alla poverà e all'asservimento totale.

Voci indiscrete, ma non confermate, narrano inoltre che fu proprio il Befera nazionale, nel 1925, a suggerire ad Adolf Hitler l'idea dei campi di concentramento, anche se Adolf (che come ormai sappiamo soffriva di una grave forma di megalomania, con smanie di protagonismo assoluto) cercò in tutti i modi di insabbiare questa storia ed accapararre tutto per se il merito di questa invenzione; nel 2011 però Attiliuccio ha affermato che i campi di concentramento sarebbero un ottimo deterrente contro gli evasori fiscali italiani, dando così credibilità a queste indiscrezioni.

Bisogna però sottolineare che essendo Attilione una sorta di creatura mitologica, sulla sua nascita vi sono numerose teorie, in alcuni casi anche discordanti tra loro. Una ad esempio narra che in relatà Befera sia il risultato di un esperimento andato storto; sembra infatti che gli scienziati della Nasa, prima di scoprire la bomba atomica, cercavano di creare un'arma di distruzione di massa, ed un giorno provarono ad unire insieme i geni di Adolf Hitler, del Conte Dracula, di Arsenio Lupin, di un umpa-lumpa, di un teletabis incazzato ed infine quelli di Emilio Fede e Lele Mora. Quando si accorsero dell'abominio che avevano creato, diedero ordine ad una portaerei USA di abbandonarè B3F3R4 (questo era il nome dell'esperimento) nelle acque del Mediterraneo, le correnti portarono il piccolo Befera fino alle coste italiane, condannando così un intero popolo ad inaudite sofferenze per l'eternità.

Alcuni storici sostengono che Attilio Befera fu il Ministro dell'Economia del Re Luigi XVI di Francia, egli riuscì a salvarsi dall'ira dei francesi scaricando tutte le sue colpe su Teddy Bear che fu ghigliottinato al posto suo.