Discussione:Chiesa Cattolica Romana Apostolica: differenze tra le versioni

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Ovviamente lo so ... solo che vedo centinaia di pagine su cristianesimo & affini, ma niente di niente su UAAR e altri argomenti legati all'ateismo a parte l'ateismo stesso, che comunque è trattato in maniera quasi lusinghiera (altro che satira!) [[Speciale:Contributi/78.13.58.79|78.13.58.79]] 17:45, feb 28, 2011 (CET)
:Manca un'articolo sull'UAAR? Scrivilo tu, non è che ci voglia molto, bastano 3 cose: conoscenza dell'argomento, umorismo e {{<u|>sopratutto}}</u> tanta voglia di scrivere. {{-sisi}} --{{Utente:Undead Lord/firma}} 18:01, feb 28, 2011 (CET){{VF|1675995}}
 
::A differenza della maggior parte degli utenti che scrivono articoli sulla religione, io ammetto di essere in mancanza del primo requisito: la conoscenza dell'argomento. Sarebbe solo un ammasso di luoghi comuni, risultando così divertente, ma non certo satirico. Sarebbe un'umorismo vuoto e disinformante, indegno di un sito come Nonciclopedia [[Speciale:Contributi/78.13.57.100|78.13.57.100]] 15:50, mar 2, 2011 (CET)
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Riguardo al Papa modificherei la frase: "Dopo essere stato eletto acquisisce automaticamente (un buffo cappello), oltre al parcheggio riservato e alla casella email @vatican.va, alcuni poteri sovrannaturali:" Nella parentesi la modifica!--[[Speciale:Contributi/95.232.30.78|95.232.30.78]]<sup>([[Discussioni utente:95.232.30.78|disc]])</sup> 16:43, ago 3, 2014 (CEST)
:In fondo non aggiunge niente... --{{Utente:MisterDi/firma}} 01:01, ago 4, 2014 (CEST)
 
Io la vedo diversamente, storicamente: a prescindere dal fatto che non sempre c’è da ridere e si può ridere, a parte questo, la satira non suscita il riso, non serve a questo, ma a demolire, suscita ringhi malevoli, altro che ironia: mira a distruggere le persone e tutto quanto è a loro più sacro. La satira imperversa nei momenti più violenti e di passaggio della storia. E quasi sempre è stata al servizio del potere dominante, delle mode: vogliamo dimenticare le satire dei giornali fascisti e nazisti sugli ebrei? Erano vignette ben fatte, divertenti, ma stimolavano gli istinti addormentati dentro il basso ventre dei lettori, i più mefitici e bestiali. Anche allora si prendeva di mira la fede e i costumi di un popolo, quello ebraico: com’è finita poi la storia del “satirico” personaggio vignettistico “Assalonne Mordivò”? Con la soluzione finale!