Disco music: differenze tra le versioni

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{{Cit|Ho i duroni ai piedi, l’artrosi alle ginocchia eppure non riesco a smettere!|Un ballerino di discomusic}}
{{Cit|E canto ''plisdonletmibimisanderstùd'' mentre parcheggio nel parcheggio l'Alfasud.|[[EelST]] su un parcheggio di una discoteca}}
 
[[Immagine:La FebbrA del Sabato sera.jpg|thumb|La locandina del film "[[La Febbra]] del [[sabato sera]]"]]
La '''discomusic''' (detta anche ''musica disco'', ''[[disco]]'', ''lancio del disco'', ''disco [[dance]]'', ''discodèns'', ''dance'' o semplicemente ''[[musica]]''), è un genere che ha goduto di una grande popolarità a carponi fra gli anni '70 e '80. Il nome non si riferisce al genere musicale, come erroneamente si può pensare, ma alle [[ernie]] del disco, dovute alle strane movenze dei ballerini del tempo, talmente assurde da rendere il controllo ortopedico un passo inevitabile. Nonostante i problemi medici, la discomusic assurse in quegli anni a [[musica]] universale diventando l'icona di un periodo favoloso in cui aumentarono le [[discoteche]], i musicisti di colore e le denunce per schiamazzi notturni.
 
[[Immagine:I Bee Gees.jpg|left|thumb|270px|I [[Bee Gees]].]]
==Gli albori==
[[Immagine:I Bee Gees.jpg|left|thumb|270px|I [[Bee Gees]].]]
L'idea di [[discoteca]] è originaria dell'[[Europa]] e risale all'occupazione [[nazista]] in [[Francia]]. All'epoca era vietato divertirsi (era consentito soltanto ballare sulle [[Note musicali|note]] dell’inno tedesco) e per questo motivo molte persone si riunivano in gran segreto per ascoltare le loro canzoni preferite su vinile. La cosa non aveva molto a che fare con la [[discoteca]], anzi non c’entrava un [[cazzo]], ma da qualche parte bisognava pur cominciare.
In [[America]] questa idea fu ripresa dal ballerino professionista ''Al Bacino'' che aprì la prima discoteca americana negli anni '40, riadattando una vecchia piscina vuota. Il suo primo [[dj]] fu un [[cameriere]], Jimmy Sollazzo. Allora esisteva un solo [[disco]] (che era perciò sempre solitario in vetta alle classifiche) e che Sollazzo si limitava a girare dal lato A al lato B per far ballare quattro gatti sul fondale della vasca. Questo nuovo atteggiamento verso il [[ballo]] divenne ancora più importante, alcuni anni anni dopo, con l’avvento del ''British Pop'', dell’''Irish Pop'' ma anche dell’''Irish coffee'' e con l’apertura delle prime discoteche che avevano nomi eclettici come l’''Electric Circus'', il ''Billy Holliday'' o lo ''Zurka Mazurka''. Finalmente con gli anni '60 i dischi in vinile aumentarono e venne totalmente rivoluzionata la figura del [[dj]], che non era più solo uno che girava da un lato all’altro lo stesso [[disco]], ma uno che girava da un lato all’altro dischi diversi. Presto vennero inserite nelle sale da ballo anche le prime luci stroboscopiche, ossia quelle simpatiche luci che mirano dritto agli occhi, rimangono impressionate sulla retina per i successivi 20 minuti facendoti barcollare al centro della pista come un moscone stordito dal Baygon, e la [[nebbia]] finta, del tutto simile ad una micidiale fuga di [[gas]], che si spande per la pista luminosa provocando crisi asmatiche e crisi di panico. La prima volta che venne utilizzata, allo Sballo Tarallo nel 1970, la gente pensò ad un incendio e cominciò a spintonarsi l’un l’altro in cerca dell’uscita di sicurezza che però era solo dipinta sulla parete. Questo aprì anche una discussione sui sistemi di sicurezza delle discoteche di allora che spesso mancavano di uscite di emergenza, scalette antincendio, estintori, telefoni, attaccapanni, servizi igienici, insomma le discoteche di allora sarebbero [[oggi]] considerate a norma in paesi come le [[Filippine]].
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==[[Febbra|La FebbrA]] del [[sabato sera]]==
Dall’inizio degli anni '70 ci troviamo di fronte ad un vistoso mutamento della musica nera. Artisti come [[Berry White]], Congo Bongo e Buga Buga prendono sempre più piede ed aumentano gli arrangiamenti creativi, vale a dire quelli senza un perché e inventati sul momento, con in comune un tipico ritmo incalzante di cassa, rullante e charleston. Esplodono inspiegabili nuove mode e il kitsch assurge a ruolo di status. Il ballerino disco si lascia crescere il ciuffo, le basette, le sopracciglia, il cerume nelle orecchie e il cotone nell’ombelico. Il suo look comincia ad essere il simbolo
 
[[Immagine:La mod dei capelloni prende piede.jpg|thumb|La moda dei capelloni prende pericolosamente piede.]]
Il suo look comincia ad essere il simbolo di una generazione: capello ''sugna e pepe'' che attira i moscerini peggio della frutta marcia, inguardabile camicia fantasia a pappagalli fucsia aperta sul pettorale villoso, catena del motorino attorno al collo con soggetti vari (gettonatissimi la [[Madonna|Madonna del Rosario]] e il Crocifisso, ma anche [[Sai Baba]] che fa il gesto dell’[[ombrello]]), pantalone scampanato (quelli con l’ampio orlo destinato a infracidarsi penosamente sotto il tacco dello stivale), ascella ai frutti di [[mare]] per lo sfrenarsi parossistico sulla pista, [[alito]] da [[coma]] diabetico per tutti gli alcoolici introitati, [[occhiali da sole]] anche di [[notte]] (di fatto in quegli anni i ballerini [[disco]] venivano arrotati più dei gatti randagi).
[[Immagine:Village People della Libertà.jpg|left|thumb|270px|I [[Village People]]. Da sinistra: [[Schifani|Renato “short cock” Schifani]], David Hodo, Felipe Rose, Homer Simpson, Alex Briley e [[Gianni Alemanno]].]]
 
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==Giraldo e l’invenzione del discomix==
 
[[Immagine:Sciatica da ballo.jpg|thumb|280px|Tra un passo e l’altro la sciatica era in agguato.]]
In questo clima di novità Thomas Giraldo diede il via ad una nuova frontiera musicale: lui inventò letteralmente il discomix (inizialmente chiamato ''"totalmente strano n°5"'') quasi per caso, pensate che [[culo]].<br />
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{{musica}}
{{Elio e le Storie Tese}}
 
[[categoria:generi musicali]]
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