Disastro del Vajont: differenze tra le versioni

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La prima prova d'invaso fu una vera faticaccia. Si doveva fare arrivare l'acqua per riempire il vascone da un'affluente secondario anch'esso munito di diga, che purtroppo a causa di eventi che capitano, crollò. Fortunatamente l'onda distrusse così pochi, e a dirla tutta anche piuttosto squallidi, paesini e [[nessuno]] se ne accorse, tranne la solita rompicoglioni della Merlin che gridava alla [[tragedia]]. Poco tempo dopo, in [[Francia]] crollò un'altra diga costruita dalla SADE, e lì i morti furono parecchiotti ma, cosa più grave, erano state rase al suolo centinaia di ettari di terra coltivata a [[champagne]]. Quando finalmente riuscirono a fare arrivare acqua alla diga ecco che la [[montagna]] cominciò a muoversi.
La prima prova d'invaso fu una vera faticaccia. Si doveva fare arrivare l'acqua per riempire il vascone da un'affluente secondario anch'esso munito di diga, che purtroppo a causa di eventi che capitano, crollò. Fortunatamente l'onda distrusse così pochi, e a dirla tutta anche piuttosto squallidi, paesini e [[nessuno]] se ne accorse, tranne la solita rompicoglioni della Merlin che gridava alla [[tragedia]]. Poco tempo dopo, in [[Francia]] crollò un'altra diga costruita dalla SADE, e lì i morti furono parecchiotti ma, cosa più grave, erano state rase al suolo centinaia di ettari di terra coltivata a [[champagne]]. Quando finalmente riuscirono a fare arrivare acqua alla diga ecco che la [[montagna]] cominciò a muoversi.


{{Cit|Ragazzi, ho un'ideona! Se riempiamo il bacino in un botto crolla tutto, facciamo una cosa: riempiamo e vuotiamo a poco a poco, così crolla un po' alla volta!|I geniali ingegneri trovano la soluzione.}}
{{Cit|Ragazzi, ho un'ideona! Se riempiamo il bacino in un botto crolla tutto, facciamo una cosa: riempiamo e vuotiamo a poco a poco, così crolla un po' alla volta!|I geniali ingegneri trovano la soluzione. (Questa purtroppo è vera)}}


Questo movimento ebbe l'effetto di mangiucchiarsi quello che restava del [[piede]] della montagna.
Questo movimento ebbe l'effetto di mangiucchiarsi quello che restava del [[piede]] della montagna.
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# La prima onda distrugge alcune località in comune di Erto e Casso sulla sponda opposta. Urtando si divide in due parti le quali, dopo una breve discussione sul da farsi, decidono di andarsene ciascuna per proprio conto. Ogni tanto si telefonano ancora.
# La prima onda distrugge alcune località in comune di Erto e Casso sulla sponda opposta. Urtando si divide in due parti le quali, dopo una breve discussione sul da farsi, decidono di andarsene ciascuna per proprio conto. Ogni tanto si telefonano ancora.
# La seconda onda si dirige verso l'alto, sfiora le abitazioni di Casso e, animata da fervente indipendentismo, va a scavare il bacino del nuovissimo laghetto di Massalezza.
# La seconda onda si dirige verso l'alto, sfiora le abitazioni di Casso e, animata da fervente indipendentismo, va a scavare il bacino del nuovissimo laghetto di Massalezza.
# La terza onda (circa 50 milioni di metri cubi d'acqua) si dirige verso il ciglio della diga e, dopo una adeguata rincorsa, effettua un prodigioso salto in perfetto stile Fosbury, precipitando nella stretta valle sottostante.
# La terza onda (circa 25 milioni di metri cubi d'acqua) si dirige verso il ciglio della diga e, dopo una adeguata rincorsa, effettua un prodigioso salto in perfetto stile Fosbury, precipitando nella stretta valle sottostante.
{{Quote|Poteva bastare? ...nemmeno per sogno.}}
{{Quote|Poteva bastare? ...nemmeno per sogno.}}
[[File:Vajont Longarone prima e dopo il disastro.jpg|right|thumb|380px|''A sinistra'': Longarone, 9 ottobre 1963. ''A destra'': Longarone, 10 ottobre 1963.]]
[[File:Vajont Longarone prima e dopo il disastro.jpg|right|thumb|380px|''A sinistra'': Longarone, 9 ottobre 1963. ''A destra'': Longarone, 10 ottobre 1963.]]
Raggiunto il greto sassoso del Piave, per fare ancora più danni, la gigantesca onda carica consistenti detriti e, in un eccesso sconsiderato di perfidia, li usa per distruggere quasi completamente Longarone.<br />
Raggiunto il greto sassoso del Piave, per fare ancora più danni, la gigantesca onda carica consistenti detriti e, in un eccesso sconsiderato di perfidia, li usa per distruggere quasi completamente Longarone.<br />
È stato stimato che l'onda d'urto, dovuta allo spostamento d'aria, fosse di intensità eguale (se non addirittura superiore) a quella generata dalla [[bomba atomica]] sganciata su [[Hiroshima]]. Giambattista Brigadon, [[Alcolismo|assiduo frequentatore di osterie]] (ancora in giro a quell'ora), riuscì a pensare: ''"Cazzo ci fa la bora a Longarone?!"'', subito prima di essere spazzato via.<br /> Alle 5:30 del mattino giunse sul luogo un primo reparto di [[alpini]] per portare soccorso. Il colonnello in comando chiamò la base leggermente piccato:
È stato stimato che l'onda d'urto, dovuta allo spostamento d'aria, fosse di intensità doppia (se non addirittura superiore) a quella generata dalla [[bomba atomica]] sganciata su [[Hiroshima]]. Giambattista Brigadon, [[Alcolismo|assiduo frequentatore di osterie]] (ancora in giro a quell'ora), riuscì a pensare: ''"Cazzo ci fa la bora a Longarone?!"'', subito prima di essere spazzato via.<br /> Alle 5:30 del mattino giunse sul luogo un primo reparto di [[alpini]] per portare soccorso. Il colonnello in comando chiamò la base leggermente piccato:
{{Quote|Sarebbe ora di aggiornarle queste mappe di [[merda]], qui non c'è nessun paese.|Il Col. Alfio Maria Pantegana redarguisce alla radio il caporale Rampozzini.}}
{{Quote|Sarebbe ora di aggiornarle queste mappe di [[merda]], qui non c'è nessun paese.|Il Col. Alfio Maria Pantegana redarguisce alla radio il caporale Rampozzini.}}
L'equivoco durò poco: richiamati dalle grida di [[dolore]] gli alpini scavarono anche a mano per riuscire a trovare i corpi dei dispersi. Il bilancio fu davvero drammatico: dei circa 2000 morti furono recuperati solo 1500 cadaveri, metà dei quali impossibili da riconoscere, poiché l'acqua squagliò le loro [[carta d'identità|carte d'identità]].<br />Se non altro le fragole vennero su una meraviglia!
L'equivoco durò poco: richiamati dalle grida di [[dolore]] gli alpini scavarono anche a mano per riuscire a trovare i corpi dei dispersi. Il bilancio fu davvero drammatico: dei circa 2000 morti furono recuperati solo 1500 cadaveri, metà dei quali impossibili da riconoscere, poiché l'acqua squagliò le loro [[carta d'identità|carte d'identità]].<br />Se non altro le fragole vennero su una meraviglia!