Diego Ribas da Cunha: differenze tra le versioni

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== Caratteristiche tecniche ==
== Caratteristiche tecniche ==

[[File:Diegofelipe.jpg|left|thumb|250px|I due inseparabili amici mano nella mano]]


Le caratteristiche tecniche di Diego sono notevolmente cambiate da quando giocava in Germania. Prima approfittando della broccaggine dei difensori bosniaco-montenegrini che solo la Bundesliga può vantare, ricordava il Pelè di fugfa della vittoria, quello che dice "date a me questa cazzo di palla che faccio tutto io" e che in effetti ci riesce. Ora in Italia fa un pò la stessa cosa con l' unica differenza che dribbla gli avversari orizzontalmente, da fascia a fascia per poi perdere rigorosamente il pallone. Scienziati cino-malesi hanno svelato il perché di questo mistero: in Germania gli stadi sono costruiti con allineamento est-ovest, quindi diego aveva capito che seguendo o andando nella direzione opposta al sole (sì, proprio come gli uomini primitivi) sarebbe arrivato ad una delle due porte. Se sbagliava e si faceva un autogol, facile, la porta giusta era quell' altra, anche se poi quando si cambiava campo all' intervallo erano cazzi. In Italia invece gli stadi sono costruiti con orientamento nord-sud, solo che Diego continua a seguire le vecchie coordinate, correndo perciò in orizzontale rispetto al campo. Si sta pensando infatti di affiancargli il capitano Cook per spiegargli i segreti dei punti cardinali. Per altre abilità non troppo tecniche si consiglia di seguirlo al sushi bar o spiarlo mentre fa la doccia con Felipe Melo: quei due escono sempre per ultimi dagli spogliatoi!
Le caratteristiche tecniche di Diego sono notevolmente cambiate da quando giocava in Germania. Prima approfittando della broccaggine dei difensori bosniaco-montenegrini che solo la Bundesliga può vantare, ricordava il Pelè di fugfa della vittoria, quello che dice "date a me questa cazzo di palla che faccio tutto io" e che in effetti ci riesce. Ora in Italia fa un pò la stessa cosa con l' unica differenza che dribbla gli avversari orizzontalmente, da fascia a fascia per poi perdere rigorosamente il pallone. Scienziati cino-malesi hanno svelato il perché di questo mistero: in Germania gli stadi sono costruiti con allineamento est-ovest, quindi diego aveva capito che seguendo o andando nella direzione opposta al sole (sì, proprio come gli uomini primitivi) sarebbe arrivato ad una delle due porte. Se sbagliava e si faceva un autogol, facile, la porta giusta era quell' altra, anche se poi quando si cambiava campo all' intervallo erano cazzi. In Italia invece gli stadi sono costruiti con orientamento nord-sud, solo che Diego continua a seguire le vecchie coordinate, correndo perciò in orizzontale rispetto al campo. Si sta pensando infatti di affiancargli il capitano Cook per spiegargli i segreti dei punti cardinali. Per altre abilità non troppo tecniche si consiglia di seguirlo al sushi bar o spiarlo mentre fa la doccia con Felipe Melo: quei due escono sempre per ultimi dagli spogliatoi!

Versione delle 18:47, 9 feb 2010

« Siete stanchi dei soliti giocatori troppo belli? Ecco a voi Diego! Basso, grasso, barbuto, brutto come un topo! Vi farà sentire il più bono del mondo! »
(Jean Claude Blanc alla presentazione di Diego)

Diego Ribas da Cunha è un calciatore che gioca nel ruolo di mina vagante nella Juventus.


Biografia

Diego nasce in una favela di Florianopolis (purtroppo questa città esiste veramente) da padre uomo di Neandertal e madre cagna randagia. Fin da piccolo si distingue nel palleggiare con tutto il palleggiabile e adora mostrare a tutti quanto basso sia il suo baricentro. Un giorno viene notato da un osservatore del Santos mentre palleggia con un AK-47 (tipico giocattolo della favela) che decide di ingaggiarlo pensando di aver trovato il nuovo Pelè. Peccato che l' osservatore in questione fosse talmente fatto dei amfetamine che aveva appena individuato in Juliana Moreira la nuova Sofia Loren.


Carriera

Diego inizia a giocare nel Santos, dove incontra due cose che gli cambieranno la vita: il pallone, mai visto dal vivo prima d' ora, e Robinho, che lo condurrà nel fantastico mondo dei viados. Nella squadra che fu di Pelè Diego vincerà quel prestigiosissimo campionato ,che vede come migliori giocatori gente che si chiama Marcelinho Paraiba e Wellington, che è il campionato brasiliano e vincerà il titolo di capoputtaniere, a pari merito con Robinho. In seguito si trasferisce in Europa. Per non avere problemi con la lingua si va a giocare al Porto, in Portogallo (ci manca solo Portobello e siamo a posto). Mai scelta fu più sbagliata: dato che i portoghesi considerano i brasiliani con la stessa simpatia con cui Bossi considera i rumeni, il povero Diego sarà emarginato da tutti e costretto a emigrare in Germania al Werder Brema, squadra di dubbia provenienza. Qui il simpatico topo brasiliano fa faville in campo e scintille contro il guardrail quando guida ubriaco. Le sue giocate portano il Werder a vincere....beh...qualcosa...ah sì, una Coppa di Germania (non ridete!) e ad arrivare in finale di coppa Uefa. In quella maledetta finale Diego, squalificato, raggiunse livelli mai visti di sghignazzamento in tribuna mentre la sua squadra prendeva botte su botte dall' FC Rifugiati Brasiliani in Ucrainaguardatudocazzosiamocapitati. In seguito suo padre, temendo che suo figlio seguendo la rotta verso nord-ovest sarebbe finito per giocare nel campionato lettone, lo convince ad accettare le avancés della Juventus. Qui si mette in mostra alla seconda giornata contro la Squadra dei Morti, simpaticamente soprannominata "inventiamoci qualcosa per far cacciare Spalletti", o altrimenti Roma, beffando difensori del calibro di Cassetti e Mexes. Dopo di qui il buio, intervallato ogni tanto da bestemmie contro l' arbitro e incartamenti sul pallone e rischiarato solo dall' amore omosessuale per Felipe Melo. Attualmente si ritiene che viva in un ristorante giapponese con il suddetto Felipe Melo.


Caratteristiche tecniche

File:Diegofelipe.jpg
I due inseparabili amici mano nella mano

Le caratteristiche tecniche di Diego sono notevolmente cambiate da quando giocava in Germania. Prima approfittando della broccaggine dei difensori bosniaco-montenegrini che solo la Bundesliga può vantare, ricordava il Pelè di fugfa della vittoria, quello che dice "date a me questa cazzo di palla che faccio tutto io" e che in effetti ci riesce. Ora in Italia fa un pò la stessa cosa con l' unica differenza che dribbla gli avversari orizzontalmente, da fascia a fascia per poi perdere rigorosamente il pallone. Scienziati cino-malesi hanno svelato il perché di questo mistero: in Germania gli stadi sono costruiti con allineamento est-ovest, quindi diego aveva capito che seguendo o andando nella direzione opposta al sole (sì, proprio come gli uomini primitivi) sarebbe arrivato ad una delle due porte. Se sbagliava e si faceva un autogol, facile, la porta giusta era quell' altra, anche se poi quando si cambiava campo all' intervallo erano cazzi. In Italia invece gli stadi sono costruiti con orientamento nord-sud, solo che Diego continua a seguire le vecchie coordinate, correndo perciò in orizzontale rispetto al campo. Si sta pensando infatti di affiancargli il capitano Cook per spiegargli i segreti dei punti cardinali. Per altre abilità non troppo tecniche si consiglia di seguirlo al sushi bar o spiarlo mentre fa la doccia con Felipe Melo: quei due escono sempre per ultimi dagli spogliatoi!