Diamante: differenze tra le versioni

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Stando a quanto riportato in un attendibile documento scientifico, la [[Manuali:Tesi di laurea|tesi di laurea]] di [[Renzo Bossi]] sul: ''Dimorfismo sessuale delle [[Mazzancolla|mazzancolle]]'', i diamanti vengono vomitati dai crostacei e subito dopo ingoiati dalle [[Ostrica|ostriche]], che li tramutano in [[Perla|perle]]. A riprova di questo, un testo in sanscrito (l'Arthashastra di Kautilya) del IV secolo [[Avanti Cristo|a.C]], che parla di potatura delle begonie ma che è stato tradotto a vanvera da suo cugino.<br /> Da un altro testo indiano emerge che: con mezza [[quintalata]] di diamanti si poteva acquistare una bustina da 30 grammi di porpora, venduta dagli scaltri mercanti [[fenici]]. La città indiana di Golconda fu per secoli il principale centro di produzione e vendita dei diamanti, tanto che il suo nome fu sinonimo di ricchezza, e truffa subita.<br /> I [[cinesi]] invece non li consideravano nemmeno gioielli, mentre apprezzavano molto la [[giada]], fatto che risultò particolarmente gradito a [[Marco Polo]], che portò via al [[Kublai Khan]] tre forzieri pieni di diamanti, in cambio di un barile di [[Pesce siluro|pesci siluro]] sotto sale.
[[File:Vecchio scienziato col microscopio.jpg|thumb|right|280px|Il [[chimico]] [[inglese]] Humphry Davy riuscì per primo, grazie al suo [[microscopio]], a descrivere la struttura dei diamanti, dopo averne "persi" alcuni durante gli esperimenti.]]
Nei primi del [[1700|'700]], nello stato [[Brasile|brasiliano]] di Minas Gerais, furono trovati i primi diamanti del Sudamerica. Questo causò la misteriosa sparizione di una decina di tribù indios e la nascita del mito del famelico [[Aztechi|Dio Giaguaro]], un essere [[Cannibalismo|antropofago]] metà [[giaguaro]] e metà [[stronzo]].<br /> Nel [[1867]] si scoprì il primo giacimento di tipo alluvionale in [[Sudafrica]] e, nel [[1871]], l'esistenza dei camini diamantiferi, che invece di essere alimentati a legna vanno a [[Uomo|esseri umani]]. Il più noto di questi è la miniera di Kimberley, che ha dato il nome alla roccia madre del diamante: [[Kimberlite|Mafalda]]. Da quel momento il Sudafrica divenne il principale centro mondiale per la produzione della gemma, questa enorme risorsa economica fu equamente divisa tra [[Bianco|bianchi]] e [[Negro|neri]], ai primi andarono i [[Soldi|proventi]] e agli altri il [[lavoro]].<br /> Nel [[1813]], il chimico Humphry Davy usò una lente per concentrare i raggi del [[sole]] su un diamante. In un ambiente di [[ossigeno]] dimostrò che l'unico prodotto della combustione era il biossido di carbonio, provando così che:
# il diamante è un composto di carbonio;
# per ottenere il risultato occorre utilizzarne almeno una dozzina, metà dei quali "purtroppo evaporano".
Questa prestigiosa scoperta gli valse il plauso del mondo accademico, e un attico a [[Liverpool]]. In seguito egli dimostrò che alla temperatura di circa 1.000 °C, in un ambiente privo di ossigeno, il diamante si converte in [[grafite]]. Anche questo esperimento fu osannato dagli [[Scienziato|scienziati]] di mezzo [[mondo]], l'[[università]] di Cambridge (che lo aveva finanziato) ne fu particolarmente [[Entusiasmo|entusiasta]], da una ventina di diamanti ottenne una scatola di [[Matita|matite]] di varie misure.
 
== L'estrazione ==
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