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[[File:Decimo Giunio Giovenale incoronato.jpg|thumb|right|270px|Giovenale viene incoronato dalla [[signorina
{{Cit2|[[Quando c'era lui]] il mos maiorum veniva rispettato e le bighe arrivavano in orario!|Decimo Giunio Giovenale.}}
{{Cit2|In quest’epoca nessuno rispetta più le usanze degli antichi... Lo sapevo che non dovevo costruirla quella cazzo di macchina del tempo!|Decimo Giunio Giovenale.}}
{{Cit2|A Roma tutto ha un prezzo.|Decimo Giunio Giovenale dopo essere stato buttato fuori da un strip club.}}
'''Decimo Giunio Giovenale''', meglio noto come Decimo Giunio [[Giovanardi]], fu uno [[scrittore]] di [[satira|satire]], un attivista per i diritti degli [[omosessuali]], che per lui dovevano avere il diritto di essere crocifissi come gli eterosessuali, e uno strenuo sostenitore dei diritti delle [[donne]], soprattutto del diritto di chiudere il becco, di cucinare e di fare figli. Alcuni libri di testo lo identificano inoltre con il primo [[Indignados|indignado]] della storia.
== Vita ==
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Inoltre, anche il suo amico [[Marco Valerio Marziale]] parla di Giovenale nei suoi epigrammi, definendolo con affetto “quel cagacazzi che si lamenta di tutto”.
Si pensa che Giovenale sia nato tra il 50 e il 60 ad Aquino, paesino del [[Lazio]] noto soprattutto per aver dato i natali ad un famoso italiano: Adenolfo d’Aquino. Per determinare la data di nascita di Giovenale ci si avvalse della sua prima satira: in essa, databile intorno al 100 [[d.C.]], Giovenale dice di non essere più un giovinastro e di avere problemi alla sciatica, pertanto è lecito pensare che in quell’anno fosse già pluricentenario.
Apparentemente nacque in una famiglia benestante, che gli permise di studiare
== Satire ==
Le satire di Giovenale vengono dette satire
[[File:Gasparri indignato.jpg|thumb|left|Un politico,{{citnec| un tempo intelligente}}, dopo aver letto una satira di Giovenale.]]
I temi trattati da Giovenale sono i seguenti:
*Nella I satira si scaglia principalmente contro il culto dell’antica divinità [[assiri|assira]] [[Dio Denaro]], sostenendo che “la rettitudine è lodata, tuttavia soffre il freddo”; naturalmente è una frase priva di senso, ma nessuno lo fece mai notare a Giovenale, perché quando si incazzava aveva una grossa vena pulsante sulla fronte
*La II satira tratta dell’[[odio]] di Giovenale per i [[transessuali]] e i [[travestito|travestiti]], che ormai sono dappertutto e rubano il lavoro alle oneste [[puttane]] di sesso femminile.
*Nella III Giovenale racconta di un amico che decide di abbandonare la malsana città di [[Roma]] coi suoi costumi corrotti per trasferirsi in [[Campania]], a [[Napoli]], nel tranquillo e rispettabile quartiere di Scampia.
*Nella IV satira l’imperatore [[Domiziano]] convoca una seduta d’emergenza del Senato per decidere come cuocere un [[rombo]] delle dimensioni di un [[elefante]]; con questa satira Giovenale vuole mettere in ridicolo l’imperatore e la sua ignoranza in ambito culinario.
[[File:Moby-dick.jpg|thumb|right|La scena della cattura del rombo della quarta satira.]]
*La V satira ha per protagonista un cliente che, pur essendo stato invitato a cena dal suo signore, è costretto non solo a mangiare piatti da due soldi, come uova di pesce e vino francese con le bollicine, ma anche a farsi servire da uno [[schiavo]] di colore (somma umiliazione per Giovenale, che aspirava ad una società in cui prosperasse la [[razza ariana]]).
*La VI satira vede Giovenale chiedere ad un [[amico]] appena sposato perché non abbia preferito buttarsi direttamente dalla [[finestra]] se ci teneva a morire, rivelando il suo profondo rispetto per le [[donne]] e la sua enorme fiducia nel matrimonio.
*Nella VII [[satira]] l’autore attribuisce la decadenza
*L’VIII satira insiste sul fatto che chi è [[nobile]] di nascita non è per forza nobile d’animo e che quindi [[è tutto un magna magna]] gestito dai nobili.
*Nella IX satira il protagonista è un prostituto che ha prevalentemente clienti maschi, che però ciarlano più delle donne dal [[parrucchiere]], facendogli venire il mal di testa.
*La X satira ha come tema la celebre frase
[[File:Legionari con armi e veicoli moderni.jpg|thumb|left|280px|{{Cit2|Pensa, amico mio, al giorno d’oggi, se ti dimostri un buon soldato, ti fanno pure usare la mitragliatrice!|Giovenale, XVI satira.}}]]
*L’XI satira racconta di Giovenale che invita a [[casa]] sua un [[amico]], che però rimane deluso nello scoprire che il poeta è diventato [[vegano]] e ha iniziato una crociata contro il cibo spazzatura; senza contare che al posto delle ballerine di [[lap dance]] ci sono vecchietti che discutono dell’abitudine di [[Socrate]] di non usare il [[sapone]].
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Come si è visto, ciò che spinge Giovenale a scrivere è l’[[indignazione]]. Di conseguenza, il fatto che abbia scritto più di quindici satire ha spinto gli storici a ritenere che l’unica [[cosa]] che non provocasse l’indignazione di Giovenale fossero gli [[spaghetti]] al pomodoro. I bersagli preferiti del poeta erano le [[donne]] che volevano inserirsi in società, le donne che non volevano inserirsi in società, le donne che non seguivano il mos maiorum, le donne che seguivano il mos maiorum, le donne che indossavano vesti ricercate, le donne che giravano con vestiti da poco, le donne che giravano indecorosamente con i polsi scoperti, le donne libere e le [[Schiavitù|schiave]]. L’uomo era inoltre convinto che la [[suocera]] rappresentasse l’incarnazione stessa del [[Male]] e che il buon cittadino dovesse ignorarla, disprezzarla, farle le boccacce all’insaputa della moglie e, in casi estremi, ucciderla conficcandole un paletto di frassino nel cuore.
[[File:Vladimir Luxuria3.jpg|thumb|left|145px|L’imperatore Adriano, risentito per le critiche di Giovenale, minaccia di prenderlo a borsettate.]]
Tutto quest’astio nei confronti delle donne potrebbe far pensare ad una velata [[omosessualità]], tuttavia Giovenale criticava non solo le donne, ma anche l’omosessualità maschile
Secondo il punto di vista di Giovenale, gli omosessuali si dividevano in:
*Gay che non nascondevano la propria natura, girando per la [[città]] con una borsetta abbinata alla [[toga]];
*Gay che di giorno difendevano a [[spada]] tratta l’importanza delle antiche tradizioni e della moralità e di notte andavano a farsi ispezionare in modo approfondito la cavità anale.
Gli appartenenti al primo gruppo potevano essere tollerati e non costituivano una [[minaccia]], pertanto potevano essere tenuti tranquillamente negli [[zoo]], a patto che non cercassero di avere rapporti sessuali con le scimmie; gli appartenenti al secondo gruppo, invece, erano ingiustificabili, dal momento che erano colpevoli di essere falsi '''e''' ricchioni.
Più in là, in un delirio di onnipotenza, Giovenale si prese gioco addirittura dell’imperatore [[Adriano (imperatore)|Adriano]] e del suo rapporto con il giovane [[Sindrome della vocale infinita|Antinoooo[…]oooo]], scrivendo il famoso distico
{{Quote|Adriano è sul divano e lo prende
e poi ad Antinoo fa un bocchinoo pian pianinoo.}}
== Voci correlate ==
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*[[Misoginia]]
*[[Omofobia]]
*[[Marco Valerio Marziale]]
== Note ==
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{{Anticaroma}}
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