Decameron: differenze tra le versioni
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Il Decameron, scritto da [[Giovanni Boccaccio]] tra il 1965 e il 1969 è una raccolta di 100 novelle legate allo spirito della rivoluzione giovanile dell’epoca, raccolte in una struttura a cornice. |
Il '''Decameron''', scritto da [[Giovanni Boccaccio]] tra il 1965 e il 1969 è una raccolta di 100 novelle legate allo spirito della rivoluzione giovanile dell’epoca, raccolte in una struttura a cornice.<br /> |
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Il titolo originale dato dal poeta è “Comincia il libro chiamato Tre Metri Sopra Il Cielo, Decameron per gli amici” |
Il titolo originale dato dal poeta è ''“Comincia il libro chiamato [[Tre Metri Sopra Il Cielo]], Decameron per gli amici”''. |
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⚫ | La storia che funge da cornice è la cronaca dei dieci giorni passati da una compagnia di hippie benestanti (una sorta di contraddizione in termini, ma Boccaccio riprende il filo della filosofia del soldato Joker, imperniata sulla dualità dell’essere umano) in attesa di recarsi al festival di Woodstock del ’69. |
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Le ragazze erano state attirate con la prospettiva di esaminare personalmente la famosa collezione di farfalle della famiglia Migoni (quella di Dione) e dall’idea di passare nottate intere disquisendo di amore, rivoluzione e ideali. |
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California Dreamin’ |
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Ol de livs ar braun |
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end de scai is grei |
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aiv bin for e uolc |
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On a uinters dei |
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If ai dident tell er |
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Ai culd liv tudei |
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California dreamin’ |
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== Sinossi == |
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C’è poi una stasi narrativa che rispecchia il senso di apatia caratterizzato dall’attesa del pony express de “gli amici del kebab”. |
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La seconda serata i tre ragazzi decisero di scoprire le carte e confessare il loro scarso interesse per gli ideali e la politica e rivelare la loro ardente passione per il sesso di gruppo. |
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⚫ | Per le ragazze non fu un problema concedersi (cliché delle hippie ninfomani,molto caro al Boccaccio che nella sua opera spesso sottolinea come il mondo sia mosso da una forza, la FIGA, spesso tradotta erroneamente come Fortuna, e |
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La ragazza, peraltro sofferente di meteorismo e epicondilite, non volle cedere alla tentazione del sesso libero, in quanto si era ripromessa di farlo solo quando avrebbe trovato il principe Azzurro, che però, a sua insaputa, era omosessuale. |
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Gli amici la rinchiusero quindi in uno sgabuzzino senza né luce né finestre, in balìa di sé stessa e del proprio gas. |
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⚫ | La storia che funge da cornice è la cronaca dei dieci giorni passati da una compagnia di [[hippie]] benestanti (una sorta di contraddizione in termini, ma Boccaccio riprende il filo della filosofia del soldato Joker, imperniata sulla dualità dell’essere umano) in attesa di recarsi al festival di [[Woodstock]] del ’69.<br /> |
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⚫ | La compagnia, formata da sette ragazze e tre ragazzi, passa una settimana nella villa fuori città della famiglia di Dione, il più ricco, discendente di un’antica famiglia di gelatai di [[Riccione]] divenuta estremamente facoltosa grazie al brevetto della coppetta in cartoncino per il gelato. Le ragazze erano state attirate con la prospettiva di esaminare personalmente la famosa collezione di farfalle della famiglia Migoni (quella di Dione) e dall’idea di passare nottate intere disquisendo di amore, rivoluzione e ideali. |
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Minchia regà, ho visto la madonna! |
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(novella raccontata da Fiammetta, si tratta della più breve dell’opera) |
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⚫ | Il '''primo giorno''' passò tranquillamente, senza particolari episodi, fino alla sera, trascorsa cantando attorno al falò acceso in giardino e sognando l’uguaglianza in Terra accompagnati dal suono della chitarra di Panfilo e aiutati da una quantità di droghe leggere (e non) pari a quella che si poteva trovare in quel periodo durante una settimana intera in un luogo chiamato dal poeta Mur’Atzi Delpo (trascrizione incerta). |
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Cercò quindi di farla finita prendendo a testate una parete che però crollò rivelandosi di cartongesso. |
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⚫ | Il '''secondo giorno''' i tre ragazzi decisero di scoprire le carte e confessare il loro scarso interesse per gli ideali e la politica e rivelare la loro ardente passione per il [[sesso]] di gruppo. Per le ragazze non fu un problema concedersi (cliché delle hippie ninfomani, molto caro al Boccaccio che nella sua opera spesso sottolinea come il mondo sia mosso da una forza, la FIGA, spesso tradotta erroneamente come Fortuna, e dall’Amore, concetto utopico non ancora completamente decriptato) con l’eccezione di Lauretta. La ragazza, peraltro sofferente di [[meteorismo]] e epicondilite, non volle cedere alla tentazione del sesso libero, in quanto si era ripromessa di farlo solo quando avrebbe trovato il [[principe Azzurro]] - che però, a sua insaputa, era morto di [[AIDS]]. |
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⚫ | La ragazza, appena riassaporata la libertà e l’aria pulita, venne prontamente legata, imbavagliata e tappata (il suo intestino oramai produceva lo stesso rumore di una Alfa Romeo Arna con la marmitta sporca) dagli amici, ancora risentiti per le minacce e venne offerta come vittima sacrificale a Francesco Guccini (il mangiabambini con la barba, un allegoria di Satana) in nome della pace. |
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⚫ | Dopo essere stata schernita per la sua [[gobba]] e il porro sul naso (era una schifezza di persona), Lauretta minacciò di avvertire le forze dell’ordine del possesso da parte del gruppo delle camionate di Afghano e [[Marijuana]]. Gli amici la rinchiusero quindi in uno sgabuzzino senza né luce né finestre, in balìa di sé stessa e del proprio gas.<br /> |
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Riuscirono a nascondersi nella stiva di una nave e arrivare appena in tempo negli USA, nutrendosi esclusivamente di topi di sentina. |
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{{quote|Minchia regà, ho visto la madonna!|Novella raccontata da Fiammetta, la più lunga dell’opera|}} |
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⚫ | Esasperata dal buio, la solitudine e la puzza, rimpianse il fatto di non indossare né reggiseno (simbolo dell’oppressione maschile), essendo aderente al movimento femminista, né biancheria intima (''“perché mi irrita”''), in quanto non aveva nulla con cui impiccarsi. Cercò quindi di farla finita prendendo a testate una parete che però crollò rivelandosi di cartongesso. |
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⚫ | La ragazza, appena riassaporata la libertà e l’aria pulita, venne prontamente legata, imbavagliata e tappata (il suo intestino oramai produceva lo stesso rumore di una Alfa Romeo Arna con la marmitta sporca) dagli amici, ancora risentiti per le minacce, e venne offerta come vittima sacrificale a [[Francesco Guccini]] (il mangiabambini con la barba, un allegoria di Satana) in nome della pace.<br /> |
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⚫ | Gli '''ultimi tre giorni''' della cornice trattano il viaggio verso Bethel, N.Y. (sede del tanto agognato festival) che distava un oceano, ma che i <s>dieci</s> nove volevano raggiungere senza mezzi propri per sentirsi come i propri fratelli delle classi sociali meno abbienti. Riuscirono a nascondersi nella stiva di una nave e arrivare appena in tempo negli USA, nutrendosi esclusivamente di [[topo|topi]] di sentina. |
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[[Categoria:Libri]] |
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