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{{cit2|Perdutatis! Ma qui si parla male del nostro druido!|[[Asterix]] leggendo il capitolo "''Tu quoque, druido, fili de na mignottam''"}}
{{cit2|Queo sporco laziale de [[Pompeo]] m'aveva già rubato l'idea de 'e calze...
{{TOC}}
Il "'''De bello gallico'''" è lo scritto più famoso del condottiero romano [[Gaio Giulio Cesare]]. In origine il de bello gallico sarebbe dovuto essere un libro di ricette in cui Giulio Cesare insegnava a cucinare i [[gallina|galli]] e i polli ai popoli romani;
Il libro è stato scritto tra il 58 e il 50 A.C. e si divide in 8 libri canonici più 3 libri apocrifi:
*I primi '''sette libri''' che [[Cesare]] ha dettato probabilmente ai suoi luogotenenti offrono una puntigliosa descrizione etnico-geografica della Gallia, e dà una rassegna di tutte le forze in campo, è solo grazie a questo testo che siamo venuti a sapere che Cesare era solito usare i
*'''Un libro''' scritto da
*I '''tre libri apocrifi''' scritti probabilmente di nascosto da uno dei luogotenenti di Cesare raccontano le gesta di un piccolo [[Villaggio di Asterix|villaggio gallico]] circondato dagli accampamenti romani di ''Babaorum'', ''Aquarium'', ''Petibonum'' e ''Laudanum'' che resistette testardamente alle conquiste di [[Roma]] rimanendo l'ultima parte libera di tutta la Gallia. Questi libri non vennero mai pubblicati per non ledere alla figura politica di [[Gaio Giulio Cesare]].
== I Galli ==
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=== Una tribù a parte: i Galli dell'Armorica ===
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I Galli dell'Armorica, l'odierna [[Bretagna]], sono l'unica tribù che riuscì a tenere testa a Cesare durante la conquista della [[Francia|Gallia]]
Il capo dei galli dell'Armorica era [[Asterix|Asterix il gallico]] e il capo dell'esercito era [[Obelix|Obelix il portatore di Menhir]], due guerrieri ricordati entrambi per la loro leggendaria [[forza]]
== I bretoni ==
[[File:Beltorax scuote la mano ad Asterix.gif|thumb|right|220px|Un Bretone mentre scuote la mano
== I germani ==
[[File:Teleferico.gif|thumb|left|220px|Un germano, mentre vaneggia su un presunto I reich.]]I germani erano una popolazione dell'antica [[Germania]], divisi in varie tribù, di cui una delle più importanti era quella dei [[Goti]]. Al contrario dei [[Francesi|Galli]] che erano popoli da cortile e allevamento i germani vivevano allo stato brado svolazzando in lungo e in largo per i loro territori e le loro [[foresta|foreste]]. Vengono citati nel de bello gallico per le loro scorrerie contro sia i popoli della [[Francia]] che contro Cesare, che attuerà contro alcuni di loro una vera e propria persecuzione uccidendone intere tribù, metodo che rimarrà così impresso in quelle popolazioni da venir ripreso, anni più tardi, nella [[seconda guerra mondiale]]. Nel de bello gallico sono utili quanto dei soprammobili: sono belli, ma anche se li levi è uguale.
==Curiosità==▼
== L'[[esercito romano]] ==
[[File:Roma siena pizarro fallo.jpg|right|thumb|250px|Un legionario romano che viene letteralmente abbattuto da un gallo, il romano verrà poi mandato per punizione a fare tre giri di campo dal suo centurione]]
L'esercito romano era il braccio armato di [[Roma]]. La conquista dei territori era affidata alle legioni, suddivisione di uomini scelti, il cui comando era affidato a uomini di un [[ciccione|certo peso]], i [[centurione|centurioni]]. La difesa degli accampamenti era sempre delegata ai legionari, gli uomini tuttofare, sempre a braghe corte, persino d'inverno con -15°C, che erigevano palizzate e torri in legno per il controllo dei territori circostanti. Alcuni avamposti controllavano i confini, sempre in continua espansione, ma per lo più erano adibiti alla caccia d'altura e al tiro al piattello.
Ma la [[legione]] era nulla senza i suoi singoli membri, i legionari appunto, formati fin dall'infanzia nell'arte della guerra. Ogni [[soldato]] era indipendente e capace di badare a sé stesso e ai propri compagni in qualsiasi momento: ognuno sapeva combattere, difendersi, organizzare un accampamento, scavare una trincea, [[violenza sulle donne|violentare donne]] indifese, uccidere vecchi e [[bambino morto|bambini]], cucinare una carbonara per 12 e persino allacciarsi le scarpe da solo. I migliori erano persino in grado di leccarsi il [[gomito]], segreto che è morto assieme alla caduta dell'impero, che avvenne alcuni secoli più avanti per colpa delle [[invasioni barbariche]].
Altro punto di forza dell'esercito italico erano gli armamenti. Ad ogni legionario il governo centrale forniva una maglietta leggera e un paio di braghette di cuoio;[[File:Formazione_Roma.png|left|thumb|250px|La tipica formazione dell'[[esercito romano]], la testuggine a due punte.]] solamente dopo la riforma di [[Gaio Mario]] vennero aggiunti, al modico prezzo di 99 euro [[IVA]] inclusa, gli optional qui sotto elencati:
* Vestiti rinforzati in stecche di cuoio disegnati per l'occasione da stilisti italiani, rigorosamente [[gay]], e direttamente cuciti su misura.
* Sandali di [[Prada]], resistenti a un migliaio di migliose miglia di marcia. Ogni 400 miglia il legionario invertiva il sandalo destro col sinistro in modo da consumarli uniformemente sui bordi, più suscettibili a usura durante le curve.
* Un ''pilum'', arma lunga da lancio, utile anche per grattarsi la schiena, laddove non si arrivava con il semplice utilizzo delle mani. Ogni soldato personalizzava il proprio con frasi incise sul manico indirizzate al nemico del tipo: "''Spero ti entri in un occhio"'', "''Là dove non batte il sol''" e "''Spese sanitarie a carico del destinatario"''
* Una ''daga'', una spada più corta delle altre e poco ingombrante, ma ben affilata e bilanciata. Secondo gli scritti di Cesare, questa spada veniva spesso riposta ''"in vagina"'', anche se non possiamo garantire la traduzione visto che, per colpa di tagli al personale, ci siam dovuti avvalere degli studenti di prima del [[liceo scientifico]] qua a fianco per la traduzione.
* [[Codice fiscale]] -sostituito in seguito dalla [[Carta regionale dei servizi]]- e modello E111 per la copertura sanitaria all'estero.
* Una scatola da 6 di [[preservativi]] ultraresistenti per evitare di contrarre [[malattie sessualmente trasmissibili]] come l'[[aviaria]].
* [[Lasciapassare A38]], per i prodi che riuscivano a ottenerlo (i più morirono tentando).
* La foto della [[moglie]] formato tascabile; riportava una didascalia sul retro "[[Giove]] sa sempre quello che fai (e poi me lo viene a dire)."
▲== Curiosità ==
{{Curiosità}}
[[File:Marcus Sacapus.gif|right]]
*Il de bello gallico parla della [[Francia|Gallia]]. Incredibile.
* Vercingetorige era temuto da tutti, in particolare dai [[primino|primini]] nel giorno di [[San Firmino]] a causa della lunghezza spropositata del suo nome.
*È probabile che se [[Giulio Cesare]] avesse tentato di conquistare il [[Marocco]] questo scritto si intitolerebbe "De bello africano".
*Seguendo lo stesso ragionamento di prima se Cesare fosse andato in Turchia i [[francesi|galli]] si sarebbero chiamati marocchini.
*Nessun pennuto è stato maltrattato per
*Secondo indiscrezioni [[Gneo Pompeo Magno]] tentò di rendere minima la diffusione del de bello acquistando tutte le copie della sua prima edizione.
{{anticaroma}}
<!-- Berlusconi fixed saluto -->
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[[File:Berlusconi Cesare saluto.png|170px|link=Silvio Berlusconi]]
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[[Categoria:Letteratura]]
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