Daniele De Rossi: differenze tra le versioni

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Il De Rossi fuggitivo si perde lungo le strade di Spagna, di Francia e di Bretagna, senza un'indicazione precisa di dove possa trovarsi Tubbyland, ma il destino è clemente e bonario con lui. Così, in una fredda notte dell'inverno 2001, l'ormai adolescente Daniele, vicino al confine con la Lettonia, viene quasi arrotato da un'automobile di grossa cilindrata, che lo liscia, facendolo incazzare a morte. Il guidatore della macchina è niente di meno che [[Fabio Capello]], di ritorno dalla Russia con due suoi scagnozzi, [[Emerson]] e [[Christian Panucci|Panucci]], in trasferta per un [[Prostituzione|grosso affare]]. Il giovine si schernisce e comincia a distruggere il macchinone a pedate. L'allenatore riommanista, nella furia omicida del ragazzo, nota una potenza inusitata e una tecnica formidabile (a riprova che Capello è completamente scemo) e decide di portarlo nel vivaio della [[A.S. Roma|Roma]], dopo averlo dovutamente fatto legare e imbavagliare da [[Christian Panucci|Panucci]], che viene però morso dal giovane e si prende la rabbia.
Il De Rossi fuggitivo si perde lungo le strade di Spagna, di Francia e di Bretagna, senza un'indicazione precisa di dove possa trovarsi Tubbyland, ma il destino è clemente e bonario con lui. Così, in una fredda notte dell'inverno 2001, l'ormai adolescente Daniele, vicino al confine con la Lettonia, viene quasi arrotato da un'automobile di grossa cilindrata, che lo liscia, facendolo incazzare a morte. Il guidatore della macchina è niente di meno che [[Fabio Capello]], di ritorno dalla Russia con due suoi scagnozzi, [[Emerson]] e [[Christian Panucci|Panucci]], in trasferta per un [[Prostituzione|grosso affare]]. Il giovine si schernisce e comincia a distruggere il macchinone a pedate. L'allenatore riommanista, nella furia omicida del ragazzo, nota una potenza inusitata e una tecnica formidabile (a riprova che Capello è completamente scemo) e decide di portarlo nel vivaio della [[A.S. Roma|Roma]], dopo averlo dovutamente fatto legare e imbavagliare da [[Christian Panucci|Panucci]], che viene però morso dal giovane e si prende la rabbia.
Danieletto inizia così la sua carriera fruttuosa, feconda, longeva e costellata di successi nazionali e internazionali, incontrando, nella primavera romanista, l'amore della sua vita: [[Alberto Aquilani]].
Danieletto inizia così la sua carriera fruttuosa, feconda, longeva e costellata di successi nazionali e internazionali, incontrando, nella primavera romanista, l'amore della sua vita: [[Alberto Aquilani]].



== L'inizio della fine ==

La stagione 2006/07 sembra l'inizio della "Golden Age" per il calcio italiano: la [[Juventus|Rubbentus]] è stata, dopo [[millemila]] anni, retrocessa in [[Serie B]] e [[Luciano Moggi|Don Luciano Corleone]] è stato estromesso dal calcio e condannato (si, come no...). L'[[Inter]] vince di nuovo (anche se solo a tavolino) uno scudetto dopo quello del 8413 A.C., conquistato nel match contro il [[Ebrei|PopoloEletto F.C.]] grazie ai gol risolutivi del bomber [[Noè]]. La Roma è tra le squadre favorite nella corsa al titolo, grazie alle risorse del nuovo allenatore [[Luciano Spalletti|Lucino il Lampadino]] e ai nuovi [[Panchinaro|grandi acquisti]] giallorossi, tra cui spiccano il portierone Julio Sergio (il giocatore meno usato della Via Lattea), la coppia difensiva Cassetti-Tonetto (che in realtà avevano deciso di ritirarsi in quell'anno, ma visto che li avevano chiamati...qualche altro stipendio per stare seduti non fa male) e il mediano Ricardo Faty (possiamo commentarlo, ma diciamo che adesso non ne ho voglia). Costoro non sanno che la sfiga è in agguato e, per un giocatore, [[Unreal Tv|qualcosa va storto...]]. La sindrome di House, rimasta silente per molto tempo, si riaffaccia in De Rossi, sporgendosi dal balcone del cervello urlando -Nueroni, rientrate tutti che è pronta la cena!-
Una ad una, si presentano tutte le malattie legate alla sindrome e alcuni generali segni di squilibrio mentale. Il rendimento atletico di Daniele diminuisce vistosamente (smette cioè di segnare, di tirare e di pressare, ma anche più semplicemente di passare palla o di muoversi in campo) e l'allenatore è costretto ad affiancargli in mediana uno degli [[David Pizarro|Inti-Illimani]], ex bidone interista e suonatore di padella andina; oppure il fidanzato [[Alberto Aquilani|Aquilone]], che, lodando Iddio, si sfragna le gambe dopo qualche partita e starà praticamente fermo per tre anni (verrà spedito in Inghilterra per le riparazioni, ma, a [[Liverpool]], si innamorerà di [[Fernando Torres]] e si sposerà con lui, lasciando il povero De Rossi solo a Roma).
Alla faccia della favorita, la [[A.S. Roma|Trastevere F.C.]] riesce in questa stagione a compiere due imprese storiche. La prima la fa in [[Champions League|Cempionslì]]: infatti, dopo aver eliminato il [[Eh?|fortissimo]] Olympique Lione agli ottavi grazie ai gol dell'ormai ex calciatore [[Amantino Mancini|Morbidino Mancino]], viene sorteggiata contro il [[Manchester United|Rooney+Ferguson=Love United]]. Dopo la partita d'andata che, strano caso, è vinta dai giallorossi in casa, i nostri [[Coglioni|eroi contemporanei]] si fanno, a dir poco, interrare dai Red Devils all'Old Trafford, in una partita in cui va a segno perfino Patrick Evrà, che in Italia aveva giocato nel Marsala e nel Monza ([[Pippa|e ci sara stato un motivo...]]). In quel massacro, finito 77 a 1 per i mencesterini. Danielozzo realizza il gol della Roma, venendo poi sputtanato ripetutamente da [[Cristiano Ronaldo|uno a caso di quelli là]].
La seconda impresa romanista è quella di riuscire a battere l'[[Inter]] in casa, rendendosi poi conto che, pur occupando il secondo posto, i capitolini hanno una differenza di 61.234.650 punti dai meneghini nerazzurri ormai campioni d'Italia già dal [[Natale]] precedente.
Il campionato 2007/08 è forse il peggiore disputato dal Danielino Snazionale, dove probabilmente i riflessi già deficitari del tizio in questione scemano ancor di più. Salvo il furto della Supercoppa 2007 ai danni del settore pulcini dell'[[Inter]], dove il nostro ancora sapeva tirare i rigori, la stagione è una rincorsa all'[[Inter]] stessa, corredata da [[Paradosso|esaltanti figure di merda]] contro equipes pluriscudettate come il [[AS Livorno Calcio|Liporno]] e il [[AC Siena|Sienna Miller Football Club]], alternate con sorprendenti (davvero?) vittorie contro organici modesti come il [[Parma Calcio|Parma F.C.]] o il [[Milan]]. In quest'annata il De Rossi pianta le radici in prossimità del dischetto di centrocampo dell'Olimpico e non si schioda da lì, tanto che, per le trasferte, [[Totti]] e Giuly devono espiantarlo personalmente e reinserirlo nel terreno dello stadio avversario.

Versione delle 17:08, 15 apr 2010

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firma: --Maestro venerabile 15:52, feb 8, 2010 (CET)


De Rossi è stato un giocatore fondamentale per la vittoria dei Mondiali di Germania.

Daniele De Rossi (Ostia 1983 - Ove sarà, Quando dovrà essere) è un calciatore sfigasfigato, desiderato da tantissime e fortissime squadre europee, ma che per qualche oscuro motivo continua a rifiutare offerte sempre più sostanziose per rimanere dov'è, cioè a raschiare il fondo del barile della serie A con la Rometta, venendo ripetutamente convocato in nazionale nel ruolo di stampella di centrocampo per i giovini, forti e soprattutto sanissimi compari Pirlo e Gattuso.

Adolesce(me)nza e inizio carriera

Il De Rossi fuggitivo si perde lungo le strade di Spagna, di Francia e di Bretagna, senza un'indicazione precisa di dove possa trovarsi Tubbyland, ma il destino è clemente e bonario con lui. Così, in una fredda notte dell'inverno 2001, l'ormai adolescente Daniele, vicino al confine con la Lettonia, viene quasi arrotato da un'automobile di grossa cilindrata, che lo liscia, facendolo incazzare a morte. Il guidatore della macchina è niente di meno che Fabio Capello, di ritorno dalla Russia con due suoi scagnozzi, Emerson e Panucci, in trasferta per un grosso affare. Il giovine si schernisce e comincia a distruggere il macchinone a pedate. L'allenatore riommanista, nella furia omicida del ragazzo, nota una potenza inusitata e una tecnica formidabile (a riprova che Capello è completamente scemo) e decide di portarlo nel vivaio della Roma, dopo averlo dovutamente fatto legare e imbavagliare da Panucci, che viene però morso dal giovane e si prende la rabbia. Danieletto inizia così la sua carriera fruttuosa, feconda, longeva e costellata di successi nazionali e internazionali, incontrando, nella primavera romanista, l'amore della sua vita: Alberto Aquilani.