Cream: differenze tra le versioni

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==Formazione==
 
La storia ebbe inizio quando due allievi dell'accademia pasticciera [[rompiballerompicoglioni|Rompi Blues]] di Giovanni Maiale, il commesso/fornaio Giacomo Bruno e il pasticciere Enrico Chiappone si unirono al già celebre Panettiere dello Zenzero, il quale possedeva ununa set[[batteria di pentole]] decisamente imponente per l'epoca. La pasticceria Polydor non si fece scappare la ghiotta occasione di mettere sotto contratto questo prestigioso supergruppo di pasticcieri, e lo fece entro breve.
 
==L'ascesaCrema fresca==
 
[[Immagine:Fresh_cream.jpg |left|thumb|250px|Manifesto pubblicitario dei Cream per la loro [[LSD|crema fresca]]]]
La loro prima linea di prodotti fu un'enorme quantità di [[LSD|crema fresca]], che vendette piuttosto bene sia in America che in patria (ma, a dire il vero, alcuni ingredienti cambiavano tra i due Paesi).
 
La loro prima linea di prodotti fu un'enorme quantità di [[LSD|crema fresca]], che vendette piuttosto bene sia in America che in patria (ma, a dire il vero, alcuni ingredienti cambiavano tra i due Paesi). Nonostante gli espliciti riferimenti a pasticceri d'altri tempi, la crema era davvero ottima e fece loro da lasciapassare per i principali concorsi di pasticceria inglesi e americani, dove tutti poterono ammirare le abilità di Chiappone in cucina, le [[canto|doti oratorie]] di Bruno e le lunghissime spentolate del Panettiere dello Zenzero.
 
==Benjamin Disraeli==
 
La loro seconda linea di prodotti fu una serie di biscotti della fortuna con [[cocaina|zucchero a velo]] che al loro interno contenevano bigliettini con aforismi dello scrittore Benjamin Disraeli su sfondo psichedelico, che furono commercializzati in ogni angolo del pianeta. Ma, mentre loro giravano il mondo, iniziarono ad avvenire fatti decisamente incresciosi. Giacomo Bruno e il Panettiere dello Zenzero, difatti, si manomettevano a vicenda l'attrezzatura di nascosto, fino ad arrivare al momento in cui il Panettiere iniziò a tirare il suo prezioso set di pentole Ludwig firmato [[Giorgio Mastrota|Mastrota]] addosso a Bruno, il quale iniziò a colpirlo sulle palle con la [[basso elettrico|schiumarola]]. Chiappone cercò di calmare i bollenti spiriti, ma un colpo di schiumarola gli rallentò per sempre la mano destra. A questo punto erano sul punto di separarsi, ma dovevano ancora fare qualcosa per obblighi contrattuali.
 
==Ruote infuocate==
 
Per l'ultima linea di prodotti, avvenne il colpo di genio: produrre una serie di ruote infuocate al peperoncino in confezione 2 al prezzo di 1. Vista la generosa offerta, critica e pubblico premiarono ampiamente i tre, che si separarono dopo un'ultima distribuzione alla Royal Albert Hall di [[Londra]]. In segno di addio, furono pubblicate tutte le scorte rimaste invendute.
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