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[[File:Ronald_mcdonald_jumping.JPG|right|thumb|200px|L'attuale sindaco di Cosenza.]]
La città (conosciuta anche come
La città si estende su una superficie di 37,2 km² di cui 3 vivibili occupati dal centro commerciale "I 2 Fiumi". Questa ridente cittadina del Sud gode del famoso mite [[clima mediterraneo]]: infatti d'inverno la temperatura scende fino allo [[zero assoluto]], mentre d'estate raggiunge un milione di gradi.
La città ha la particolarità di trovarsi nella parte est a ventimila leghe sotto il livello del mare e in quella ovest a millemila metri sopra. Al riguardo si suol dire: "''Se pensate che tutte le strade portino a Roma, ancora non avete visto la [[Salerno-Reggio Calabria]]''".
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Si aggira per i pub della città in gruppi urlanti, con birra alla mano e canna in bocca, cercando disperatamente la rissa “operaia”.
Ha (o meglio vuole avere) solitamente l’aspetto del [[clochard]]: jeans strappati, scarpe bucate, maglietta o felpa sporche e capelli in disordine o rasati.
Si getta nella mischia gridando frasi del tipo “a ‘nnua unn’inni frica ‘nnenti”, “ancuna cosa n’a vivimu” o
Canzona e insulta gratuitamente e selvaggiamente chiunque acquisti beni di consumo, ma spende cifre esorbitanti in droghe, alcool e tutto ciò che è inutile, fa male alla salute e possibilmente è illegale (in quanto si ritiene parte di una sorta di “resistenza operaia contro lo Stato”).
Questo individuo infatti ha una visione [[complottismo|complottistica]] della realtà italiana e internazionale, che non esita a definire con tono dispregiativo “il sistema” .
Le autorità statali sono nemici a prescindere e qualunque cittadino graviti nella loro orbita o le sostenga è nemico anch’esso.
Questo personaggio attua la sua lotta contro le autorità e le forze dell’ordine soprattutto nelle vesti di falso [[ultrà]] del [[Cosenza Calcio]] e dei club a esso gemellati, recandosi in Curva Sud e in trasferta al solo scopo di inneggiare slogan deliranti contro le forze dell’ordine, drogarsi impunemente, ridursi in uno stato di ubriachezza molesta o usare violenza gratuita contro persone e cose, creando disordini di ogni tipo. È ormai celebre il demenziale coro “d’a partita unn’inni frica ‘nnè, incidenti, aleò”.
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