Cosenza: differenze tra le versioni

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STRATOS, la scarpa di tendenza che fa moda solo a Cosenza
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===Il cosentino falso sinistroide figlio di papà===
Si aggira per i pub della città in gruppi urlanti, con birra alla mano e canna in bocca, cercando disperatamente la rissa “operaia”.
Ha (o meglio vuole avere) solitamente l’aspetto del clochard: jeans strappati,scarpe bucate, maglietta o felpa sporche e capelli in disordine o rasati.
Si getta nella mischia gridando frasi del tipo “a ‘nnua unn’inni frica ‘nnenti”, “ancuna cosa n’a vivimu”, “simu contro” o “famazza olè”. E' uno dei figli dei professionisti della Cosenza bene ma ostenta il suo stile di vita semplice e sostiene (solo a parole) le classi meno agiate.
Canzona e insulta gratuitamente e selvaggiamente chiunque acquisti beni di consumo, ma spende cifre esorbitanti in droghe,alcool e tutto ciò che è inutile,fa male alla salute e possibilmente è illegale(in quanto si ritiene parte di una sota di “resistenza operaia contro lo Stato”).
Questo individuo infatti ha una visione complottistica della realtà italiana e internazionale, che non esita a definire con tono dispregiativo “il sistema”.
Le autorità statali sono nemici a prescindere e qualunque cittadino graviti nella loro orbita o le sostenga è nemico anch’esso.
Questo personaggio attua la sua lotta contro le autorità e le forze dell’ordine soprattutto nelle vesti di falso ultrà del Cosenza Calcio e dei club ad esso gemellati, recandosi in Curva Sud ed in trasferta al solo scopo di inneggiare con slogan deliranti contro le forze dell’ordine, drogarsi impunemente,ridursi in uno stato di ubriachezza molesta o usare violenza gratuita contro persone e cose, creando disordini di ogni tipo. E’ ormai celebre il demenziale coro “d’a partita unn’inni frica ‘nnè, incidenti, aleò”.
Si professa antirazzista e contro ogni discriminazione ma insulta chiunque sia diverso da lui. Chi ad esempio non fa uso di droghe o non indossa la sua “divisa” è ritenuto “minchiune”, o peggio, “fascista”.
In particolare la camicia è per lui e i suoi segno distintivo del “nemico di classe” e può giustificare un’aggressione contro chi la porta.
Si professa altesì pacifista e contro ogni forma di criminalità organizzata ma ha una mentalità violenta e finanzia le organizzazioni criminali acquistando stupefacenti senza alcun rimorso.
In generale si può capire come sia totalmente privo di coerenza e manchi quotidianamente di rispetto con le suoi azioni alle classi sociali verso le quali dice di nutrire grande sensibilità.
 
=== Femmina cosentina ===
Utente anonimo