Comunione e Liberazione: differenze tra le versioni

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Le origini di Comunione e Liberazione vengono fatte risalire alla fine del 1954, quando don Luigi Giussani cominciò ad insegnare religione presso il liceo Berchet di Milano. In seguito a quei primi incontri con gli studenti, don Giussani diede vita, insieme a Don Francesco Ricci, ad una compagnia di amici che assunse il nome di Gioventù Studentesca (GS) che in breve tempo si diffuse anche al di fuori della diocesi di Milano, ad esempio a Forlì, città dove operava don Ricci. A Forlì, infatti, come ricorda don Giussani, GS compi la sua "prima storica uscita nel settembre del '61 in Campigna"[1].
== La nascita ==
CL fu fondata nel 1073 D.C.N. (dopo [[Chuck Norris]]) dai famosi Compagni di Merende: oltre all'arci-noto (e arci-gay) [[Pacciani]], anche Don Camillo, Peppone, [[Cristiano Malgioglio]], Binnu ‘U Tratturi, Franzo Grande Stevens, Peppino Prisco, Enrico Cuccia, Daytan III e Gianni Minà, accompagnato dall’amante Teofilo Stevenson. L'allegra combriccola dei Compagni di Merende aveva il suo leader indiscusso in Dagoberto Giussani. Visto che si vergognava terribilmente del nome, impose a tutti i consociati di chiamarlo Don (come gli spagnoli straricchi ed i peggiori mafiosi) oppure il Jus (a seconda dell’umore Orange-Jus o Strawberries-Jus). Tutti i giorni si ritrovavano a casa del [[Pacciani]] per lobotomizzare criceti e totani.
 
Gioventù Studentesca era inserita nell'Azione Cattolica (AC) ma la differenza nel metodo educativo e le polemiche che ne conseguirono provocarono attraverso gli anni il distacco e la crisi, culminata nel '68, quando molti degli aderenti a GS lasciarono il movimento, mentre i più vicini a don Giussani si riorganizzarono con l'attuale nome di Comunione e Liberazione.
Si narra che una sera del 1073 D.C.N. a Don Camillo venne l'idea di lobotomizzare persone. Il primo a essere lobotomizzato fu [[Cristiano Malgioglio]]. Tutti possono constatare ancor oggi il notevole successo dell’operazione. Inondati di ottimismo, provarono a trattare allo stesso modo [[Rocco Buttiglione]], dimenticandosi che difficilmente qualcuno può essere lobotomizzato due volte (e che sicuramente nessuno può fare un lavoro migliore di quello che già Madre Natura compì a suo tempo). L’allegra brigata comunque ci prese gusto, e seguitò a lobotomizzare, plagiare, irretire notevoli fette della popolazione nostrana, con particolare attenzione a donne (yum!) e bambini (yumyum!). Ad aiutarla in questo non poi difficile compito intervennero una serie di associazioni (non troppo diverse l’una dall’altra) con fini vietati ai singoli dalla legge penale: la [[C.H.I.E.S.A.]], la P2, la [[Mafia]]. Comunione e Lobotomizzazione divenne a tutti gli effetti una società per azioni. A delinquere.
 
Il nome viene dal titolo di un volantino diffuso da alcuni universitari nel 1969 e rimanda ad una polemica col mondo culturale del tempo: mentre la cultura di sinistra dichiarava che la rivoluzione era il cammino della liberazione dell'uomo, i sostenitori del movimento affermavano invece che tale cammino era possibile solo nella comunione cristiana, con cui sarebbe possibile la vera liberazione.
 
L'ipotesi fondamentale del pensiero e dell'opera di don Giussani è che la realtà mostra, usando la ragione, gli elementi per giungere a ritenere verificabile la presenza viva di Gesù Cristo nella vita di ciascun uomo.
 
Don Luigi Giussani non ha mai realmente inteso fondare un movimento. In relazione ad una lettera[2] di papa Giovanni Paolo II, aveva affermato[3] a proposito di Comunione e Liberazione:
« Non solo non ho mai inteso "fondare" niente, ma ritengo che il genio del movimento che ho visto nascere sia di avere sentito l'urgenza di proclamare la necessità di tornare agli aspetti elementari del cristianesimo, vale a dire la passione del fatto cristiano come tale nei suoi elementi originali, e basta. »
 
Il desiderio di proseguire l'esperienza del movimento in una forma più stabile, da parte degli ex studenti che avevano incontrato don Giussani attraverso la scuola e l'università, si condensò nei primi anni settanta nella Fraternità di Comunione e Liberazione, riconosciuta l'11 febbraio 1982 dalla Chiesa Cattolica quale associazione laicale di diritto pontificio. La Fraternità di Comunione e Liberazione si incontra annualmente (in genere nel mese di maggio) per gli esercizi spirituali a Rimini;
 
La presenza di CL nel mondo della scuola ha ancora il nome di Gioventù Studentesca. La sigla CLU (Comunione e Liberazione - Universitari) definisce invece informalmente l'intera presenza di CL nelle università indipendentemente dalle varie forme di associazionismo. Anche il CLU si incontra annualmente (in genere nella prima metà di dicembre) per gli esercizi spirituali a Rimini.
 
Del movimento fanno parte anche esperienze di vita consacrata quali ad esempio i Memores Domini, la Fraternità San Giuseppe e la Fraternità Sacerdotale dei Missionari di San Carlo Borromeo, le Suore di Carità dell'Assunzione, oltre a numerose vocazioni nell'ambito di famiglie religiose già esistenti (carmelitani, benedettini, francescani, trappisti, etc).
 
Don Giussani è morto il 22 febbraio 2005 e la città di Milano gli ha tributato l'onore di essere sepolto nel Famedio presso il Cimitero monumentale di Milano, oltre a dedicargli i giardini pubblici adiacenti a Via Solari. La sua città natale, Desio, gli ha dedicato una piazza cittadina, di fronte al nuovo Municipio.
 
Da marzo 2005 alla guida del movimento è il sacerdote spagnolo don Julián Carrón.
 
== Dagoberto Giussani ==
Utente anonimo