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[[File:Coccolino_Evil.JPG|right|thumb|300px|Locandina del film Coccolino.]]
'''Coccolino''' (nato Cokölyno
Tra il [[1980]] e il [[2007]] terrorizzò la popolazione italiana trasmettendo videomessaggi pirata e uccidendo nel sonno decine di casalinghe e bambini. Alla sua figura sono stati dedicati alcuni documentari e dalla sua storia è stato ispirato il film, vincitore del
==Biografia==
[[File:Coccolino_occhi_neri.jpg|left|thumb|250px|Coccolino in una rara foto scattata dall'[[Interpol]] nel [[1992]].]]
Nato nel [[1958]] a [[Rotterdam]], vive un'infanzia difficile: appena nato, a causa di una [[centrifuga]] impazzita rimane orfano di padre, mentre la madre [[Coccoina|Cocköyna]], una [[prostituta]] [[vietnam|vietnamita]] del luogo, muore per [[aneurisma]] sniffando [[colla]] nel [[1962]]. Viene in seguito sconvolto dai maltrattamenti della [[
{{sangue}}
==La spirale di sangue==
Giovanissimo si butta nel mondo della [[pubblicità]], sfruttando i suoi poteri [[esoterismo|esoterici]] per entrare nelle case degli italiani durante brevi spot girati da lui stesso, per promuovere la sua linea di ammorbidenti, sua ossessione infantile. Da quel momento avvengono i primi omicidi del killer Coccolino, che si svolgono secondo un rituale ben determinato: le famiglie vengono costrette a 20 ore consecutive della [[Ruota della Fortuna]], cui segue un clistere di [[ammorbidente]] per tutti e l'evirazione del capofamiglia. Nelle famiglie si scatena il panico
==La latitanza==
Coccolino a quel punto non ha altra scelta che scappare a [[San Marino]], continuando a trasmettere spot pirata e a uccidere e clisterare vecchie e giovani spettatori di [[Solletico (programma televisivo)|Solletico]]. Una scia di omicidi e psicoreati insanguina il paese fino alla fine degli [[anni '90]], già funestati dalle [[Spice Girls]]. L'ispettore [[Omino Bianco]], a capo dell'operazione in codice "Bucato Mestruale" riesce nel [[2000]] a trovare la [[Rete 4|rete
==La cattura e la morte==
Nel [[dicembre]] [[2006]] viene ideata una trappola con una [[Anna Moroni|finta casalinga]], per farlo uscire allo scoperto. Il piano funziona ma Coccolino, centrifugato,
Nello stesso mese viene processato, riconosciuto colpevole di pubblicità ingannevole e condannato alla pena del [[fisting]] con un [[abete]] secolare. Le sue spoglie vengono arse e riposano dal 2008 nel Dixan Cenere Attiva.
==Coccolino nei media==
Oltre al già citato [[film]] del [[2008]], [[Carlo Lucarelli]] ha girato nel [[2009]] una docufiction sui suoi ultimi giorni di [[vita]].
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