Ciocia™

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(Rimpallato da Ciocia)
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La Ciocia™ è una tipica calzatura della Lazio (regione) nonché uno dei principali marchi del Made in Italy.

Origine

La calzatura pare sia nata da una particolare pantofola tipica della Ciociaria ricavata dalla pelle delle Zoccole, grossi topi che attualmente vivono in tutta la Terronia.

Ciocia Shoes, Collezzione 2008

Solo però in poche zone vigeva la tradizione di uccidere questi topi per ricavarne delle pantofole: la notte dell'equinozio d'estate, mentre le donne innalzavano grandi falò sulla cima delle montagne innescando infinite catene di incendi che perduravano per tutta l'estate e divertendosi in effusioni saffiche, gli uomini venivano scacciati verso le valli e le paludi in cerca di tali ratti. Essi poi dovevano saltarvi addosso e ucciderle con i piedi nudi: i poveri animali dunque venivano sventrati e penetrate nell'ano dai piedi dei ciociari che così avevano delle nuove scarpe che sarebbero durate per un anno intero. Poiché le prime zoccole uccise e calzate dai ciociari furono sabine, sono note anche come ratti delle Sabine, da cui la celebre leggenda.

Malgioglio mentre sevizia con la mano una Ciocia viva a Frosinone

Etimologia

Il nome deriva dal latino, lingua ufficiale del Lazio, soccus, appunto Zoccola, poi divenuto per influsso dei dialetti della terronia socia e quindi ciocia.

Evoluzione

  • Durante il XVII secolo all'inizio della modernità i ciociari divennero talmente legati a tale calzatura che si fecero avanti contro lo stato del Vaticano per imporre la nuova pantofola anche alle gerarchie ecclesiastiche. Il Papa si oppose alle pretese ciociare e i briganti allora gli dichiararono guerra. In breve l'intero territorio del Vaticano fu conquistato e da allora si chiamò Magna Ciociaria fino al 1950 quando fu creata una nuova regione, il Lazio.
  • La scarpa è celebre per essere stata una calzatura magica che ha condotto la Maga Circe fino al promontorio del Circeo nel 1950 quando fu fondato il Lazio perché lì avrebbe dovuto partorire Santa Maria Goretti.
  • Una variante delle Cioce fu indossata anche da Cristiano Malgioglio in visita a Froci None, sua città patronale.
    Un vecchio modello di Ciocia™ fuori moda.

Marchio Ciocia

Il logo di Tele Ciociaria, della Ciocia S.r.l.

Dal 1950 vista la fondazione del Lazio e la perdita dei privilegi economici e sociali dei ciociari essi si sono riuniti in una associazione che ha costituito il marchio Ciocia. Inizialmente la società si è distinta in importanti produzioni nel settore del tessile e della bigiotteria, finché il marchio, oggi di importanza planetaria, ha una propria compagnia aerea Cioc'Air e Eros Center in tutta europa, noti come La ciociara e la celebre bevanda Ciocia cola.

Curiosità

  • Il termine alla pecorina inizialmente era alla ciociara. Poi però il Vaticano, ristabilito il potere perduto nel 1950 con la fondazione del Lazio, si oppose al termine perché con esso si alludeva anche alle scarpe che indossavano i cardinali, le ciocie appunto, per cui l'associazione consumatori di prostitute ha modificato la locuzione.
  • Anche San Tommaso D'Aquino usa il termine penetrare alla ciociara e non alla pecorina, quale una delle varianti delle posizioni sessuali permesse dal kamasutra cattolico insieme al coitus interruptus o salto della quaglia.
  • Pare che San Tommaso d'Aquino partecipasse ai riti solstiziali di uccisione rituale delle zoccole per realizzarne cioce.
Veicolo della Cioci'Air

Voci correlate