Marco Porcio Catone Uticense: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Catone.jpg|right|thumb|'''Pittura murale raffigurante '''Marcio Porco Cacatone''' recante la seguente didascalia: ''"omnium triumphali effigie in fori culi sui porcu defecavit"'' di dubbia interpretazione''']]
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'''Catòne''' è la forma contratta di '''Marcio Porco Cacatone''' (in latino '''Marcius Porcus Cacato''', nelle epigrafi dei Vespasiani <small>'''M·PORCIVS·M·F·CACATO'''</small>)
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Versione delle 20:01, 3 feb 2009

Template:Storia

File:Catone.jpg
Pittura murale raffigurante Marcio Porco Cacatone recante la seguente didascalia: "omnium triumphali effigie in fori culi sui porcu defecavit" di dubbia interpretazione

Catòne è la forma contratta di Marcio Porco Cacatone (in latino Marcius Porcus Cacato, nelle epigrafi dei Vespasiani M·PORCIVS·M·F·CACATO)
Nato nel 200 Avanti Cristo Santo! in Tuscia, era detto il Cacatore (Cacator) per i suoi studi sull'attività escrementizia dell'Urbe.

Famiglia

Fu detto anche Cacato Iuvenes (o' piccirillo), per distinguerlo da Marcius Porcus Cacato Vecchius, il suo tris-zio cacante. Senza un perché alcuni lo appellavano anche Uticense, parola che dovrebbe suonare simile ad una tremenda offesa in Volsco.

Suo padre Marcius Porcus Lordus Cacato, nipote per via anale di Catone il Censore o Vecchius, ebbe oltre a lui una figlia, Marcella Porcella, la quale divenne amante di Gay(o) Giulio Cesare. Invece lo stesso Uticense ebbe tredici pargoli, ognuno dei quali si chiamava sempre con un nome in più del precedente più i nomi del padre. Quindi, la lista dei piccirilli suonava pressamporco così : Marcius Porcus Viscidus Cacato, Marcius Porcus Viscidus Foedus Cacato, Marcius Porcus Viscidus Foedus Foederis Cacato, Marcius Porcus Viscidus Foedus Foederis Lupus Cacato, ... fino a Marcius Porcus Viscidus Foedus Foederis Lupus Lupi Gaius Iulius Caesar Quaero Quaeris Quaesivi Quaesitum Quaerere Cacato. Suoi cognati furono l'illustre maccaronum venditor Servilaio Capoccione e l'insigne ne faciens cazzum Portinaio Bisteccone.

Giovinezza

Avendo attirato l'attenzione di Lucio Valerio Cacco, studioso della materia fecale, fu condotto a Roma dove divenne Maximus Exspurgator Latrinarum. Oltre che grande cultore della materia residuale, Cacato in flore iuvenilis aetatis , fu smodato consumatore di droghe pesanti, opponendosi nei suoi primi anni di carriera all'abrogazione della 'lex Oppia', che consentiva la sballatio sine misura; per questo Cacato è considerato altresì il padre del moderno antiproibizionismo. Nel periodo della massima dipendenza dagli stupefacenti, questurino in Africa, ruppe i rapporti con Sciupone l'Africano, abbandonato dopo un litigio a causa di una partita di libanese venduta per marocchino.

Vecchiaia

Passò la vecchiaia da completo nullafacente, nella sola e beata contemplazione dell'atto defecatorio.

« Mai l'uomo è così attivo come quando non fa nulla, mai meno solo di quando è in compagnia del suo solo cantero »
(Catone l'Uticense)

Voci correlate