Chrétien de Troyes: differenze tra le versioni

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{{Cit2|Per colpa di 'sto Cretìn, i miei colleghi mi ridono dietro!|[[Lancillotto]], lamentandosi del titolo dato da Chrétien alla sua opera maggiore: "''Lancillotto o il cavaliere del carretto''"}}
 
{{Cit2|Per colpa di 'sto Cretìn, [[Re Artù]] ha scoperto che le nostre [[ManualiNonbooks:Pene: istruzioni per l'uso|spade si sono incrociate]]...|[[Lancillotto]], lamentandosi della minuziosa descrizione redatta da Chrétien sui suoi [[Sesso|incontri amorosi]] con [[Ginevra]].}}
 
'''Chrétien de Troyes'''<ref>Si pronuncia Cretìn de Tròies, trasposto in italiano: Cretino da Troie</ref>, come si evince dal nome, fu un [[Prete|chierico]] [[Francia|francese]], ritenuto il più grande rappresentante della letteratura in stile ''a cavallo con gentilezza''<ref>cortese-cavalleresca</ref>.
 
== Biografia ==
[[File:Ritratto Chretien de Troyes.jpg|destra|200px|thumb|Chrétien de Troyes, con quel suo sorrisetto malizioso.]]
Chrétien, senza cognome, poiché la [[madre]] si dimenticò di questo piccolo dettaglio il giorno del [[battesimo]], nacque un po' prima del 1160 d.C. nell{{s|<del>o}}</del>a [[Champagne]].
Sin dagli albori della sua carriera, riscosse un tale successo da esser definito {{citnec|il più grande poeta medievale del tempo}}: celeberrima la fama delle sue ''canzoni d'amore'', scritte alla [[Gino Paoli|maniera dei trovatori]], lette e utilizzate dall'[[Inquisizione]] come [[tortura]] per far confessare gli [[Paganesimo|eretici]].
Dal momento in cui divenne così famoso, però, Chrétien sentì la necessità di crearsi un cognome, affinché egli potesse distinguersi da tutti gli altri [[Cretino|Chrétien]] del mondo. Ne pensò uno che fosse singolare ma d'effetto, senza troppe pretese, facile da ricordare... insomma, qualcosa che potesse resistere al tempo e alle menti grovierate degli studenti del futuro. Così, essendo, egli, il prediletto di Maria di [[Ebbrezza|Lambrusco]], la quale gli aveva offerto lavoro presso la [[Bordello|corte di Troyes]], il cognome da scegliere non poteva essere altro che: ''de Troyes''.
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== Opere ==
[[File:Chrétien de Troyes.jpg|destra|200px|thumb|Illustrazione rappresentativa di quanto fosse amato Chrétien dal popolo e dal mondo della cavalleria.]]
Tra le maggiori opere del gran maestro, oltre che le celeberrime ''canzoni d'amore'', i cui testi sono dimostrazione di così grande intensità emotiva e fascino da essere scomparse dal [[Panorama (rivista)|panorama letterario]], troviamo titoli illustrissimi, quali:
*''Erec et Enide'', ovvero Erec ed Enide<ref>Tradurre codesto titolo ha richiesto un immenso sforzo a livello filologico-letterario, per poter sostituire, infine, la "t" alla "d"</ref>
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Poema in otto sillabe, in rima [[Bacio|limonata]], che tratta della difficile conciliazione tra il perfetto valore cavalleresco e il perfetto [[amore]]<ref>E dato che la perfezione non esiste, si immagini quanto perfettamente è riuscita la trama</ref>.
 
Primo tentativo di Chrétien di scrivere qualcosa che non fossero le canzoni d'amore, questo romanzo narra delle vicende di un cavaliere, Erec{{s|<del>to}}</del>, e di una bella fanciulla, Enide. Il tutto condito con [[Battaglia|battaglie]] e [[Parente|parentele]] degne della migliore [[soap opera]]... anzi, no: la trama è così ripetitiva e ciclica da somigliare più a un anime nipponico.
Caratteristica peculiare dell'opera in questione, è una trama così ripetitiva e ciclica da poter essere definito un antenato di [[Anime|anime nipponico]].
QuiA dimostrazione di seguitociò, qui di seguito è riportata la funzione, con relativo algoritmo ricorsivo, esplicativa di codesta trama (il linguaggio è {{s|<del>volutamente}}</del> scorretto ed esemplificato per una maggiore comprensione):
{{Riquadro
|larghezza=300px
|colore-sfondo=white
|colore-testo=black
|colore-bordo=white
|spessore-bordo=0
|testo=
|file-sx=Erec et Enide funzione.png
|largh-file-sx=100
|file-dx=Spiegazione funzione Erec et Enide.png
|largh-file-dx=100
}}
 
=== Lancillotto o il cavaliere del carretto ===
{{Cit|E la regina stende le braccia verso di lui e lo abbraccia, lo avvince strettamente al petto e lo trae presso di sé nel suo letto, e gli fa la migliore accoglienza che mai poté fargli, che le è suggerita da Amore e dal cuore. [...]
Ora Lancillotto ha ciò che desidera, poiché la regina ben volentieri desidera la sua compagnia e il suo conforto, ed egli la tiene tra le sue braccia, ed essa tiene lui tra le sue. Tanto gli è dolce e piacevole il gioco dei baci e delle carezze, che essi provarono, senza mentire, una gioia meravigliosa, tale che mai non ne fu raccontata né conosciuta una eguale; ma io sempre ne tacerò, perché non deve essere narrata in un racconto.|Chrétien de Troyes su: scena di [[sesso]].}}
 
{{Cit2|Ma vaffanculo!|[[Tu]], dopo aver letto il passo sovra riportato.}}
 
{{Cit2|AHAHAHAHAHAHAH!|[[Cinquanta sfumature di grigio|E. L. James]], dopo aver letto il passo sovra riportato.}}
 
[[File:Smart con logo Barbie.jpg|sinistra|250px|thumb|Il carretto sul quale dovette salire Lancillotto... e poi si parla di perdere l'onore.]]
 
Chrétien scrisse questo romanzo perché, per una volta nella sua vita, volle soddisfare le aspettative dei suoi {{Censura|pochi}} lettori. Non ci riuscì e, dopo questo ennesimo fallimento, si difese [[Tortura|dalla gogna e dalla pubblica fustigazione]] con la scusa del voler essere, per una volta nella sua vita, un burlone.
Ebbene, la [[Scherzo|burlata]] gli riuscì felicemente: dopo aver illuso, per tutta la durata del libro, il povero lettore, il quale si aspettava di poter finalmente leggere un favoloso [[porno]], Chrétien decise di censurare la [[Sesso|scena erotica]], lasciando lo sventurato compratore con 15 [[soldi]] in meno e della [[carta igienica]] in più.
 
L'opera apre col rapimento di [[Ginevra]], moglie di [[Re Artù]], da parte del malvagio [[Meleagant]]. Costui abita nella fantomatica [[Corsa|terra di Corre]], terra misteriosa nella quale è difficile entrare e dalla quale gli stranieri non possono uscire; in pratica: un'[[Autostrada|autostrada francese]].
Molti cavalieri partono per liberare la [[regina]] e, tra questi, vi è un cavaliere misterioso: [[Lancillotto]], [[amante]] [[segreto]] e fedele di Ginevra.
Per entrare nella terra di Corre, Lancillotto scende a patti con un [[nano]]: questi lo condurrà in quella terra se il cavaliere si farà trasportare seduto su di un carretto<ref>Una [[Smart]]</ref>.
Lancillotto esita, prima di salire sul carretto, indeciso se salvare il proprio [[onore]] o la propria regina<ref>La sua fonte di [[piacere]]</ref>. Opta per quest'ultima e sale sul catorcio. Il cavaliere viene, così, condotto in un castello e questi gli insegna come superare i caselli autostradali, per entrare e uscire da Corre.
Terminato il periodo d'addestramento, Lancillotto si avvia verso l'entrata dell'[[autostrada]], incontrando parecchi ostacoli: una [[coda]] di due chilometri; un camion in seconda corsia; un ponte, chiamato Ponte della Spada; un nano, che gli regala un anello magico, anche sì detto [[Telepass]].
Grazie a questo fantomatico oggetto, Lancillotto riesce ad entrare nel regno di Corre.
Salva Ginevra {{Censura|e lei [[Sesso|gli si concede]]<ref>Scena censurata</ref>}}, dopodiché, caricatosi di [[testosterone]], Lancillotto sconfigge Meleagant e salva tutti.
 
=== Yvain o il cavaliere del leone ===
Durante la sua permanenza presso la [[Bordello|corte di Troyes]], Chrétien ebbe modo di leggere la collezione completa delle [[Santo|Agiografie dei Santi]] e, da una di queste, tale '''La Via di San Mungo''', trasse l'ispirazione per redigere ''Yvain o il cavaliere del leone''.
Probabilmente lesse anche le antiche fiabe greche, perché copiò<ref>Pur non essendone capace, visti i miseri risultati</ref> spudoratamente anche da quelle.
{{citnec|La trama è talmente ricca e appassionante da aver ispirato una moltitudine di opere di tedeschi e gallesi}}.
 
La storia vede come protagonista il cavaliere Yvain, ispirato al celeberrimo [[Owain mab Urien]], il quale si reca nel pioppeto di [[Buco del culo|Brocelianda]] per uccidere Esclados.
La scusante di cui si serve per andarlo ad ammazzare è: "''mi ha ucciso il cugino Calogero''". Il vero motivo è: "''quanto è gnocca la moglie di Esclados, la voglio io''".
Yvain riesce nel suo intento, dopodiché, con la complicità della damigella Lune-te, si sposa la vedova di Esclados: La-udinì.
Subito dopo il [[matrimonio]], e il [[Sesso|consumo di esso]], Yvain parte all'avventura. La-udinì si arrabbia e gli impone un ultimatum entro il quale cambierà le chiavi del castello, grazie alle sue arti magiche, e non lo farà entrare mai più.
Yvain si guarda bene dal rispettare codesto ultimatum e si ritrova a vagabondare.
Fato vuole, però, ch'egli incontri un [[Leone il cane fifone|leone]] minacciato da un serpente<ref>Particolarmente realistica la cosa</ref>. Yvain sconfigge il serpente; il leone, riconoscente, si unisce al cavaliere aiutandolo nelle sue imprese.
Ed è grazie all'aiuto del felino salvato che Yvain riesce a farsi ammettere di nuovo nel castello, e nel letto, di La-udinì.
 
=== Perceval o il Conte del Graal ===
[[File:Santo Graal.jpg|destra|300px|thumb|Il [[Graal|Santo Graal]] viene offerto a [[Perceval]] al posto di una tazza da tè.]]
Chrétien cominciò a redigere "[[Parzival|Perceval]]" durante il periodo delle [[Crociata|Fedi Incrociate]]<ref>Quel periodo durante il quale andavano di moda cotte di maglia, abbellite con magliette della crocerossa, ed era considerato "in" andare a massacrare i [[Islam|Mussulmani]], incrociando le fedi con le Mussulmane</ref>, forse perché glielo aveva chiesto un suo amico<ref>Tale Filippo I da Al Sazia</ref>, forse perché aveva bevuto troppo [[Champagne]].
Ebbene, la seconda ipotesi è ritenuta la più probabile: si narra, infatti, che Chrétien, dopo aver vuotato l'ennesimo calice di [[vino]], e dopo che l'aggettivo [[Ebbrezza|ebbro]] non era più sufficiente a descrivere lo stato della sua mente, cominciò a veder vorticare all'interno del bicchiere delle [[Immaginazione|immagini mistiche]] che, a suo dire, non potevano esser altro che frutto di [[Dio]].
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La [[madre]] di Perceval muore, ma questo non interessa.
Dunque, Perceval, {{citnec|vestito da boscaiolo}}, si unisce alla congrega dei Cavalieri della Tavola Rotonda e viene nominato cavaliere da ben due persone: Re Artù e un tale Gornemant.
La divisa da [[cavaliere]] gioca buono al giovane e inesperto Perceval, il quale riceve attenzioni dalla bella {{s|<del>Biancaneve}}</del> Biancofiore.
Ma, come si dice, ''l'abito non fa il monaco''; in questo caso, l'abito fa proprio il [[monaco]]: Perceval, difatti, pur volendo<ref>E per ciò gli si attribuisce una necrosi [[Cervello|cerebrale]]</ref>, decide di ''non ricambiare'' le attenzioni di Biancofiore, {{citnec|preferendo rimanere [[vergine]]}}.
Dopo questa grande dimostrazione di applicazione del [[Carpe Diem]], Perceval se ne va all'avventura, incappando alla corte del Re Jeremy Pescatore<ref>Vedi '''Beatrix Potter''' o '''Le Avventure di Peter Coniglio''' per conoscere la sua storia</ref>.
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=== Isotta e Tristano ===
Quest'opera fu redatta da Chrétien perché, stufo di essere [[Stipendio|stipendiato]] da Maria di Lambrusco, volle cercare di [[Lecchino|catturare l'attenzione]] del conte '''Henri le Libéral'''. Difatti, questo romanzo narra delle vicende di codesto conte, ma attraverso un percorso ''inverso''. Inoltre, Cligès, è definito un "Tristano e Isotta" al ''contrario''. Insomma, questo romanzo è tutto il contrario di tutto e ciò porta un'incredibile confusione nella testa del lettore.
Perciò, qui di seguito, si semplificherà la trama: il protagonista è Cligès, un [[uomo]] (quindi una [[donna]]), ma la storia parte da prima ch'{{s|<del>egli}}</del> ella nascesse, col racconto delle peripezie dei suoi futuri genitori<ref>Perché, come in Storia, se si vuol sapere della [[Rivoluzione Francese]], bisogna partire dall'[[Dinosauri|Era dei dinosauri]]</ref>. Poi Cligès nasce, cresce e corre e diventa ault{{s|<del>o}}</del>a e si trasforma in {{s|<del>Tristano}}</del> Isotta e poi la storia è uguale a quella di Tristano e Isotta, ma con un [[lieto fine]] e senza [[adulterio]]<ref>Ed ecco spiegato il motivo per cui ''Tristano e Isotta'' è famoso e ''Cligès'' non lo conosce nessuno</ref>.
 
== Curiosità ==
{{Curiosità}}
*Chrétien de Troyes si ritirò a vita privata dopo che [[Dante]] lo scavallò nella classifica del miglior {{s|<del>rompipalle}}</del> poeta del tempo.
*Tutte, ma proprio tutte, le opere di Chrétien sono state d'ispirazione per altri scrittori, che le riscrissero migliori.
*Chrétien è talmente famoso, importante e [[Nota|degno di nota]] che la maggior parte delle ''voci correlate'', alla sua [[Vita quotidiana|vita]] e alle sue opere, non esistono su [[Nonciclopedia:AboutSala stampa/Nonciclopedia|questa enciclopedia]], ma per scrupolo sono state indicate comunque.
*Chrétien ha scritto più [[soap opera]] di [[Irna Phillips]], [[Beautiful|William J. Bell e Lee Philip Bell]] messi assieme.
 
== Note ==
{{Note}}
 
== Voci correlate ==
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*[[Wolfram von Eschenbach]]
}}
 
== Note ==
 
{{Note|3}}
 
{{Scrittori}}
 
[[Categoria:Alcolisti]]