Ce l'hai nel culo: differenze tra le versioni

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== Il Settecento e l’Ottocento ==
[[File:Fotomontaggio Morte di Marat + Nelson Muntz.jpg|right|thumb|Prima versione della ''Morte di Marat'' di Jacques-Louis David]]
Neppure il sopravvento della [[Ragione]] e l’instaurarsi delle monarchie illuminate poterono evitare che l’umanità continuasse a prenderlo nel culo. Perfino i pensatori più illustri dell’epoca non furono esenti da quella che sembra essere una diretta conseguenza della condizione umana: fulgido monito ne sia la rappresentazione della ''Morte di Marat'', in cui l’illustre filosofo, pugnalato a morte nella vasca da bagno, fa in tempo a scrivere «ce l’ho in culo» quale ultimo lascito spirituale alle genti (si legge benissimo, non fate gli stronzi). Fonti popolari riferiscono poi che [[Luigi_XVI_di_Francia|Luigi XVI]], nel 1793, fosse accompagnato al patibolo dallo slogan «ce l’hai in culo, monsieur le roi», che la folla scandiva eccitata al suo passaggio.
 
Interessante variazione linguistica, probabilmente dovuta all’uso del <del>genitale</del> genitivo sassone, si deve all’ammiraglio [[Orazio_Nelson|Nelson]], che commentò con un secco «ncul’a soret» la sconfitta di [[Napoleone|Napoleone]] sul Nilo nel 1798. Lo stesso [[Napoleone|Bonaparte]], d’altro canto, fece riscorso alla locuzione ammirando il paesaggio al momento del suo sbarco sull’isola di S. Elena.
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Troppo numerose per riportarle qui sono le variazioni dialettali dell’espressione (dal campano «ntipàcch» al labronico «s’ha in culo ‘ome sòna prèdia»); essa rimane sicuramente più che mai viva anche nell’uso del linguaggio contemporaneo. Di seguito sono riportate alcune tra le più consuete citazioni della locuzione:
-* tu, qualunque cosa scelga in cabina elettorale;
-* tua madre, parlando del suo metodo anticoncezionale prediletto;
-* tua sorella, che ha preso tutto da tua madre;
-* la tua ragazza, quando ti chiama dalla villeggiatura per dirti che si sta divertendo un sacco;
-* tua moglie, quando ti confessa che due anni fa ha contratto l’aids dal tuo migliore amico;
-* il tuo commercialista, mandandoti tanti saluti dalle Cayman dove si sta godendo i tuoi soldi;
-* Callisto Tanzi, spiegando alla corte di essere nullatenente;
-* Giuliano Tremonti, illustrando l’ultima manovra finanziaria;
-* Silvio Berlusconi, motivando l’ennesima legge ad personam;
-* Benjamin Netanyahu, enumerando ai palestinesi le conseguenze dell’embargo di Gaza;
-* Benedetto XVI, ripetendo «lasciate che i pargoli vengano a me».
 
 
 
 
 
 
 
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