Cazu de crabittu: differenze tra le versioni

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{{Cit2citazione|Ma è un vero schifo, per non parlare della crudeltà! Tipico dei [[Sardegna|sardi]], comunque: basta vedere cosa fanno alle [[pecora|pecore]]...|Simpatizzante di [[100% Animalisti]] col 5% di animalismo in più.}}
{{Cucina}}
{{Cit2|Ma è un vero schifo, per non parlare della crudeltà! Tipico dei [[Sardegna|sardi]], comunque: basta vedere cosa fanno alle [[pecora|pecore]]...|Simpatizzante di [[100% Animalisti]] col 5% di animalismo in più.}}
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[[File:Cazu de crabittu intero.jpg|right|thumb|250pxminiatura|Il vero cazu de crabittu, {{Citnec|bello da vedere, buono da mangiare|e=Da verificare}}.]]
 
{{primapagina|22 jul 2013}}
 
Con l'espressione '''cazu''' (o '''caggiu''' o '''callu''') '''de crabittu''', in [[italiano|italico idioma]] '''caglio di capretto''', si intende un particolare prodotto alimentare sardo, di concezione, lavorazione e sapore del tutto inconsueti. A differenza del [[casu marzu]] è poco noto al di fuori dell'isola, perché i continentali che ne vengono a conoscenza si chiudono in un ostinato mutismo, quasi a voler celare ad ogni costo un segreto inconfessabile, una colpa difficilmente espiabile, comunque nulla di cui andar fieri. Chissà perché. Esteriormente si presenta come un sacchetto di dimensioni variabili, realizzato con un materiale di provenienza indefinibile, solido, tenace, eppure morbido e untuoso. Alla palpazione presenta la stessa consistenza dei seni mollicci e cascanti di un'ottuagenaria. {{Quote|Noooooo! Ecco l'ennesima schifezza puzzolente e piena di vermi!|Sì, sto citando proprio te, lettore schizzinoso e prevenuto.}} Il cazu de crabittu non puzza di formaggio andato a male e non contiene vermi, semmai odora di [[Alitosi|alito della domenica mattina]] e contiene succhi gastrici. Rispetto al casu marzu è già un bel passo avanti.
 
 
== Preparazione e confezionamento ==
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[[File:Cazos de crabittu appesi ad asciugare.jpg|right|thumb|250px|La fase dell'asciugatura. L'autore dello scatto da allora si mantiene in vita con l'ossigenoterapia.]]
 
Se non viene mangiato subito, il cazu de crabittu si conserva per circa un [[mese]] in [[cantina]] o in [[frigorifero]]. Questa seconda opzione prevede l'acquisto di un frigo dedicato, in quanto il suo [[puzza|odore "penetrante"]] contaminerebbe tutti gli alimenti posti nelle immediate vicinanze. Può essere congelato per un [[anno]] intero, ma per il [[congelatore]] vale lo stesso discorso del frigo. Molti sardi, soprattutto quelli emigrati, sono soliti confezionarlo sotto vuoto. Con questo sistema la conservazione è ottimale e si protrae a lungo, tuttavia la confezione non riesce a trattenere l'odore, che si propaga non attraverso l'[[aria]], bensì tramite [[Elettromagnetismo|campi elettromagnetici]] che distorcono la polarità terrestre e se ne fottono del sotto vuoto. Per questo motivo, gli emigrati che vogliono portare con sé il cazu de crabittu oltre Tirreno, sfidano quotidianamente le varie dogane aeroportuali escogitando i sistemi più bizzarri ed ingegnosi, secondi solo ai [[narcotrafficante|narcotrafficanti]]. Si narra di un emigrato di [[PerdasdefoguScraffingiu]] che, fermato all'[[aeroporto]] di [[Llanfairpwllgwyngyllgogerychwyrndrobwllllantysiliogogogoch]], attirò l'attenzione degli ispettori per via dell'alito pestilenziale e di un misterioso fumo nero che gli fuoriusciva dal retto. Sottoposto ad una [[radiografia|panoramica addominale]], gli furono trovati nell'[[intestino]] 89 mega-ovuli contenenti ciascuno un cazu de crabittu. Fu condannato a 50 bacchettate sulle nocche e al rimpatrio immediato con annesso smarrimento dei bagagli. Il cazu de crabittu sequestrato fu usato come [[concime]] cone risultatiprovocò sconfortantila parziale [[desertificazione]] del [[Galles]].
 
== Degustazione ==
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Il cazu de crabittu viene servito di norma a fine pasto. Presentando un [[pH]] prossimo allo 0,2, è considerato un vero e proprio digestivo. Come per ogni prodotto tipico locale, il forestiero ospite farà bene ad accettare senza discutere (anzi, magari con un pizzico d'entusiasmo) ogni porzione di qualsivoglia dimensione gli venga servita. Il suo sapore non è descrivibile: le papille gustative, a contatto con esso, entrano in [[sciopero]] e si rifiutano di inviare segnali al [[cervello]]. Il retrogusto che permane dopo alcune ore porta la mente verso sentori di [[baccalà]] e crema pasticcera, con sfumature di noce moscata e torta di [[opossum]]. Il tutto di un piccante tale che la [[Scala di Scoville]] andrebbe a nascondersi per la [[vergogna]].
 
Il cazu de crabittu viene posto su un tagliere e viene aperto in modo chirurgico, praticando un taglio longitudinale con un [[coltello|coltellaccio]] appuntito. La crema al suo interno viene spalmata sul ''[[pane carasau]]'', sul ''[[pistoccu]]'' o sulle dita. È perfettamente inutile mescolarlo o abbinarlo ad altri alimenti in quanto il suo sapore marcato e piccante soverchia anche i tartufi cosparsi di kerosene. Come col casu marzu, anche in questo caso bisogna berci dietro vari bicchieri di ''cannonauCannonau'' o ''nepente[[Nepente di Oliena]]''. Se si dispone di ''abbardente'' o grappa ad elevata gradazione, o anche dell'[[alcol]] puro con qualche goccia di [[acido muriatico]], è ancora meglio.<br />
È consigliabile non mettersi alla guida dopo il pasto. Parimenti è consigliabile assumere un gastroprottettore e mettersi a letto.
 
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*corrosione della mucosa gastrica e fermentazione di quella intestinale.
 
Secondo una {{s|<del>[[leggenda metropolitana]]}}</del> diceria agro-pastorale, il cazu de crabittu avrebbe la facoltà di procurare degli [[Erezione|alzabandiera]] istantanei e duraturi e come tale viene descritto ai turisti del continente. Non esistono evidenze scientifiche su tale credenza, che però pare riscuotere ampi consensi, soprattutto tra i [[turisti giapponesi]].
 
== Un po' di sano rosik ==
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{{Mondocucina}}
{{Sardegna}}
{{Portali|Cucina|Italia}}
[[Categoria:Alimentazione]][[Categoria:Sardegna]]
{{Squallidità|giorno=21|mese=07|anno=2013|votifavorevoli=5|votitotali=15|argomento=gastronomia}}
{{Portali|Cucina}}
 
[[Categoria:Alimenti]]
[[Categoria:Cucine regionali italiane]]
[[Categoria:Alimentazione]][[Categoria:Sardegna]]