Campionato mondiale di calcio 1982: differenze tra le versioni

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[[File:Disegno di Joan Mirò e Logo ufficiale dei Mondiali di Spagna 82.png|right|thumb|250px|Per il logo ufficiale la [[FIFA]] si era rivolta nientemeno che al celebre [[Joan Mirò]], che realizzò l'opera a sinistra. Scambiata per lo scarabocchio di un [[gibbone]], fu cestinata a vantaggio del logo a destra, realizzato da una [[bertuccia]] di [[Gibilterra]]. Mirò non la prese affatto bene e morì di crepacuore l'anno dopo.]]
{{cit|[[Popopopopopopo|Pooo po po po]]...no aspè, cos'è che cantavano all'epoca? Ah, già: da, da, da, tutti figli di [[Bearzot]].|Qualunque [[italiano]] mentre rivede le immagini del trionfo del [[1982]]}}
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|[[Nazionale di calcio del Camerun|Camerun]]
|'''3'''
|Eliminato per eccesso di [[negronero|negritudineneritudine]].
|-
|style="text-align:left;"|[[File:Bandiera del Perù.png|40px]]
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Sul 2-0 l'allenatore della Polonia gettò la [[spugna]], gli schizzi d'acqua spensero la pipa di Bearzot e finì in rissa sulle panchine.
 
=== Wurstel Occidentali-Baguette Mediterranee ===
=== Germania Ovest-Francia ===
[[File:Spagna 1982 semifinale Francia Germania.jpg|thumb|left|280px|La classe francese contro la fisicità tedesca. [[Hans-Peter Briegel|Briegel]] calpesta la nuca di [[Michel Platini|Platini]] mentre [[Harald Schumacher|Schumacher]] lo tiene fermo.]]
Quella che fu soprannominata in seguito ''"Notte di Siviglia"'', fu l'esaltante incontro della seconda semifinale del mondiale, giocato tra Germania Ovest e Francia la sera dell'8 luglio ed entrò nella storia dei mondiali insieme a [[Partita del secolo|Italia-Germania 4-3]] e a [[Milan]]-[[Cavese]] 1-2.<br /> La Francia vantava in campo il fuoriclasse Platini, a cui il ct Hidalgo aveva affiancato [[Jean Tigana|Tigana]], Rocheteau e Giresse, preferiti durante le convocazioni ad [[I tre moschettieri|Athos, Porthos e Aramis]]. I quattro formavano il cosiddetto "quadrato magico francese", in cui la palla spariva alla vista degli avversari in una fitta serie di passaggi. I tedeschi, dal canto loro, dopo l'avvio zoppicante con l'Algeria avevano ritrovato fiducia nei propri mezzi, specie quelli pesanti come [[Hans-Peter Briegel|Briegel]], [[Karl-Heinz Förster|Förster]], Stielike e [[Paul Breitner|Breitner]], 500 kg in quattro. I quattro venivano chiamati il "quadrato della Bundesliga" perché, parafrasando il [[Triangolo delle Bermuda]], ci svanivano puntualmente tibie e femori degli avversari.<br /> Arbitrava la partita l'olandese Charles Corver, un addetto alle vendite della multinazionale [[Heineken]], che si presentò in campo con un cartone da sei di ''Affligem Tripel'' che, con i suoi 10 gradi alcolici, non deponeva a favore della lucidità del direttore di gara.
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[[File:eterna sfida Germania Italia.jpg|thumb|left|280px|La resa dei conti.]]
 
=== Pretzel - Pane ===
 
Si arrivò così alla finale dell'[[11 luglio]] contro la Germania. All'[[aeroporto]] di Madrid arrivarono le delegazioni capeggiate dal [[cancelliere]] Schmidt e dal [[Presidente della Repubblica|presidente]] [[Sandro Pertini]], che mostrava già evidenti sintomi di [[arteriosclerosi]]. Nella tribuna d'onore Pertini si accorge del tedesco e, da buon [[partigiano]], scava subito una [[trincea]] ed inizia ad insultarlo da dietro i sacchi di [[sabbia]]. Ad arbitrare la finale sarebbe stato il brasiliano [[Arnaldo Coelho]], detto ''[[Scaramacai]]'' per l'effervescenza nel dirigere. A commentare invece c'era [[Nando Martellini]], che dopo le vittorie con Argentina e Brasile e i gol di Rossi alla Polonia era più infoiato di un [[mandrillo]] davanti a [[Bo Derek]].
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Al 69' un'innocua perdita di possesso dei tedeschi innesca il contropiede dell'Italia che si porta fino all'area avversaria, accampandovisi per i successivi dieci minuti. Dopo aver scatenato un attacco terminale di [[sbadiglio|sbadigli]] alla difesa della Germania il pallone viene scodellato a Tardelli fuori area, da dove il centrocampista lascia partire una svirgolata a sei all'ora che però, in barba ad ogni legge [[fisica]] conosciuta, s'insacca alla sinistra di Schumacher per il 2-0. Nell'esultanza Tardelli lancia un [[urlo]] inumano che è stato udito distintamente fino nella provincia di [[Agrigento]] e il nostro affezionato sottolinea tutto così:
{{quote|Goool! Gol! Tardelli! Raddoppio! Tardelli! Uno splendido gol di Tardelli! Esultiamo con Pertini! Tuffiamoci nell'oceano della [[demenza senile]] assieme al nostro presidente!}}
All'80', dopo l'ennesima [[melina]] italiana,<ref>Perché Bearzot aveva insegnato alla sua nazionale come far addormentare il giuoco per poi svegliarlo di soprassalto nel bel mezzo della [[fase REM]], sfruttando anche la telecronaca di Martellini.</ref> parte un altro contropiede: l'Italia trova spazio e il solito Conti pesca in area Altobelli che, solo davanti al portiere, ci pensa un po' prima di tirare. Dopo una lunga meditazione in cui scopre il [[Senso della vita|senso dell'esistenza]] si decide a tirare giusto un attimo prima di far nascere il più naturale istinto omicida nel popolo italiano e sigla il 3-0. Nando Martellini, già ubriaco dopo aver brindato a [[negroniNegroni (cocktail)|Negroni]] con tutta la redazione sportiva della [[RAI]], esulta:
{{quote|E sono tre! E sono tre! Altobelli! Oh ma solo io vedo tre Altobelli in campo?}}
e Pertini, perso ogni freno inibitore, si esibisce in un fantastico quanto leggendario [[gesto dell'ombrello]] ed esclama: