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{{Cit2|Mi odino pure, purché mi temano.|Caligola su come trattare il [[popolo]] e crescere i [[figlio|figli]]}}
{{Cit2|Sono d'accordo.|[[Professore]] di [[liceo]] su [[studente|studenti]]}}
[[File:Caligola.jpg|thumb|right|250px|Le feste di Caligola erano sempre molto spassose. Qui si vede il giovine imperatore impegnato nel suo sport preferito.]]
'''Gaio Giulio [[Cesare]] Germanico''', (Campagna di [[nonno]], qualche anno d.c. - [[Roma]], qualche [[anno]] dopo ancora) registrato all'[[anagrafe]] come '''Caligola''', perché il nome non entrava nel registro e il [[padre]] andava di fretta, fu il terzo [[imperatore]] [[roma|romano]], salito al [[trono]] dopo la morte di [[Tiberio]], avvenuta per congelamento [[cervello|celebrale]] dopo aver mangiato un [[gelato]] troppo in fretta. Le fonti [[storia|storiche]] lo hanno ritratto come un essere stravagante e sadico, ma questo solo perché gli storici, riconosciuti [[rompipalle]], non capivano il suo senso dell'[[umorismo]] e la sua innocente passione per gli la [[tortura]].
==Un'infanzia splendida==
Caligola era figlio di Agrippina Maggiore (in alcuni circoli conosciuta meglio come Ingroppona Maggiore) e da Germanico, un generale molto amato dai suoi [[soldato|soldati]] (ma mai quanto dalle loro [[moglie|mogli]]), soprattutto perché dopo ogni battaglia portava i sopravvissuti a prendere un [[sorbetto]]. Quel gran consolatore di [[vedova|vedove]] di suo padre lo avviò alla [[lotta]] greco-romana, nel senso che ogni [[sera]] dopo essersi sbronzato lo pestava con un capitello in stile dorico. <br/>
Questi importanti insegnamenti tornarono molto utili durante la [[carriera]] militare del [[giovane]] Caligola, che cominciò fin dall'età di [[sei]] anni, poiché il padre, da gran [[genitore]] responsabile qual era, era solito portarsi dietro il figlio durante le sue campagne militari, dove poteva giocare con le [[testa|teste]] mozzate dei soldati [[morte|morti]]. <br/>
Durante questo periodo, il giovane acquistò il nome per cui è passato alla storia perché, nonostante il [[nome]] Gaio già inspirasse grande [[virilità]], i soldati erano soliti prenderlo per il [[culo]] per il fatto che portava la calzamaglia, credendo erroneamente che fosse la divisa ufficiale dei soldati romani, chiamandolo appunto Caligola, che in latino significa "lo cali in [[gola]]". <br/>
Durante una campagna in [[Oriente]], il padre venne assassinato, probabilmente dalla moglie visto che mesi prima era tornato dalla [[guerra]] in [[Germania]] senza farle neanche un [[regalo|regalino]]. <br/>
Questo fu un grave colpo per il giovane Caligola, che a quanto pare era destinato ad avere un infanzia peggiore di [[Bambi]] e [[Jason Voorhees]] messi insieme. Di lì a poco, infatti, anche la [[madre]], gli [[zio|zii]], i cugini e il [[cane]] Fuffi vennero uccisi sotto ordine del [[senato]], perché i senatori si stavano annoiando e non sapevano come passare il [[tempo]]. <br/>
Il padre era stato adottato da Tiberio, che era stato adottato da Cesare, il che rendeva Caligola il successore al trono. Si dice che Tiberio avesse intuito molto presto il carattere perverso del [[nipote]], probabilmente per il suo [[vizio]] di ruotare la [[testa]] di 360 gradi e di [[vomito|vomitare]] a raffica addosso alle [[gente|persone]], ma, considerato che il popolo romano lo odiava, decise di fargli una bastardata e lasciò il [[potere]] al giovane anticristo.
Il [[testamento]] pare recitasse così:
[[File:Dipinto Caligola.jpg|right|thumb|230px|Caligola sceglie le ceneri di quale senatore sniffarsi per cominciare la giornata.]]
{{Cit2|Lascio il potere a quel [[pazzo]] squilibrato di Caligola. Così vedremo chi è il cattivo imperatore. Beccatevi questa [[stronzo|stronzi]]. Ci vediamo all'inferno.|}}
==
Caligola salì al trono all'età di ventiquattro anni, cioè il periodo della [[vita]] in cui ci si sente abbastanza adulti da ammazzarsi di [[vodka]] ogni sera, ma non abbastanza da pagare l'[[affitto]] e le bollette. Il [[ragazzo]] venne nominato imperatore col consenso di [[tutti]]: il [[popolo]], il [[senato]], il [[pubblico]] da [[casa]] col televoto. Nessuno avrebbe mai pensato che il caro [[ragazzo]] che andava in giro a strangolare i gatti randagi avrebbe mai potuto fare qualcosa di male con tutto quel potere in [[mano]]. <br/>
Si credeva che sarebbe stato un bravo condottiero come il padre e, per confermare subito le previsioni, Caligola cominciò il suo impero massacrando tutti i suoi [[nemico|nemici]], chiunque lo guardasse storto (anche se era [[strabico]]) e chiunque era più bravo di lui a giocare a ruba-bandiera. <br/>
Poco dopo, il senato scoprì con grande costernazione che Caligola, [[pazzo]] com'era, ce l'aveva ancora con loro per quella vecchia storia dello [[sterminio]] della sua [[famiglia]]. A dimostrazione di ciò nominò il suo cavallo Incitatus senatore, il che venne visto come una grave offesa da parte della [[classe]] senatoria. In realtà tale gesto, visto in una prospettiva [[storica]], non fu poi così terribile, se si pensa che oggi in senato ci vanno le zoccole. <br/>
Si racconta inoltre che il [[giovane]] [[imperatore]] fosse continuamente colto da improvvisi attacchi d'ira, specialmente quando la [[A.S. Roma|maggica]] perdeva le partite di [[coppa]]. Per esempio, Tacito, che nonostante il nome non si faceva mai i cazzi suoi, riporta che durante un banchetto Caligola scoppiò a ridere senza [[ragione]], cosicché uno dei commensali gli chiese il perché. Allora quel simpaticone di Caligola gli rispose che rideva perché stava pensando di [[omicidio|ucciderlo]], cosa che fece, ma stranamente questo non divertì molto l'ospite. <br/>
Inoltre, fece assassinare il suo erede al trono, temendo che fosse troppo pericoloso; il che ci potrebbe anche stare se non fosse che era stato lui stesso a nominarlo suo erede il giorno prima. Da episodi come questi si intuisce la sua passione per lo [[humor]] [[nero]], infatti niente lo faceva ridere più delle battute sugli [[africa|africani]]. <br/>
{{Dialogo|Caligola|Tu! Fermo! Guardie, torturatelo e uccidetelo.|Passante|Ma perché?|Caligola|Perché mi va!|Passante amante del bondage|E io?|Caligola|Guardie, fategli le coccole e ditegli che gli volete bene!|Amante del bondage|(scoppia a piangere) Bastardo!}}
Il suo impero assunse uno stampo autocratico e ben presto impose al popolo di venerarlo come un dio, ergendo una [[statua]] che lo raffigurasse in ogni luogo di culto, compresi templi, sinagoghe e [[stadio|stadi]] di [[calcio]]. Ciò nonostante, era un grande stratega nell'ambito della [[politica]]. Per esempio, per addolcire il popolo, spendeva una marea di [[soldi]] in giochi [[circensi]] ed elargizioni, per esempio regalando pugnali e [[veleno]] sfuso ai [[bambino|bambini]] per [[strada]]. <br/>
La sua [[vita]] fu sconvolta dalla morte della sorella, con la quale aveva un rapporto ancora più perverso di quello con il cavallo Incitatus, con il quale era solito passare ogni [[notte]] nel lettone matrimoniale (del resto non si diventa senatori senza qualche sacrificio).
[[File:Cavallo.jpg|thumb|left|180px|Il cavallo Incitatus,
== Campagne militari ==
I suoi avi erano stati grandi condottieri, che aveano ucciso migliaia di persone pur di guadagnare qualche [[chilometro]] di [[terra]] in cui coltivare i [[pomodori]]. Per questo ogni volta che gli si prospettava una possibilità di entrare in [[guerra]] a Caligola veniva una strizza da [[paura]]. Per sua sfortuna era capitato in un momento in cui [[nessuno]] aveva voglia di farsi sforacchiare da [[testa]] a [[piedi]]. Ciò nonostante organizzò un esercito racimolando soldati nel [[club]] di [[briscola]] del [[nonno]] e mosse verso la [[Ighilterra|Britannia]]. <br/>
Purtroppo Caligola non era mai stato forte in [[geografia]] e, dopo essersi reso conto che per arrivare in Britannia bisognava attraversare il [[mare]] e che lui non aveva neanche un materassino gonfiabile, decise che la Britannia non gli piaceva più e preferiva starsene a [[casa]]. Però la campagna militare ebbe comunque i suoi frutti, visto che l'esercito portò a casa delle splendide conchiglie raccolte sulla [[spiaggia]]. Di ritorno dalla campagna, Caligola ci tenne a sottolineare che nessuno, neanche Cesare, era tornato dalla guerra con tutte quelle conchiglie.
▲[[File:Cavallo.jpg|thumb|left|180px|Il cavallo Incitatus, felice di essere stato appena nominato senatore.]]
== Morte ==
{{Cit|Sono qui per restare almeno altri [[cinque]] anni, cioè fino alla [[vecchiaia]].|Caligola un [[minuto]] prima di essere assassinato}}
Caligola [[morte|morì]] assassinato dalla sua scorta personale, i pretoriani, scontenti perché non gli aveva concesso le [[vacanza|vacanze]] per il [[ponte]] di tutti i santi. Insieme a lui trovarono la morte tutti i suoi [[parenti]] fino al diciassettesimo grado di parentela (tanto per stare sicuri) e ne venne proclamata la ''damnatio memoriae'', il che consisteva nel fatto che appena qualcuno provava a parlare di lui, tutti erano costretti a tapparsi le [[orecchie]] e urlare "nanana nanana". <br/>
L'unico a salvarsi fu lo zio Claudio, che durante l'eccidio si era coraggiosamente nascosto dietro le [[tende]], incurante del [[pericolo]]. I pretoriani dopo averlo trovato, avendo notato che le tende avevano improvvisamente cominciato a ruttare, furono colpiti dal suo [[coraggio]] e lo nominarono imperatore e campione [[mondo|mondiale]] di [[nascondino]].
[[File:Caligola a letto.jpg|right|thumb|350px|Incitatus a letto con Caligola. Nell'antica Roma era questo il modo per andare avanti nella politica]]
==
*I suoi invitati a cena (non potevano starsene a [[casa]]?)
*I suoi [[schiavo|schiavi]], anche detti [[stagista|stagisti]]
*Chi lo guardava negli [[occhio|occhi]] mentre gli parlava
*Chi gli stava sulle palle
*Chi gli guardava le [[palle]] mentre gli parlava dei suoi occhi
*[[John Fitzgerald Kennedy]], sì anche lui!
*[[Pippus Maximus]], anche se si sospetta che sia morto per disidratazione
*Incitatus, suicidato dopo l'assassinio del suo grande [[amore]]
*Gli [[studente|studenti]] bocciati alla [[esame di maturità|maturità]] per colpa sua e della storia di Roma
== Curiosità ==
{{curiosità}}
*Si pensa che i comportamenti folli di Caligola potessero essere dovuti ad una malattia degenerativa o ad una combinazione di epilessia, ipertiroidismo, ginocchio della lavandaia, colpo della [[strega]] e [[diarrea]] fulminante.
*Un giorno litigò con la [[statua]] di [[Giove]], perché a quanto pare gli aveva mancato di [[rispetto]]. Alla [[fine]] la [[cosa]] si risolse per il meglio, con Caligola che non solo perdonò Giove, ma che finì col pomiciarci violentemente.
*Mangiava [[cibo|cibi]] cosparsi d'[[oro]], cosicché anche la sua [[merda]] valesse di più dei suoi sudditi.
== Voci correlate ==
*[[
*[[Giulio Cesare]]
*[[Zoofilia]]
*[[Senato]]
▲*[[Roma]]
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