Bordello: differenze tra le versioni

*Altri ancora pensano che derivi da ''budello'' volendo, con questo termine, intendere l'intenzione di una profonda penetrazione anale delle addette,da qui anche l'epiteto "budello di tu ma".

'''A''')- Questo è il tipo di bordello più comune. Singolarmente ad esso è annesso un sexy-shop ausiliario in quanto molte prestazioni vengono eseguite con l'ausilio di strumenti. Ma in essi regna anche una grande incompetenza e confusione e può accadere che invece della prestazione richiesta ne venga erogata un'altra (ad esempio che invece di una leggiadra fanciulla vi ritrovate con un negro assatanato). La cosa è pericolosa e non raramente i clienti etero si vedono uscire tenendosi le natiche e camminando a gambe divaricate. È pur vero che questi bordelli sono più economici e che , spesso, ai clienti viene fatto dono di un ricordino (ad esempio, gonorrea, piattole, sifilide, ecc.). Inoltre il personale di servizio è poco selezionato e vi stazionano anche troioni residuati dalle guerre puniche, checche da gerontocomio, racchie spaventose, gobbe, zoppe, rognose, ecc. È sconsigliabile frequentarli.

(Per le altre prestazioni si rimanda il lettore al Kama-Sutra ed alle raccomandazioni di S.Alfonso Maria de' Liguori).

Un tipico locale che si incontra entrando in un bordello è la ''sala d'asta'' (asta anatomica) che serve al cliente a scegliere a seconda della sollecitazione astale ricevuta. Le specializzazioni sono molteplici. Per brevità rimandiamo il lettore alle "Raccomandazioni agli sposi" di S.Alfonso Maria de' Liguori nelle quali egli spiega ai coniugi quello che non devono fare. Una volta si chiamavano "lupanari" poiché la puttana era detta "lupa", tant'è che figura anche nello stemma di Roma, dove i figli di puttana sono tantissimi.

Il più antico bordello dell'antichità fu costruito sul Monte Citorio, a Roma, ed era noto in tutto l'impero. Tuttora vi si trova qualche troia e molti troi. Evolutosi nei secoli ha allargato i propri orizzonti trattando nuove tecniche segrete molto piacevoli(lo si può constatare dalle facce felici dei clienti e dalle loro molteplici visite), purtroppo, come già detto, sono tecniche segrete che le artigiane non sputtanano alle libere professioniste che troviamo in stazione o per le strade del centro.