Banana Yoshimoto: differenze tra le versioni

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La Yoshimoto seguì il classico percorso di studi del giapponese medio: elementari, medie, liceo, grande torneo di arti marziali e, infine, [[università]]. Mahoko scelse di seguire le orme di suo padre e frequentare la [[Lettere|Facoltà di lettere]], per poi concludere la sua carriera scolastica compilando una dettagliatissima [[Tesi di laurea]] sul [[Suicidio di gruppo]].[[File:Ragazza nella banana.jpg|thumb|left|170px|La vita della Yoshimoto prima del successo letterario comprese anche periodi che la scrittrice preferirebbe non ricordare.]] Come completamento della tesi la Yoshimoto scrisse il suo primo racconto, '''Moonlight Shadow''', firmandosi per la prima volta con il suo celebre pseudonimo, '''Banana'''. La futura scrittrice disse d'aver scelto questo nome un po' per la passione che prova verso il bellissimo fiore che quella [[pianta]] regala al genere umano {{censura|e che il frutto regala al genere femminile, specie nei momenti di solitudine}}, un po' per il suono della parola, da lei giudicato ''carino'' e ''prepotentemente androgino''. <small>No, sul serio. Giuro.</small> La discussione della tesi fu un successo; non le valse soltanto il voto massimo, ma anche una lode ed il [[suicidio di gruppo]] dell'intera commissione tramite il rituale giapponese tradizionale.
 
Purtroppo Banana non riuscì ad entrare subito nel meraviglioso mondo della [[letteratura]]. Come ogni neolaureato della facoltà di lettere senza parentele tra esponenti della politica locale, la giovane dovette affrontare una dura [[gavetta]], nella quale fu costretta ad accettare di cimentarsi in una serie di lavori umilianti e scarsamente remunerativi. Finalmente, mentre lavorava in un [[golf]] club di lusso come buca n°9<ref>Par 3, per dover di cronaca. [[Kenzaburo Oe]] fece un [[Hole in One]] lì una volta.</ref>, il successo venne a bussare alla sua porta; il suo primo romanzo, '''Kitchen''', vinse tre [[telegatto|telegattoni]]ni e, in breve tempo, diventò un best seller.
 
Nel giro di qualche mese la Yoshimoto diventò una scrittrice affermata, dando inizio ad una produzione letteraria piuttosto prof... profilica... insomma, scrisse 'na cifra di libri. Alcuni dei suoi successi furono trasformati in film e [[fiction]] nel corso degli anni; ''Kitchen'' ebbe ben due versioni cinematografiche, una ad opera di [[Antonella Clerici]] e l'altra di [[Benedetta Parodi]], mentre una particolare rilettura di ''Tsugumi'' venne girata negli anni '80 da [[Tinto Brass]].
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* In '''Moonlight Shadow''' seguiamo le <del>disgrazie</del> avventure di Satsuki, una giovane [[liceale]] affranta dal dolore. Il suo fidanzato è morto da quasi un [[anno]] in un [[incidente]] in [[motorino]] e, assieme a lui, è morta la [[fidanzata]] d'un altro tizio, il quale deciderà di affrontare il [[lutto]] vestendosi con l'abito da [[Sailor Moon (personaggio)|marinaretta]] del suo defunto amore<ref>Dove l'ho già visto?</ref>. Tra un pianto ed una presa per il [[culo]] al tizio con la [[gonna]], Satsuki incontra Urara, una strana ragazzina con magici poteri. La giovane sembra infatti capace di intuire il numero di [[telefono]] d'una persona senza usare le [[Pagine Bianche]] e riesce a sapere qual è il contenuto dei [[Kinder Sorpresa]] ancor prima di aprirli. Ma il suo più grande potere è quello di vedere la [[gente morta]]. Non solo, può anche parlarci e farla vedere agli altri <small>Per la modica cifra 1000 Yen al minuto</small>. Dopo altri pianti e prese per il culo, Satsuki e l'altro tizio vedranno i loro defunti fidanzati, i quali diranno a gesti ai loro amati di farsi una nuova vita. Pieni di gioia e decisi ad affrontare la sfida posta dal ricominciare a vivere, Satsuki e l'altro tizio, dopo le ennesime lacrime, ritroveranno la passione in un'intensa nottata di [[Femdom]].
 
<div style="text-align: center;">'''Vittime Totali''': '''6'''</centerdiv>
 
=== N.P. ===
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Negli ultimi capitoli l'enigmatica ed affascinante giovane si rivela essere nientepopodimeno che l'ex-amante dello scrittore morto suicida e la protagonista del famigerato racconto n°98. Nonché l'attuale [[amante]] del figlio maggiore dello scrittore. Nonché la perduta figlia illegittima dello scrittore. E ditemi se non è una [[famiglia]] unita questa. Scoperta la verità su di sé, Sui decide di sparire nel nulla, lasciando il suo amante/fratello nelle <del>mutande</del> braccia di Kazami, ma non prima di salutarla dandole un [[bacio]] sulla bocca. La storia si chiude con Kazami che, terminata l'elaborazione del lutto, decide di finire la traduzione del libro di Takase, dedicandosi all'ultimo racconto, il fatidico n°98. Allo stesso tempo il suo nuovo ragazzo si decide di completare l'opera del [[padre]] scrivendo i racconti 99 e 100; in questi ultimi due racconti sarebbe dovuto essere finalmente spiegato perché all'inizio del libro il racconto n°98 istigasse chiunque a compiere suicidi immotivati, mentre alla fine della storia al massimo riesca a provocare un po' di [[sonno]] nel lettore. Proprio mentre i due si accingono a svelarci questo mistero, finisce il romanzo.
 
<div style="text-align: center;">'''Vittime Totali''': '''4'''</centerdiv>
 
=== Amrita ===
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Tra un incontro con altri ESP la cui credibilità farebbe invidia persino a [[Do Nascimiento|Mário Pacheco do Nascimento]] e qualche citazione totalmente fuori luogo a [[Philip K. Dick|P. K. Dick]] il libro si chiude placidamente come si era aperto, proprio poco prima che Sakumi spiegasse finalmente al lettore in cosa consistesse la sua metamorfosi o perché Mayu si fosse suicidata.
 
<div style="text-align: center;">'''Vittime Totali''': '''1'''<ref>Con l'[[età]] si sta rammollendo. Però se contiamo anche le vittime della [[guerra]] il [[numero]] sale vertiginosamente.</ref></centerdiv>
 
== Curiosità ==
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