Articolo 41 bis: differenze tra le versioni

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{{dialogo|Comitato|In questo carcere la vita è estremamente difficile!|Direttore del carcere|Sa com'è, "duro" non si riferisce al cognome del carcere...}}
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Non furono le uniche critiche rivolte al 41 bis: un telecomunicato di tal Leoluca Bagarella e una lettera firmata da 31 boss mafiosi protestavano contro presunte promesse da marinaio da parte dei politici italiani e Dell'Utri a proposito di [[Trattativa tra Stato italiano e Cosa nostra|precise indicazioni segnalate sul papello di Riina]]. Dell'Utri, dal canto suo, giurò sulla vita dei suoi uomini di scorta che non era mai stao marinaio.<br />Dal momento che la norma era temporanea si provvide numerose volte alla proroga della sua efficacia:
Non furono le uniche critiche rivolte al 41 bis: un telecomunicato di tal Leoluca Bagarella e una lettera firmata da 31 boss mafiosi protestavano contro presunte promesse da marinaio da parte dei politici italiani e Dell'Utri a proposito di [[Trattativa tra Stato italiano e Cosa nostra|precise indicazioni segnalate sul papello di Riina]]. Dell'Utri, dal canto suo, giurò sulla vita dei suoi uomini di scorta che non era mai stao marinaio.<br />Dal momento che la norma era temporanea si provvide numerose volte alla proroga della sua efficacia:
[[File:Grata del carcere dell'Asinara con Nelson Muntz.jpg|thumb|right|Nel carcere duro persino il sostegno morale gioca a tuo sfavore.]]
*La prima volta per 1 anno, dal 1992 al 1993;
*La prima volta per 1 anno, dal 1992 al 1993;
*La seconda volta per un altro anno, dal 1993 al 1994;
*La seconda volta per un altro anno, dal 1993 al 1994;

Versione delle 19:54, 24 lug 2015

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Un'immagine del carcere di Marino del Tronto. La freccia segnala una delle celle d'isolamento per detenuti aggressivi.

L'articolo 41 bis (detto anche carcere duro o carcere raffermo) è un ramo della disciplina intrighi e ladroni, castighi e detenzioni previsto dall'ordinamento penitenziario italiano.

Storia

L'articolo 41 bis nacque e crebbe in Sicilia dal ventre della Legge Gozzini, per poi essere adottato, a seguito della strage dei Capaci, dal Decreto antimafia Martelli-Scotti. Suddetto decreto consentiva al Ministro della Giustizia la sospensione per gravi motivi di ordine e sicurezza pubblica le regole di trattamento e gli istituti dell'ordinamento penitenziario nei confronti dei detenuti facenti parti dell'organizzazione criminale mafiosa. I primi a collaudarlo sarebbero stati proprio i criminali coinvolti nell'attentato terroristico alle porte di Palermo, non fosse stato per il fatto che i due principali sospettati, Giovanni Falcone e consorte, perirono nel disastro.
Qualche anno dopo un'ispezione del Comitato europeo per la vigilanza delle carceri capitò a sorpresa nel braccio detentivo di Rebibbia, a Roma, facendo tremare il direttore, colto di sorpresa. Dopo due settimane di permanenza a spese dello Stato i membri del comitato constatarono degradazione degli impianti e atti inumani nei confronti dei reclusi.

- Comitato: “In questo carcere la vita è estremamente difficile!”
- Direttore del carcere: “Sa com'è, "duro" non si riferisce al cognome del carcere...”

Non furono le uniche critiche rivolte al 41 bis: un telecomunicato di tal Leoluca Bagarella e una lettera firmata da 31 boss mafiosi protestavano contro presunte promesse da marinaio da parte dei politici italiani e Dell'Utri a proposito di precise indicazioni segnalate sul papello di Riina. Dell'Utri, dal canto suo, giurò sulla vita dei suoi uomini di scorta che non era mai stao marinaio.
Dal momento che la norma era temporanea si provvide numerose volte alla proroga della sua efficacia:

Nel carcere duro persino il sostegno morale gioca a tuo sfavore.
  • La prima volta per 1 anno, dal 1992 al 1993;
  • La seconda volta per un altro anno, dal 1993 al 1994;
  • La terza volta per 2 anni, dal 1994 al 1995 (s'accorsero dell'errore mesi dopo, ma giammai l'ammisero);
  • La quarta volta per 3 anni, dal 1995 al 1992 (in seguito l'Accademia della Crusca precisò ai magistrati il significato del termine "retroattività");
  • La quinta volta per 5 anni, dal 1992 al 1996 (nessun errore, questa volta: il '96 era bisestile e 5 anni risultarono insufficienti per giungere al '97);
  • La sesta e ultima volta per 6 anni, dal 1996 al 2002.

Fibonacci si sta ancora rivoltando nella tomba.