Arrivare vergine al matrimonio: differenze tra le versioni

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Detto ciò, è evidente che per un maschio pensare di arrivare vergine al matrimonio è qualcosa di assolutamente privo di senso. Spendere anni, decine di migliaia di euro, e rimanere casti fino alla fatidica cerimonia per poi ritrovarsi a stare con la stessa donna per tutta la vita, pur sapendo che al giorno d'oggi il 50% dei matrimoni fallisce e che è sempre il maschio a dover pagare il mantenimento per quella viscida arpia alla quale probabilmente è anche stata assegnata la casa e affidati i figli. Dove sono i tuoi valori, adesso?
 
I maschi non si lamentano certo di una storia di una notte con una sconosciuta, e i valori morali della società non valgono niente di fronte a un seno che ti penzola a cinque centimetri dal naso. In effetti, il maschio sa che i valori morali gli impedirebbero di andarsene in giro a portare a termine la missione che Madre Natura gli ha dato con tutte quelle che passano, quindi se ne frega, per quanto possibile. Inoltre, nessun padre degno di questo nome insegnerebbe al proprio figlio un valore così autolesionistico.
 
=== Femmine ===
Per loro, il discorso è del tutto speculare, ecco perchè userò un simpatico copia incolla modificando le parti che ci interessano.
E' universalmente noto che le femmine vogliono una sola cosa: soldi. Ovunque, da chiunque, subito. Inoltre, la femmina è solitamente quella che deve riceve regali, le sono offerte cene, e che deve sentirsi amata e adorata come una dea dal suo maschio. Insomma, concede sesso in cambio di tempo e denaro dell'altro. Infine, tutte le femmine vorrebbero sposarsi, perchè questo impedirebbe al marito di andare in giro a dare piacere ad altre fanciulle come il più generoso dei filantropi.
 
Detto ciò, è evidente che per una femmina pensare di arrivare vergine al matrimonio è qualcosa di assolutamente conveniente. Vedere anni, decine di migliaia di euro investiti dal compagno nel rapporto senza nemmeno dover dare sesso in cambio fino alla fatidica cerimonia per trovarsi a stare con lo stesso uomo per tutta la vita, sapendo benissimo che al giorno d'oggi il 50% dei matrimoni fallisce e che è sempre il maschio a dover pagare il mantenimento per lei, alla quale probabilmente è anche stata assegnata la casa e affidati i figli. Un'utopia, insomma.
 
Al di là di questo ragionamento da registratore di cassa, è pratica comune della società insegnare alla femmina a sentirsi in colpa per qualunque aspetto della propria sessualità, a partire dalla presenza dei propri organi genitali.
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