Antonio Bassolino

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« Popolo di Campania, forza, jamm!!/ Stà arrivanno Totonno a' Fetamm!/ Popolo di Campania, che bellezza!/Stà arrivanno o' rre da munnezza!!/ Popolo di Campania, che allegria!/ Stà arrivanno o' rre da fetenzia!  »
(Chiunque)
« Lo stimo molto, mi ha dato una casa e un lavoro quando in altre città mi volevano mettere al rogo »
(Sacchetto dell'immondizia)

Il bassolinismo come rinascita della Regione

Tra le varie tirannie che affliggono il mondo, il regime campano comandato da Antonio Bassolino, detto oramai popolarmente Totonno a' Fetamma, si contraddistingue per essere il più malaccorto ed il più vorace. Tutto ebbe inizio dal "Rinascimento napoletano", uno spettacolo di sceneggiata messo su dal Bassolo e dai suoi aiutanti quali il Cozzolo (Andrea Cozzolino), la Jervolo (Rosa Russo Jervolino), Gigi D'Alessio, Antonio Amato (fratello di Giuliano Amato). Lo spettacolo riuscì benissimo: ebbe un grande successo, ad esempio, la costruzione di una montagna di sale con teschi in Piazza del Plebiscito, il recital di Gigi D'Alessio, da Bassolino nominato rappresentante della canzone napoletana (non si sa chi dei due sia meno competente), la distribuzione di consulenze ad amici e parenti (circa 800 a 180 000 euri l'anno ciascuna). Il successo fu tale che il figlio del Bassolino fu costretto a comprare una banca in Svizzere per poter gestire i proventi degli spettacoli; fu inoltre enormemente potenziata la Gest-line, un'azienda che si occupa di cure dimagranti e tutte le aziende della Campania obbligarono il Bassolo ad entrare in società con loro, o direttamente o tramite fiduciari, cosa che il Bassolino fece con sacrificio e solo per dovere politico. Tutto andava a gonfie vele, tutti i lavori pubblici erano eseguiti da amici, tutte le consulenze (vere o false) erano affidate ad amici, tutyi i posti di lavoro disponibili erano saggiamente distribuiti dallo stesso Bassolino, che, ancora una volta, si sacrificava per il bene pubblico. Inoltre lo stesso fu nominato Commissario Straordinario alla Monnezza, in modo da favorire le importazioni della monnezza dalle altre regioni tramiter alcuni "amici" che disponevano di vecchi camion e che nottetempo arricchivano la Regione di nuova spazzatura. Di tanto in tanto il Bassolo si preoccupava di allietare i cittadini con feste, festicciole e notti bianche (a 80 milioni di euro l'una) dove faceva cantare il D'Alessio ed altri raccomandati. L'unico cruccio del Bassolo era costituiro dal fatto che, lentamente, i suoi amici (quelli con i vecchi camions) stava saturando tutta la Regione di spazzatura, sia campana che d'importazione, e non si sapeva più dove metterla. Inoltre, per pagare i servigi degli "amici" Bassolino era costretto, con rammarico, ad aumentare continuamente le tasse sulla spazzatura; però accadeva che quanto più aumentavano le tasse, tanto più aumentava la spazzatura. Finalmente, però il Bassolo raggiunse l'obiettivo finale: saturare tutta la Campania, non escluso neppure i giardinetti pubblici. Fu indetta allora una grande festa che, ad imitazione di quella di S.Antonio, prevedeva dei roghi davanti ad ogni palazzo (fatta eccezione per quelli di Bassolino e della Jervolo, per modestia), ed al canto delle musiche di Gigi D'Alessio, furono accesi i fuochi che, si prevede, dureranno almeno 20 anni. Pare che i cittadini campani voglia dare un meritato riconoscimento al Bassolo, ma non si sa ancora che cosa; su questo argomento è stato indetto un referendum i cui primi risultati sono riportati in fondo a questa pagina.

Notizie biografiche

Come un altro grande statista italiano anche Bassolino viene da sinistra; anche nel nome i due personaggi storici hanno delle coincidenze, il particolare le lettere ..ssolin... Tuttavia il precedente statista, per modestia, scelse uno pseudonimo di sole tre lettere, DUX; ancor più modestamente il Bassolo ha lasciato che fosse il popolo campano a dargli uno pseudonimo, ed il popolo, riconoscente, ha coniato uno splendito ed adattissimo soprannome: a' Fetamma.

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