Antonio Bassolino: differenze tra le versioni

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{{Cit|È addeventato na fabbreca de fihure de merda|[[Chiunque|Voce popolare]] su Bassolino}}
 
{{Cit|"Passo dopo passo" s'è fottuto tutto l'incasso.|[[Chiunque|VoceAltra voce popolare]] su Bassolino}}
 
{{Cit|Bisogna scoperchiare il pentolaune!}}
 
{{Cit| ''A lu suono de grancascia'' <br/>
''viva viva lu popolo bascio'' <br/>
''A lu suono de tammurrielli'' <br/>
''so' risurte li puverielli'' <br/>
''A lu suono de le campane'' <br/>
''viva viva li pupulane'' <br/>
''A lu suono de viuline'' <br/>
''sempre morte a '''Bassuline'''!''|[[Chiunque|Canto popolare]] su Bassolino}}
 
== Biografia ==
[[Immagine:Bassolino.jpg|thumb|270px|Antonio Bassolino, affettuo'''sament'''e chiamato dai napoletani '''Totonno a' Fetamma''' con la fascia da Sindaco; in seguito ha sostituito la fascia con il '''fascio'''.]]
 
Antonio Bassolino, detto ''Er monezza'', da una relazione legittimabile tra Silvio Berlusconi e Sandro Bondi, i quali, vedendo il risultato,lo abbandonarono in una discarica abusiva di Afragola ove viene raccolto e allevato amorevolmente dalle zoccole che della discarica si nutrivano. All'età di 11 anni riuscì anche a parlare.
Compiuti gli studi alla Scuola Europea Antibalbuzie, si diploma con il minimo dei voti a 50 anni, grazie alla raccomandazione di Donna Assunta Almirante, ed entra in politica, prima come funzionario del PCI, collezionando memorabili figure di merda pressoché ovunque, poi come sindaco di Napoli, collezionando altre figure di merda a proposito del "Rinascimento napoletano", una stronzata da lui inventata per fare fessi i cittadini e fregarsi i soldi delle manifestazioni che organizzava. Infine, visto che era davvero bravo,fu candidato come presidente della Regione Campania. ed eletto grazie a fatto che Berlusconi presentava sempre le schifezze dei candidati (apposta).
Da giovanissimo conosce Rosa Russo Jervolino che frequentava la sua stessa scuola per migliorare i suoi acuti. Se ne invaghisce perdutamente coltivando con lei la passione per la ''munnezza'', suo luogo d'infanzia, tanto che in due mettono insieme la più grande collezione di munnezza del mondo e, dopo anni di lavoro, creano a Napoli il più grande museo a cielo aperto del settore, collegandolo a eventi di prim'ordine come il Maggio degli Escrementi.
Poi la loro storia finisce e Antonio sposa le senatrice dei DS Annamaria Carloni di una nota famiglia di approssimatori e superficiali di chiara fama, tanto chiara da aver dato origine al modo di dire "fare le cose alla carlona".
Al fianco di Annamaria, Bassolino si crea una famiglia salda e unita e con loro coltiva l'amore per Napoli e in particolare per la Regione tutta, con una predilezione particolare per gli arredi della sede. Soprattutto per le poltrone, per le quali i Bassolino nutrono una grande passione.
Innamorato della sua città, Bassolino vuol prendersela tutta per sé e, dando la colpa del degrado ai Napoletani, fonda allo scopo una società per sottrargliela tutta: la Gest Line, ispirandosi alle cronache giudiziarie e ai metodi della camorra.
 
Acquisito, grazie a prestanome e sotterfugi vari, gran parte del patrimonio immobiliare dagli ignari cittadini morosi per tasse e tributi, Antonio e Annamaria, coadiuvati da tanti amici fidati, vengono assaliti da seri dubbi su come spartirsi il tutto equamente, e così, per non litigare, fondano una società apposita, chiamandola EQUITALIA semplicemendo cambiando il nome alla Gest Line.
 
Antonio Bassolino, uomo buono oltre i limiti dell'immaginazione, si dedica a opere di carità e non tiene nulla per se, tanto che i giudici incaricati di porre freno a tanta prodigalità, restano sbigottiti quando scoprono che l'amato presidente della Regione Campania è nullatenente.
 
Di fronte a ciò avviano una causa di beatificazione e la Chiesa la appoggia appieno dandogli il titolo di Sant'Antonio da Afragola, protettore dei suoi familiari e amici, nonché dei balbuzienti, dei colerosi, delle bufale alla diossina, degli appestati.
 
L'iconografia del santo lo ritrae umile, vestito solo di un sacco della monnezza, seduto saldamente su una poltrona e con il volto preso in prestito dal porco di Sant'Antonio Abate.
Sant'Antonio Bassolino da Afragola fa più miracoli di San Gennaro e - ogni giorno (non solo il 19 settembre) - trasforma l'immondizia in profumatissimo percolato o in traumaturgica diossina.
 
Il corpo ancora vivo di Sant'Antonio da Afragola, sebbene ormai in avanzato stato di decomposizione, si venera presso la sede della Regione Campania ove è inchiodato alla sua poltrona, mentre ogni giorno milioni di fedeli intonano canti e cori dalla strada. Un altro santuario si trova a New York ed è noto per il suo sfarzo, mentre un terzo è a Posillipo ed è il più bello di tutti poiché arricchito di straordinarie opere d'arte. Il santuario di Posilipo è però privato e non visitabile.
 
Spesso, per miracolo, Antonio Bassolino appare in tv con la sua aureola luminosa e racconta di tanti altri suoi adepti che lo hanno aiutato nella sua missione immonda per inondare la Campania di immondizia. Ma per modestia non fa i nomi dei suoi apostoli. Il merito è tutto suo.
 
'''Antonio Bassolino''', conosciuto anche come ''Er monnezza'' è uno stimato politico italiano, noto per aver fatto poco, ma essere comunque riuscito a farlo male.<br />
Compiuti gli studi alla Scuola Europea Antibalbuzie, si diploma con il minimo dei voti a 50 anni, grazie alla raccomandazione di Donnasua Assunta Almirantezia, ed entra in politica, prima come funzionario del PCI, collezionando memorabili figure di merda pressoché ovunque, poi come sindaco di Napoli, collezionando altrenumerose figure[[figura di merda|figure di feci]] a proposito del "Rinascimento napoletano", una stronzata da lui inventata per fare fessi i cittadini e fregarsi i soldi delle manifestazioni che organizzava. Infine, visto che era davvero bravo, fu candidato come presidente della Regione Campania.<br ed eletto grazie a fatto che Berlusconi presentava sempre le schifezze dei candidati (apposta)./>
Da giovanissimo conosce Rosa Russo Jervolino che frequentava la sua stessa scuola per migliorare i suoigli acuti. Se ne invaghisce perdutamente coltivando con lei la passione per la ''munnezza'', suo luogo d'infanzia, tanto che in due mettono insieme la più grande collezione di munnezzaimmondizia del mondo e, dopo anni di lavoro, creano a Napoli il più grande museo a cielo aperto del settore, collegandolo a eventi di prim'ordine come il Maggio degli Escrementi.<br />
Poi laLa loro storia finisce e Antonio sposa le senatrice dei DS Annamaria Carloni di una nota famiglia di approssimatori e superficiali di chiara fama, tanto chiara da aver dato origine al modo di dire "fare le cose alla carlona".<br />
Al fianco di Annamaria, Bassolino si crea una famiglia salda e unita e con loro coltiva l'amore per Napoli e in particolare per la Regione tutta, con una predilezione particolare per gli arredi della sede. Soprattutto per le poltrone, per le quali i Bassolino nutrono una grande passione centenaria.<br />
Innamorato della sua città, Bassolino vuol prendersela tutta per sé, e, dando la colpa del degrado ai Napoletani, fonda allo scopo una società per sottrargliela tutta: la Gest Line, ispirandosiispirata alle cronache giudiziarie e ai metodi della camorra.<br />
Acquisito, grazie a prestanome e sotterfugi vari, gran parte del patrimonio immobiliare dagli ignari cittadini morosi per tasse e tributi, Antonio e Annamaria, coadiuvati da tanti amici fidati, vengono assaliti da seri dubbi su come spartirsi il tutto equamente, e così, per non litigare, fondano una società apposita, chiamandola EQUITALIA semplicemendo cambiando il nome alla Gest Line.<br />
Antonio Bassolino, uomo buono oltre i limiti dell'immaginazione, si dedica a opere di carità e non tiene nulla per se, tanto che i giudici, incaricati di porre freno a tanta prodigalità, restano sbigottiti quando scoprono che l'amato presidente della Regione Campania è nullatenente.<br />
Di fronte a ciò avviano una causa di beatificazione e la Chiesa la appoggia appieno dandogli il titolo di Sant'Antonio da Afragola, protettore dei suoi familiari e amici, nonché dei balbuzienti, dei colerosi, delle bufale alla diossina, degli appestati. <br />
L'iconografia del santo lo ritrae umile, vestito solo di un sacco della monnezza, seduto saldamente su una poltrona e con il volto preso in prestito dal porco di Sant'Antonio Abate.<br />
Sant'Antonio Bassolino da Afragola fa più miracoli di San Gennaro e - ogni giorno (non solo il 19 settembre) - trasforma l'immondizia in profumatissimo percolato o in traumaturgica diossina.<br />
Il corpo ancora vivo di Sant'Antonio da Afragola, sebbene ormai in avanzato stato di decomposizione, si venera presso la sede della Regione Campania ove è inchiodato alla sua poltrona, mentre ogni giorno milioni di fedeli intonano canti e cori dalla strada. Un altro santuario si trova a New York ed è noto per il suo sfarzo, mentre un terzo è a Posillipo ed è il più bello di tutti poiché arricchito di straordinarie opere d'arte. Il santuario di Posilipo è però privato e non visitabile.<br />
Spesso, per miracolo, Antonio Bassolino appare in tv con la sua aureola luminosa e racconta di tanti altri suoi adepti che lo hanno aiutato nella sua missione immonda per inondare la Campania di immondizia. Ma per modestia non fa i nomi dei suoi apostoli. Il merito è tutto suo.<br />
Il culo del santo si può coltivare anche sul suo blog e su quello della moglie signora Carloni. A curare i siti internet, ricchi solo di lodi e plausi, sono gli stessi coniugi Bassolino-Carloni che hanno appena brillantemente conseguito assieme - dopo anni di studi - il titolo di dottori di economia privata e commercio illecito presso la prestigiosa University of Face da Paraculo.
 
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