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▲[[Immagine:Casa disegno bambino.jpg|thumb|350px|Progetto di Villa Godi Malinverni, una delle prime opere di Palladio.]]
▲{{Cit|Che palle! Un'altra villa? Perchè nessuno mi propone mai di progettare un bel centro commerciale?|Andrea Palladio su ennesima commissione riguardante una villa di campagna}}
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'''Andrea Palladio''' (al secolo Andrea
== Biografia ==
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Nato in una squallida barchessa nella campagna padovana, Andrea di Pietro era il frutto della relazione clandestina tra un gondoliere sordomuto e una mugnaia zoppa. Il bimbo passò la sua dorata infanzia a spaccarsi la schiena trasportando pesantissimi sacchi di farina e a ricevere pagaiate sui denti ogniqualvolta osava piagnucolare per la fame, per il freddo o per le [[Pulce|pulci]] che infestavano la sua cameretta.<br />Fortunatamente ebbe anche la possibilità di svagarsi come tutti i bambini: Andrea infatti si dilettava a passare il suo tempo libero
{{quote|Ecco
Andrea non si lasciò abbattere dall'abbandono, e anzi sfoderò un coraggio e uno spirito di iniziativa
Ben presto l'architetto si ritrovò oberato di lavoro, e
Successivamente costruì una stupenda
== Opere principali ==
[[Immagine:Rotonda.jpg|thumb|350px|La Rotonda.]]▼
* ''Villa Foscari'', detta la Malcontenta perché abitata da una zitellaccia acida e scassacazzo. Ha una [[pianta]] rettangolare ed è molto monumentale nonostante siano stati usati soltanto materiali poveri quali mattoni, strutto, [[colla vinilica]] e nastro adesivo.
* ''Basilica Palladiana'', era la sede delle magistrature pubbliche di Vicenza e Palladio riuscì ad accaparrarsi l'appalto grazie alle bustarelle sottobanco del suo mentore Trissino.<br />È così suggestiva da spingere [[Johann Wolfgang Goethe]] a proferire la celebre frase:
{{quote|Non è possibile descrivere a parole l'impressione che fa la Basilica di Palladio... solo un conato di vomito può rendere bene l'idea!|}}
* ''Villa Emo'', dalla facciata estremamente triste, presenta numerosi [[lametta|tagli decorativi sulle pareti]]. Commissionata nel 1558 dalla famiglia [[Emo]], un nobile casato ormai estinto dopo il [[suicidio]] di tutti i suoi rappresentanti.
* ''Ponte di [[Bassano del Grappa]]'', rifatto dal Palladio dopo che il precedente era crollato sotto il peso di numerosi [[alpini]] sbronzi ivi radunati. Realizzato interamente col vetro ottenuto dalla fusione delle bottiglie di [[grappa]] vuote, il ponte emana tutt'oggi un inconfondibile aroma di [[alcool]] e [[urina]].
* ''Villa Almerico-Capra'', detta la Rotonda a causa dell'orrenda rotatoria posta a due passi. È senza dubbio la villa più famosa e suggestiva del Palladio, forse perché non si sa con certezza se l'abbia effettivamente progettata lui.
* ''Palazzo Chiericati'', attualmente [[pinacoteca]] e [[paninoteca]] civica. È inserito nella lista dei patrimoni dell'umanità dell'[[UNESCO]] al pari del [[culo]] di [[Jennifer Lopez]].
== Stile e trucchetti vari ==
Tanto nei suoi trattati quanto negli edifici che progettò, Palladio [[Plagio|seguì i principi]] dell'opera dell'architetto romano [[Vitruvio]], il cui motto era: "''I muri portanti non sono poi così importanti''".<br />Palladio ebbe modo di studiare solo i suoi disegni perché per uno strano scherzo del destino tutti gli edifici costruiti da Vitruvio crollarono dopo poco tempo e non ne rimase traccia.<br />Palladio combinò liberamente molti degli elementi del linguaggio classico, rispettando le esigenze derivanti dalla posizione dell'edificio e sfruttando fino alla morte i suoi manovali. Da questo punto di vista lo si può considerare un architetto manierista ma anche un aguzzino sadico e bastardo.<br />Andrea Palladio ricercò sempre una proporzione armonica e un'austera semplicità nelle facciate che disegnò, o almeno così asseriva in osteria quand'era ubriaco marcio. Il suo unico vezzo era l'uso del portico, che inseriva ovunque e spesso a sproposito. Utilizzato su tutte le facciate, il portico sarebbe dovuto servire per permettere agli occupanti di guardare il paesaggio restando al riparo dal sole o al limite per spiare i vicini di casa, ma in realtà Palladio lo prediligeva perché gli ricordava un bel momento della sua vita: Andrea perse infatti la [[verginità]] sotto un portico, alla tenera età di quarantasei anni.<br />In altre occasioni, e cioè quando il committente minacciava di fargli causa se avesse inserito nella sua villa un "fottuto portico", Palladio usava la loggia aperta. Questo tipo di loggia non è altro che un portico così incassato, ma così incassato che a lavori ultimati pareva sempre che il Palladio avesse progettato uno sgabuzzino in più.
== Curiosità ==
{{curiosità}}
* Oltre che per le sue ville di dubbio gusto, Andrea Palladio è tristemente noto per le numerose scazzottate con il pittore [[Paolo Veronese]]. I due si odiarono fin dal primo incontro, quando vennero chiamati a collaborare alla realizzazione di
* L'architettura del Palladio diede vita
* Vincenzo Scamozzi espresse tutta la sua tristezza per la morte del
[[Categoria:Italiani]]
[[Categoria:Architettura]]
[[Categoria:Artisti]]
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