Alfa Romeo Busso
Nel 1968 o giù di lì, l'Alfa Romeo progettò un nuovo motore V6 (ma era solo per far figo, in realtà di cilindri funzionanti ce n'era appena uno) poi soprannominato "il Busso". Il nome deriva da "il Busso del Culo", a sottintendere quale parte del corpo si debba dar via per mantenere i suoi spropositati consumi di benzina: se ben spremuto infatti è in grado di fare ben 2 km con un litro.
Dati tecnici
- Numero cilindri: 6 soffiati in vetro di Boemia, con pistone in pura plastica
- Corsa: 9.420µM
- Alesaggio: a seconda dell'umore e della versione, la migliore è sicuramente la GTAm (Gatti Tokyohotelati Arrabbiati molto)
- Giri al minuto: 15.603, 14.040 il mercoledì, 19.604 durante la sbornia del sabato sera
- Avviamento: elettrico, manuale o a rutti
Il suo utilizzo
Le particolari caratteristiche di questo motore non ne delinearono un grande impiego nell'uso stradale, in altre parole, in strada non serviva a una mazza. Per questo l'Alfa Romeo lo destinò alle competizioni di tagliaerba. È a oggi imbattuto il suo record di 385 chilometri di prato rasato in 4 minuti.