Agamennone: differenze tra le versioni

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=== Dici donne e dici danno per dieci anni ===
=== Dici donne e dici danno per dieci anni ===
[[File:Ettore - Eric Bana (film Troy).jpg|right|400px|thumb|{{cit2|E ringrazia che a forza di pugnette m’è venuto un crampo al polso, se no te davo un [[punio]] che te spaco la testa!|[[Ettore]], il temibile nemico di Agamennone, mentre fa le prove con la propria armatura delle scuse da inventarsi per non combattere contro Achille}}<center><small>E ti credo che l’hanno vinta ‘sta guerra!</small></center>]]
[[File:Ettore - Eric Bana (film Troy).jpg|right|400px|thumb|{{cit2|E ringrazia che a forza di pugnette m’è venuto un crampo al polso, se no te davo un [[punio]] che te spaco la testa!|[[Ettore]], il temibile nemico di Agamennone, mentre fa le prove con la propria armatura delle scuse da inventarsi per non combattere contro Achille}}<center><small>E ti credo che l’hanno vinta ‘sta guerra!</small></center>]]
Ancora una volta si credeva che tutto sarebbe andato bene. Questo perché evidentemente perché gli Atridi credevano di vivere in un cartone animato tratto da un fumetto della [[Marvel]]: si sa, gli eroi di questi cartoni iniziano ogni nuovo episodio facendo tabula rasa di tutti gli infausti eventi avvenuti nell'episodio precedente e giammai li sfiora l'idea che una nuova catastrofe provocata da un supermalvagio possa colpire loro e in generale la città di [[New York]]. Così pure i due prodi fratelli, che adesso erano re ed erano accasati con due [[Gnocca|fighe]] paura. L'unico inconveniente per Agamennone è che si era riempito la casa di noiosi poppanti con nomi uno più improbabile dell'altro<ref>Sì, ancora peggio del suo, pensate un po' che roba...</ref>, ma visto che non era stato lui a dover partorire alla fin fine non si poteva lamentare più di tanto. Per la cronaca, i figli si chiamavano [[Nathan Falco Briatore]], [[Chanel Totti]] e [[Peaches Gedolf]], e sta a voi dire chi di loro fosse maschio e chi femmina.<br>
Ancora una volta si credeva che tutto sarebbe andato bene. Questo perché evidentemente perché gli Atridi credevano di vivere in un cartone animato tratto da un fumetto della [[Marvel]]: si sa, gli eroi di questi cartoni iniziano ogni nuovo episodio facendo tabula rasa di tutti gli infausti eventi avvenuti nell'episodio precedente e giammai li sfiora l'idea che una nuova catastrofe provocata da un supermalvagio possa colpire loro e in generale la città di [[New York]]. Così pure i due prodi fratelli, che adesso erano re ed erano accasati con due [[Gnocca|fighe]] da paura. L'unico inconveniente per Agamennone è che si era riempito la casa di noiosi poppanti con nomi uno più improbabile dell'altro<ref>Sì, ancora peggio del suo, pensate un po' che roba...</ref>, ma visto che non era stato lui a dover partorire alla fin fine non si poteva lamentare più di tanto. Per la cronaca, i figli si chiamavano [[Nathan Falco Briatore]], [[Chanel Totti]] e [[Peaches Gedolf]], e sta a voi dire chi di loro fosse maschio e chi femmina.<br>
Senonché, riprendendo il discorso di qualche riga innanzi, un bel giorno si presentò il supermalvagio che avrebbe turbato la quiete dei nostri eroi: egli apparve sotto le sembianze, sia vere che presunte, di [[Paride]], il principe più vanesio, patetico, inutile, raccomandato, sciupafemmine, effeminato e sciupaeffeminati di tutto il [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]] orientale, ovvero tutto il Mediterraneo conosciuto al tempo.<br>Cosa fece 'sto scarto delle sfilate di [[D&G]]? Mah, a dire il vero poco: semplicemente, si fece ospitare da Menelao e aspettò che quello si assentasse lasciandolo da solo a palazzo con la sua bellissima moglie<ref>Ovviamente se fosse stato un po' più furbo non si sarebbe chiamato [[Menelao]], ma [[Ulisse]]!</ref>: nel breve lasso di tempo di venti minuti, Paride si [[Sesso|trombò]] sua moglie, rubò tutta l'argenteria, si trombò sua moglie, calpestò le aiuole del parco reale, si trombò sua moglie, ruppe accidentalmente uno specchio preziosissimo, si trombò sua moglie, sfrisò il cocchio reale con le proprie chiavi, si trombò sua moglie e con quella se ne scappò allegramente a casa propria.
Senonché, riprendendo il discorso di qualche riga innanzi, un bel giorno si presentò il supermalvagio che avrebbe turbato la quiete dei nostri eroi: egli apparve sotto le sembianze, sia vere che presunte, di [[Paride]], il principe più vanesio, patetico, inutile, raccomandato, sciupafemmine, effeminato e sciupaeffeminati di tutto il [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]] orientale, ovvero tutto il Mediterraneo conosciuto al tempo.<br>Cosa fece 'sto scarto delle sfilate di [[D&G]]? Mah, a dire il vero poco: semplicemente, si fece ospitare da Menelao e aspettò che quello si assentasse lasciandolo da solo a palazzo con la sua bellissima moglie<ref>Ovviamente se fosse stato un po' più furbo non si sarebbe chiamato [[Menelao]], ma [[Ulisse]]!</ref>: nel breve lasso di tempo di venti minuti, Paride si [[Sesso|trombò]] sua moglie, rubò tutta l'argenteria, si trombò sua moglie, calpestò le aiuole del parco reale, si trombò sua moglie, ruppe accidentalmente uno specchio preziosissimo, si trombò sua moglie, sfrisò il cocchio reale con le proprie chiavi, si trombò sua moglie e con quella se ne scappò allegramente a casa propria.