m
Annullate le merdifiche di Nevosinter (rosica), riportata alla versione precedente di AutoImport
mNessun oggetto della modifica |
m (Annullate le merdifiche di Nevosinter (rosica), riportata alla versione precedente di AutoImport) Etichette: Rimosso rimpallo Rollback |
||
(11 versioni intermedie di 7 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
[[File:Adone Zoli scende dalla macchina.jpg|right|thumb|250px|Adone Zoli in tutta la sua leggiadra e ordinata presenza.]]
{{
{{
{{
{{
Line 10 ⟶ 9:
== Biografia ==
[[File:Adone zoli palestrato.jpg|right|thumb|Adone Zoli
Figlio di tizi originari di [[Predappio]], Zoli, stando a quello che si dice da quelle parti, era mezzo parente con un altro [[Mussolini|famoso statista italiano]] originario di quella città, che nel [[ventennio]] '22-'43 fece il buono e soprattutto il cattivo tempo della nazione. Dopo aver conseguito la laurea in [[azzeccagarbugli]], andò a lavorare in quel di [[Genova]]; qui ebbe modo di stringere amicizie nei malfamati ambienti cattolici, facendo la conoscenza con l'avvocato e arrampicatore sociale di professione [[Tommaso Brunelli]], da cui imparerà le sottili arti del salire alla ribalta politica e scalarne i vertici.
Adone Zoli, nonostante l'avviata carriera forense, fu chiamato alle armi durante la [[prima guerra mondiale]]: partecipò alla [[battaglia di Caporetto]], contribuendo largamente alla disfatta e guadagnando due croci al demerito e una al malore militare. Nel dopoguerra, partecipò per errore a vari congressi del [[PPI]], anche se lui credeva si trattasse di ''[[feste della birra]]''. Durante il fascismo, in un primissimo momento sostenne la causa di suo cugino, ma quando questi cominciò a far somministrare [[olio di ricino]] e legnate ai suoi avversari politici, si schierò col fronte antifascista, ma solo perché se si fosse scoperto
Per sviare ulteriormente i sospetti dai suoi legami genetici, nel [[1943]] aderì alla [[Resistenza]] partigiana, con il nome di battaglia di ''GongorZoli'', venendo per questo arrestato dai suoi stessi alleati e venendo in seguito utilizzato per uno scambio di prigionieri con i [[nazisti]]. Dopo lo scambio venne condannato a morte dai crucchi, ma la fine della guerra ne scongiurò l'esecuzione; una volta liberato, memore degli insegnamenti di Brunelli aderì alla [[DC]], autotrapiantandosi in [[parlamento]] come [[senatore]]
== Ministro di Grazia e Giustizia ==
Nel [[1951]], [[Alcide De Gasperi]] si ritrovò con la poltrona del [[Ministero della Giustizia]] da dover riempire, nessuno infatti era così scemo da voler ricoprire quel ruolo, visti i tremendi malumori che serpeggiavano tra la popolazione nei confronti delle forze di sicurezza della neonata [[repubblica]]. Fu così che il Premier ricorse ad un perfido stratagemma per inguagliare un pirla da elevare al ruolo di ministro: attaccò un annuncio nella bacheca del [[Senato]] con su scritto ''«Cercasi uomo aitante e di robusta costituzione per soddisfare le nostre "esigenze personali", pagamento generoso e soprattutto in natura»'', il tutto decorato con lo stampo di labbra col [[rossetto]] e copiose quantità di [[profumo|Eau de Toilette n.39]]<ref>In italiano: Acqua di Cesso n.39</ref>. Ovviamente Zoli ci cascò in pieno e quando si rese conto di essere stato inculato implorò De Gasperi di risparmiarlo:
{{dialogo|Adone|BHOOOHHOOO! No, ti prego! Il ministro no! SIGH!|Alcide|Su non fare questa scena! Cosa vuoi che sia fare il Ministro della Giustizia? Al massimo i Rossi ti romperanno la testa col martello e ti taglieranno la gola con la falce. Eheh!|Adone|Noooo! Risparmiami ti prego, faccio tutto quello che vuoi! Vuoi che mi prostituisco, mi prostituisco, ma il Ministro nooo!|Alcide|E basta! Ormai sei in ballo e balli, dunque è inutile che frigni, dovevi pensarci prima di rispondere a quel finto annuncio erotico.|Adone|Ma il ministro della Giustizia io non lo so fare! E poi Guarda il mio faccione, ti pare quello di un Ministro della Giustizia? EH? EH?|Alcide|Mmmmhh! No, in effetti non ce l'hai la faccia da Ministro della Giustizia. Maledizione dovrò operare un cambiamento.|Adone|Sniff! Ecco appunto. Che cambiamento intendi fare?|Alcide|Invece che fare il "Ministro della Giustizia", farai il "Ministro di Grazia e Giustizia"! Ecco, questo mi sembra un incarico degno del tuo faccione! E adesso vedi di andare a lavorare, altrimenti potrei seriamente prendere in considerazione l'idea di farti prostituire e con tutte le brutte conseguenze del caso...!}}
[[File:Adone Zoli idea.jpg|left|thumb|300px|La mirabolante idea di Zoli, poco prima di auto impiccarsi.]]
Una volta ottenuta la nomina Adone venne affettuosamente salutato dal popolo con sguardi minacciosi, digrigno di denti, rumore di coltelli che vengono affilati e pistole caricate. Tutte queste cose provocarono in Zoli un tale stress emotivo che lo spinse a tentare di impiccarsi nella maniglia di sicurezza della sua auto blu; ma poco prima di compiere l'insano gesto venne colto da un'idea geniale: il popolo non odiava lui, ma il
La prima cosa che fece fu quella di abrogare la rasatura e l'obbligo di indossare la divisa carceraria per i detenuti a pene inferiori a un anno o in attesa di giudizio, risparmiando parecchi soldini di [[barbiere]] e lavanderia, che
Oltre alle delibere sopra citate, Zoli appoggiò l'iniziativa di [[Palmiro Togliatti]] di concedere l'amnistia per tutti i reati commessi dalla [[marcia su Roma]] fino al [[1946]]; questa cosa lo rese molto popolare tra la gente soprattutto tra quelli del [[Movimento Sociale Italiano]], che proprio in quel periodo stavano iniziando a riaffacciarsi, olio di ricino alla mano, nel panorama politico nazionale. Tutto questo fece aumentare ulteriormente la popolarità di Zoli che venne nominato da [[Fanfani]] e [[Segni]], rispettivamente [[Ministro delle Finanze]] e [[Ministro del Bilancio]]; a che pro un politico con esperienza nel campo della giustizia possa essere messo alla guida di ministeri economici resta uno dei tanti misteri italiani irrisolti.
Line 32 ⟶ 31:
A causa dell'instabilità politica di quegli anni, dovuta ai soliti interessi sottobanco della casta dei politicanti, l'allora [[Presidente della Repubblica]] [[Giovanni Gronchi]] fu obbligato, a seguito dell'ennesima caduta di governo, a dover nominare un governo "monocolore" democristiano<ref>Non sia mai che ne nominassero uno di un altro partito.</ref> che conducesse l'[[Itaglia]] alle imminenti elezioni, da cui naturalmente sarebbe uscito nuovamente vincitore un governo democristiano che sarebbe durato il tempo di una [[scorreggia]]. La scelta cadde guarda caso, proprio su Zoli, in virtù del suo bel faccione da bravo ragazzo e dal fatto che se per caso fosse stato ammazzato da qualche terrorista, la sua dipartita non sarebbe stata poi così grave per la nazione. Fu così che il [[15 maggio]] [[1957]] ottiene l'incarico, il [[20 maggio]] forma il suo governo, il primo di [[giugno]] ottiene la fiducia e il [[10 giugno]] si dimette, rifiutando l'appoggio (determinante) del [[Movimento Sociale Italiano]], i quali lo votarono solamente perché era parente alla lontana del loro [[Mussolini|idolo prebellico]]. Il gran rifiuto di Zoli non venne visto di buon occhio da Gronchi, che si permise di convincerlo a sprangate a ritirare le dimissioni e ripresentarsi immediatamente; il suo governo durò fino al termine della legislatura nel [[1958]] e senza incidere in alcun modo nella vita dello stato italiano, per fortuna.
Dopo questa esperienza Zoli non ottenne più alcun incarico governativo e sparì dalla circolazione fino al [[20 febbraio]] del [[1960]], quando fu riportata la sua morte nella pagina dei necrologi del settimanale "Idraulica e Spurghi"; secondo il referto ufficiale lo statista
== Collegamenti esterni ==
Line 43 ⟶ 42:
{{PresidentiConsiglio}}
[[Categoria:Italiani]]
[[Categoria:Presidenti del Consiglio]]
[[Categoria:Persone che hanno un nome del cazzo]]
Line 49 ⟶ 48:
[[Categoria:Azzeccagarbugli]]
[[Categoria:Ciccioni]]
[[Categoria:Morti]]
{{DEFAULTSORT:Zoli, Adone}}
|