Yoko Ono

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia liberamente ispirata all'Osservatore Romano.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
(John Lennon sulla sua relazione con Yoko Ono)
« Questi cinesi di merda ormai sono dappertutto! »
(Paul McCartney, spiegando le motivazioni della rottura dei Beatles)
« Ho solo sbagliato mira! »
(Mark David Chapman sull'assassinio di John Lennon)
« Non la augurerei nemmeno al mio peggior nemico »
(Hitler su Yoko Ono)
Yoko Ono e John Lennon conquistano la copertina di un celebre settimanale newyorkese

Yoko Ono Lennon è un'artista e musicista il cui nome in giapponese vuol dire "Anzianella che giocherebbe a briscola in un ospizio se solo non fosse la vedova di John Lennon", ed è la capostipite del terribile triangolo della morte formato da lei, Nancy Spungen e Courtney Love.

Yoko nasce in Giappone come conseguenza del disastro atomico di Hiroshima e Nagasaki. Essendo una grandissima mangiatrice di mele, decide di trasferirsi a New York: qui ben presto si integra nell'ambiente alternativo underground della città, dove tutti indossano il giubbino di pelle e si mettono i ray ban wayfarer. Stringe forti legami di amicizia con personaggi del calibro di Andy Warhol, Pietro Germi e Bob Dylan, e sarà proprio quest'ultimo a presentarle John Lennon. L'incontro avrebbe segnato per sempre le loro vite (compresa quella di Dylan, che per esorcizzare il senso di colpa scrisse una lunghissima sinfonia, divisa in 20.000 canzoni tutte uguali, 3.000 delle quali non sono ancora state pubblicate).

Yoko ha due figli, Kyoko, avuta dal primo matrimonio con uno, e Sean, figlio di John e più grande scimmiottatore del padre insieme a Liam Gallagher.

Appartiene al folto gruppo di pittori, scultori, musicisti falliti che per comodità vengono chiamati "Artisti Concettuali". La produzione artistica di Yoko Ono infatti consiste in una lunga cacofonia di dodici ore il cui unico fan al mondo è Piero Scaruffi. Il suo pezzo più noto, Why, è un brano di cinque minuti durante il quale la Ono urla a squarciagola "PERCHÈ?"... e non è l'unica a chiederselo.

La storia d'amore e dominazione con il Lennone

Perdutamente innamorato di Yoko, John Lennon diventa presto l'ombra di sè stesso

Yoko Ono conquisterà fama mondiale diventando prima compagna e poi dominatrix di John Lennon.

La storia del loro amore è un mistero avvolto da una fitta nebbiolina color scureggia; nel raccontarla ci atteniamo qui alla fonte meno attendibile di tutte: “Istoria del Rok”, scritto a cazzo di cane da Pino Scotto. Come Scotto intuisce con arguzia, la domanda legittima che sta alla base di tutti i dubbi è “Perchè Gion Lenon avrebbe dovuto sciegliere di sprecare la sua vita con quella lì, là... com'è che si chiama? Joko Ono? E' allucinante ragazzi, è allucinante”.

Il chitarrista George Harrison prega per l'anima dell'amico John

L'ipotesi meno plausibile e più sgangherata (nonchè quella che noi diamo per certa) racconta di come Yoko, intercettando soldi facili e celebrità, avrebbe gettato un potente maleficio sul povero John: Lennon le si ritrovò inevitabilmente legato, come una zanzara incartata in una ragnatela o un caso di cronaca succulento e fabbricascolti finito tra le grinfie di Bruno Vespa, Lamberto Sposini o quello nuovo e inutile di Matrix.

Peeno Skottow tente a escludere l'ipotesi per cui John Lennon possa essersi semplicemente innamorato di Yoko, proprio perchè appunto... sì, insomma. E' una cosa che non si regge in piedi.

Yoko entrò a far parte di ogni aspetto della vita di John: dalle sessioni di registrazione con gli altri Blattles, alla condivisione di link sgrammaticati su facebook. Durante la settimana della loro luna di miele (1969) Yoko arrivò addirittura a incatenare John a un letto, e lo costrinse a restare lì per sette giorni, senza farsi il bidet o lavarsi i denti nemmeno una volta. La Ono riuscì a far passare sottosilenzio questo atroce maltrattamento, e l'episodio passò alla storia come un innocente bed-in per la pace.

Yoko fu una grande fonte di influenza per John anche nella scrittura di brani pacifisti e a favore dell'eguaglianza sociale; tematiche queste che si scostano molto dalla tendenza precedente di Lennon a scrivere solo di droga, di drogati, di allucinazioni e di topa, e che genereranno forti contrasti ideologici con le attitudini filonaziste di Paul McCartney.

Yoko Ono e gli altri Beatles

Ringo in procinto di accecare Yoko

Se Lennon era totalmente in idolatria per Yoko, non si può dire altrettanto per il resto dei Beatles (e per il resto del mondo in generale). George Harrison non riusciva a sostenere il suo sguardo, scoppiava sempre a piangere quando lei era presente e dovette rifugiarsi nel culto di buffe divinità induiste per esorcizzare il suo dolore.
Yoko Ono divenne sempre più ingombrante, o, per dirla senza eufemismi, era sempre in mezzo ai coglioni, e con coglioni si intende i quattro baronetti. Durante le sessioni di registrazione, Yoko dava consigli poco brillanti e osservazioni ovvie che facevano cadere le braccia agli altri tre, mentre John continuava a guardarla con gli occhi a forma di cuore.
Se c'era uno dei Beatles che aveva un rapporto davvero pessimo con Yoko, questi era Paul McCartney.
Nei momenti di disperazione più grande Paul tentò diciassei volte di eliminarla dalle loro vite gettandola nello scarico del cesso di Abbey Road.
Tuttavia, ognuno di questi tentativi fu vano: Yoko è viva e arzilla ancora oggi, mentre dei Beatles si è persa ogni traccia (due sono morti, gli altri – in decomposizione, incateterati e deturpati dalla vecchiaia - è come se lo fossero).

Le colpe di Yoko

Yoko Ono incassa le accuse che le vengono rivolte

Seconda solo a Silvio Berlusconi, Yoko Ono è il capro espiatorio dei peggiori mali che affliggono il mondo moderno:

Studi effettuati da incompetenti autorevoli proverebbero le colpe di Yoko Ono.
Essendo ormai vecchietta, Yoko è facile a loffe notturne che contribuiscono notevolmente al surriscaldamento globale e allo scioglimento dei ghiacciai. Va da sè che per colpa dello scioglimento Silvio Berlusconi è scivolato dal Polo Nord fino in Italia, dove oggi prolifera e si arricchisce. Nancy Spungen, se solo il suo cervello non fosse stato sostituito con una gelatina di eroina, avrebbe dichiarato che Yoko è sempre stata il suo punto di riferimento nel rovinare la vita di Sid Vicious, e Courtney Love ha sempre detto di essersi ispirata a Nancy Spungen nel rovinare quella di Kurt Cobain, quindi tutto torna e si riconduce a Yoko Ono. In merito allo scioglimento dei Beatles, invece, le linee di pensiero degli studiosi di Storia dei Beatles (un manipolo di ignoranti tossici e allucinati) sono fondamentalmente due:

  • Teoria colpevolista

Utilizza la felice metafora del paragonare Yoko Ono a uno tsunami di merda che ha travolto e distrutto per sempre i Beatles.

  • Teoria garantista

I garantisti ritengono che l'atmosfera nel gruppo non fosse propriamente idilliaca già prima dell'entrata in scena di Yoko (specialmente a causa dei continui litigi tra i membri su chi fosse il più bellino) e che la Ono fu solamente una goccia di cacca che fece traboccare un vaso già pieno di cacca.