Vigile urbano

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Ebbene sì. Questo utente dichiara ufficialmente:
« Non ce l'ho fatta! »
« È impossibile trovare qualcosa da dire su di me che sia più demenziale della realtà stessa. Parlarne normalmente genera così tante idiozie da mettere in crisi le fondamenta stesse di Nonciclopedia. »
L'utente si scusa e rimane disponibile per chiunque volesse punirlo con il supplizio dello sparticulo.
« Meglio un morto in casa che un vigile urbano sull'uscio »
(Antico proverbio provenzale su vigile urbano)
« La più preziosa fonte di entrata per le casse comunali »
(Qualsiasi sindaco su vigile urbano)

Terzo tra i mestieri più antichi del mondo, preceduto soltanto dal mestiere del politico e da quello ben più nobile ed apprezzato della signorina di facili costumi, nonché terzo tra gli animali nocivi dopo il topo e lo scarafaggio, il vigile urbano si colloca invece al primo posto (a parimerito con il carabiniere) nell'arte di rompere i coglioni, distinguendosi tuttavia da quest'ultimo per le più limitate funzioni, sia cerebrali che di competenza specifica lavorativa.


Storia

Vigile urbano in divisa al tempo della Roma Imperiale


Noti in epoca greca con il nome di sicofanti, etimologicamente traducibile con delatori, in quanto al tempo la distinzione tra spie, esattori delle tasse e vigili urbani era meno marcata di quella attuale, è nel periodo romano che il vigile urbano, con il nome di pretoriano, acquisisce una fisionomia e funzioni sue proprie, consistente al tempo nell'assassinare gli imperatori sgraditi per sostituirli con altri ritenuti più meritevoli.


Con il passare del tempo, tra saccheggi e devastazioni, il vigile urbano ha perso la funzione sua propria ed originaria di assassinare il detentore del potere al fine di garantire l'alternanza politica, essendo stata tale pratica nel frattempo sostituita dal metodo delle libere elezioni democratiche, acquisendone tuttavia una nuova e più definita data dal molestare gli utenti della strada e non.


Alcuni studiosi ipotizzano pertanto una progressiva evoluzione del vigile urbano da spauracchio del potere a spernacchio del podere: in altre parole attualmente il suo compito sarebbe quello di agevolare l'Amministrazione nell'esercizio delle sue funzioni, contribuendo ad incrementarne la ricchezza, anziché assassinarne i capi.

Leggenda

Busto del mitologico Astolfo, conservato presso i Musei Vaticani

Una leggenda, non confermata dalla realtà dei fatti ed assolutamente arbitraria, qui riportata per fini meramente accademici, vuole invece che il vigile nasca agli arbori della creazione del mondo: Dio, terminata con la terra la costruzione di Adamo, il primo uomo, trovato altro materiale organico, avrebbe infatti modellato Astolfo, primo tra tutti i vigili.

Astolfo, nel disegno del Signore, avrebbe dovuto svolgere la funzione di Eva: tuttavia non appena creato, con tanto di fischietto e divisa, eccolo prontamente estrarre il temuto blocchetto delle multe contestando ad Adamo le seguenti violazioni:

  • sanzione amministrativa per esposizione di nudità in luogo pubblico;
  • viso non conforme all'allegata tabella amministrativa;
  • arti superiori troppo corti;
  • arti inferiori troppo lunghi;
  • naso di proporzioni tali da intralciare la libera circolazione;
  • attrezzatura di piacere di lunghezza non conforme alla normativa vigente.

Ovviamente al tempo non esistevano norme di Legge da far rispettare, poiché la scrittura sarebbe comparsa molto tempo dopo: ma, allora come oggi, il vigile urbano supplisce con la fantasia creativa quando apposite legge non ci sono.

Al che Adamo si incazzò e chiese al Signore una compagnia di altro genere.

Dio non avrebbe voluto poiché provava simpatia per Astolfo, sua creatura: quando Astolfo, tuttavia, minacciò il Signore di multarlo per "clonazione non autorizzata da apposita circolare ministeriale", per dispetto Dio esaudì la richiesta di Adamo e creò la donna.

Adamo ebbe così una compagnia non meno rompiballe ed insopportabile del vigile urbano, ma perlomeno disponibile a maggiori slanci di generosità: purtroppo dimenticò di distruggere Astolfo, la cui progenie è così giunta sino a noi.

L'intelletto del vigile urbano: questo sconosciuto

Vigile urbano in un momento di svago

Il Parlamento di una nazione all'avanguardia nel mondo in questo specifico settore, sulla base di un recente studio condotto da insigni esperti nel ramo, che ha evidenziato come il quoziente intellettivo del vigile medio sia costituito da un numero infinitesimale tendente allo zero assoluto, che colloca il vigile nella scala evolutiva tra il mollusco e l'ameba, ha proposto con specifico disegno di legge di vietare al vigile urbano di occuparsi di dirigere il traffico con l'unica eccezione data dal guasto dei semafori all'uopo previsti.

Pare infatti che in tale occupazione, disponendo di tre opzioni (verde, giallo, rosso), il semaforo si dimostri più efficiente del vigile urbano, il cui meccanismo cerebrale si basa invece su di un limitato codice binario semplice (si,no).

I sostenitori del disegno di legge hanno fatto infatti presente che in tal modo il traffico sarebbe dimezzato, essendo dato di fatto che il vigile è la causa principale del formarsi di lunghe ed interminabili file agli incroci stradali, ed hanno altresì rilevato che al vigile rimarrebbe così più tempo per dedicarsi all'occupazione preferita: elevare sanzioni amministrative.

La lobby dei vigili tuttavia, per questioni di principio, si oppone all'approvazione definitiva del testo, al grido di "Per quanto stupidi siamo comunque più intelligenti di un semaforo!!!".

Al fine di dimostrare l'asserzione di cui sopra con metodo scientifico, una commissione imparziale di vigili urbani ha quindi sottoposto alcuni vigili scelti a caso ed alcuni semafori altrettanto scelti a caso per porre loro test di logica e ragionamento, mediante prove sia scritte che orali.

Ne è risultato un pareggio in termini di capacità mentale: "ottimo risultato", pare abbia commentato la commissione, omettendo tuttavia di rilevare che i semafori, in quanto privi di arti e parola,non sono fisicamente stati in grado nè di rispondere ad alcuna domanda né di sottoporsi alle prove scritte.

==La formazione del vigile