Veneziano: differenze tra le versioni

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia sporcacciona.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto aggiunto Contenuto cancellato
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 10: Riga 10:









==Etimologia==
==Etimologia==
Riga 40: Riga 32:


Oltre che per le sopraccitate qualità, i veneziani si distinguono anche per l’enorme varietà di nomi coi quali chiamano i propri figli (''Japoco, Alvise, Alvise, Jacopo, Alvise e ogni tanto anche Marco, Matteo, Mattia, Mattoni, Marteo'') e la fantasia nelle professioni esercitate (gondoliere, oste, gondoliere, oste, gondoliere, oste). Come già citato nell’articolo sul [[Truzzi Veneziani]] il venexiano giovine si diverte a girare col barchino, ad esercitarsi in maestose impennate con esso lungo i canali di [[Venezia|Venexia]], ad importunare, truffare o spennare i turisti, a cacciare [[pantegane]], a schifare i veneti di terraferma e i chioggiotti (detti cìosoti, abitanti di [[Chioggia|Cìosa]]) per poi scendere nelle discoteche di terraferma e scatenare risse per motivi molto validi (ghe sboro! ''No me voeva dare na cicca'' - non mi voleva dare una sigaretta; ''El ga vardà a me tosa'' - ha guardato la mia ragazza; ''el xè un padoan de merda, no un venexian!'' - è un padovano non un veneziano) oppure perché le ignare vittime non acconsentono al essere derubati. Tuttavia queste informazioni sono solo frutto delle testimonianze testamentarie dell’ultimo venexiano sopravvissuto alla malaugurata distruzione della città e dei suoi abitanti nativi (cinque, contando il testimone), tale ''Japoco Alvisi'', morto recentemente per una rissa su di una gondola.
Oltre che per le sopraccitate qualità, i veneziani si distinguono anche per l’enorme varietà di nomi coi quali chiamano i propri figli (''Japoco, Alvise, Alvise, Jacopo, Alvise e ogni tanto anche Marco, Matteo, Mattia, Mattoni, Marteo'') e la fantasia nelle professioni esercitate (gondoliere, oste, gondoliere, oste, gondoliere, oste). Come già citato nell’articolo sul [[Truzzo veneziano]] il venexiano giovine si diverte a girare col barchino, ad esercitarsi in maestose impennate con esso lungo i canali di [[Venezia|Venexia]], ad importunare, truffare o spennare i turisti, a cacciare [[pantegane]], a schifare i veneti di terraferma e i chioggiotti (detti cìosoti, abitanti di [[Chioggia|Cìosa]]) per poi scendere nelle discoteche di terraferma e scatenare risse per motivi molto validi (ghe sboro! ''No me voeva dare na cicca'' - non mi voleva dare una sigaretta; ''El ga vardà a me tosa'' - ha guardato la mia ragazza; ''el xè un padoan de merda, no un venexian!'' - è un padovano non un veneziano) oppure perché le ignare vittime non acconsentono al essere derubati. Tuttavia queste informazioni sono solo frutto delle testimonianze testamentarie dell’ultimo venexiano sopravvissuto alla malaugurata distruzione della città e dei suoi abitanti nativi (cinque, contando il testimone), tale ''Japoco Alvisi'', morto recentemente per una rissa su di una gondola.


Riga 66: Riga 58:
*[[Veneto]]
*[[Veneto]]
*[[Venezia]]
*[[Venezia]]
*[[Truzzi Veneziani]]
*[[Truzzo veneziano]]



Versione delle 22:49, 16 lug 2008


« Eo, eo, magnime l’oseo! »
(Gondoliere veneziano su)
« Ti vol piantar rogne co mi?! »
(Veneziano su)
« Ghe sboro! »
(Veneziano su)
« Alta marea, copei tuti! »
(Padovano su)



Etimologia

Dicasi veneziano, o venexiano, oppure venessiano, o anche magnamerda, un indigeno nativo della grande cloaca maxima, Venexia, città mitica sprofondata nelle inesorabili maree del tempo, causa una pessima gestione del condotto fognario cittadino.


Origine

Si dice che i veneziani siano diretti discendenti di popolazioni irlandesi stabilitesi nel litorale veneto per sfuggire ad un’epidemia devastante di colera (Co’ler’ah, divinità maligna celtica ), teoria che spiegherebbe la comune predisposizione per l’ubriacarsi, il provocare risse che si concludono con un morto e/o ferito da arma bianca, la gelosia nei confronti delle proprie donne, il bigottismo con bestemmia annessa…….. hey, aspettate! Forse i veneziani discendono dai napoletani!


Caratteristiche

Oltre che per le sopraccitate qualità, i veneziani si distinguono anche per l’enorme varietà di nomi coi quali chiamano i propri figli (Japoco, Alvise, Alvise, Jacopo, Alvise e ogni tanto anche Marco, Matteo, Mattia, Mattoni, Marteo) e la fantasia nelle professioni esercitate (gondoliere, oste, gondoliere, oste, gondoliere, oste). Come già citato nell’articolo sul Truzzo veneziano il venexiano giovine si diverte a girare col barchino, ad esercitarsi in maestose impennate con esso lungo i canali di Venexia, ad importunare, truffare o spennare i turisti, a cacciare pantegane, a schifare i veneti di terraferma e i chioggiotti (detti cìosoti, abitanti di Cìosa) per poi scendere nelle discoteche di terraferma e scatenare risse per motivi molto validi (ghe sboro! No me voeva dare na cicca - non mi voleva dare una sigaretta; El ga vardà a me tosa - ha guardato la mia ragazza; el xè un padoan de merda, no un venexian! - è un padovano non un veneziano) oppure perché le ignare vittime non acconsentono al essere derubati. Tuttavia queste informazioni sono solo frutto delle testimonianze testamentarie dell’ultimo venexiano sopravvissuto alla malaugurata distruzione della città e dei suoi abitanti nativi (cinque, contando il testimone), tale Japoco Alvisi, morto recentemente per una rissa su di una gondola.


Curiosità

L’autore dell’articolo è un veneziano di terraferma per tanto un padoan de merda, secondo i veneziani, un venessian de merda secondo padovani e trevigiani. Pregate perché il Sommo calcioroti i suoi nemici o lui stesso per risparmiargli una vita nella vergogna.


Frasi tipiche

  • Ghe sboro!
  • Varemengo ti ta morti!
  • Dio bueo!
  • Ti xè in serca de rogne?
  • Ti xè fora!


Voci correlate