Utente:Retorico/sandbox

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Questo utente è un nerd!
Quindi tranquillo, non sei l'unico povero Cristo che non ha capito un'acca di quello che c'è scritto qui,
mettiti il cuore in pace, hai ancora una vita sociale e non puoi capire il nerdiano.
Provvederemo a farti diventare uno di loro.


« Complimenti, <Anonimo>. Sei il primo a leggere questo articolo. Peccato che non lo finirai perchè il tuo computer si autoformatterà »
(Utente:Retorico su <Anonimo> che crede di sapere cosa siano le figure retoriche)
« Ne ho fatte a bizzeffe »
(Luca Giurato a proposito delle figure retoriche)

Figure retoriche

Le figure retoriche sono degli artifici del linguistici che danno particolare efficacità al discorso. Sono i poeti, gli scrittori, i giornalisti, gli oratori e tutti coloro che hanno a che fare con le parole per mestiere a farne un uso maggiore, ma tutti noi, tutti i giorni, ne utilizziamo, magari inconsciamente, in numero infinito. Il più grande produttore di figure retoriche è Luca Giurato.



la Malefica[1] prendiamo per buona la malefica–definizione[citazione necessaria] e proseguiamo.

Luca Giurato si produce in una sineddoche.
L'onorevole Santachè in una nota perifrasi.

Allitterazione

Ripetizione di lettere o sillabe in parole successive

« Di me medesmo meco mi vergogno »
« Minchia! Manco mamma mia mangia mai merda »
(<Anonimo>)

Antonomasia

Si sostituisce il nome proprio con un epiteto che lo definisce indiscutibilmente. L'eroe dei due mondi = Garibaldi}} Il bimbominkia = <Anonimo>


Tullio Caio Cassano, oratore.
Livio Publio Cassano ci spiega le metafore.


Curiosità